Il Moro pensa solo al Monaco
mercoledì 26 maggio 2004
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Morientes ha ribadito che vincere con il Monaco sarebbe un nuovo prestigioso traguardo per la sua carriera.
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di Hugo Pietra
L'attaccante Fernando Morientes ha ribadito che vincere la UEFA Champions League con l'AS Monaco FC rappresenterebbe per la sua carriera di calciatore un nuovo prestigioso traguardo. Il 28enne attaccante, ceduto in prestito dal Real Madrid CF, ha già messo a segno undici reti ed è il capocannoniere del torneo. Adesso però tutte le sue attenzioni sono concentrate sulla conquista dell'ambito trofeo.
'La sensazione più bella'
"Se vinceremo la coppa, la nostra sarà stata una magnifica stagione - ha dichiarato a uefa.com a Nizza, in occasione di una manifestazione promozionale adidas -. Sono sicuro che sarà un'occasione molto importante per il club e per i singoli giocatori. Si tratta della sensazione più bella che un calciatore può avere in tutta la carriera. In una stagione di successo è il massimo picco che si possa raggiungere".
'Un significato speciale'
"Per me questa partita ha un significato speciale - ha aggiunto -. Questo è il trofeo più importante d'Europa e sarebbe bello conquistarlo con il Monaco, che non ha mai vinto qualcosa di simile. Ho già vinto la Champions League, ma questa è un'occasione speciale per raggiungere un importante traguardo con il mio nuovo club".
Un traguardo impensabile
In realtà, Morientes ha già vinto il trofeo tre volte con il Real Madrid. La più che deludente stagione dei madridisti è stata in netto contrasto con i successi dell'attaccante durante la sua stagione in Ligue 1. "All'inizio della stagione era impensabile che potessimo arrivare a questo punto - ha dichiarato -. Adesso sarebbe meraviglioso se potessimo vincere il trofeo".
Avversari di talento
Morientes ha preferito non fare pronostici sulla finale all'Arena AufSchalke di Gelsenkirchen. Ha però avuto parole di elogio per l'FC Porto, avversario del Monaco. "Il Porto ha una grande squadra e conosco molto bene i suoi giocatori - ha detto -. Hanno superato il RC Deportivo La Coruña in semifinale e hanno una squadra molto compatta con un alto tasso tecnico".
'Può accadere di tutto'
"Abbiamo 50 probabilità su cento di vincere questa gara. Il Porto è più esperto e ha già raggiunto grandi risultati, come la conquista della Coppa UEFA nella stagione scorsa. Come tradizione, hanno un leggero vantaggio su di noi, ma in una finale può capitare di tutto".
Non c'è due senza tre?
Sulla strada che lo ha portato a Gelsenkirchen il Porto ha già battuto l'Olympique de Marseille e l' Olympique Lyonnais. Secondo qualcuno, dunque, i portoghesi avrebbero un vantaggio, anche psicologico, sui loro avversari francesi. Morientes non è d'accordo. "Non conta nulla. Hanno battuto due avversarie che giocano nel nostro campionato, ma ogni squadra ha un suo modo di impostare la partita".
Una faccia conosciuta
Morientes non ha avuto difficoltà ad ammettere che non sa molto dello stile di gioco del Porto. Conosce però molto bene il portiere portoghese, Vítor Baía. "Lui è un grande portiere - ha detto il nazionale spagnolo -. Lo conosco molto bene da quando giocava nel FC Barcelona e sarà difficile da battere".
Il grande potenziale di Deco
Un altro giocatore che ha favorevolmente impressionato l'attaccante spagnolo è il regista Deco. Morientes lo descrive come "un giocatore meraviglioso, con grandi qualità individuali, che può decidere l'esito di una partita improvvisamente, in qualunque minuto".
'Un grande onore'
Grandi avversari e grande occasione, Morientes spera che i suoi compagni si sappiano adattare bene alle tensioni di una finale. "Per noi è un grande onore giocare in una finale come questa - ha dichiarato -. Come partita è sempre diversa, caratterizzata da un'enorme pressione. D'altro canto, però, i giocatori sono più motivati del solito".
Grande calma
Nonostante la pressione, comunque, Morientes si avvicina alla finale senza alcun timore. "Non sentirò la pressione di essere il capocannoniere del torneo - ha assicurato -. Ignorerò l'atmosfera della finale e farò del mio meglio, come faccio sempre".