Mandžukić il mago e il ritorno di Messi: il meglio della quinta giornata

Il giocatore: Mario Mandžukić (Juventus)
Qualcuno era sorpreso di vedere Mandžukić tra i titolari di mercoledì contro il Manchester City dopo le critiche piovutegli addosso in seguito alla gara con l'AC Milan che l'ha lasciato con due reti in dieci partite. L'ex attaccante dell'Atlético Madrid - che aveva segnato un solo gol in Europa con la Juve nella vittoria per 2-1 in casa del City - non si è lasciato scoraggiare dalle critiche e nella sfida di Torino contro il City è andato in gol dopo 18 minuti, regalando di fatto la vittoria per 1-0 ai Bianconeri.

"Questo è il Mario che vogliamo", ha detto il capitano della Juventus, Gianluigi Buffon a UEFA.com. "Non importa chi segna, ciò che conta è che la Juve vinca", ha poi aggiunto un modesto Mandžukić".

La squadra: Gent
Era un'occasione storica per il Lione: l'ultima partita europea allo Stade de Gerland. Quando Jordan Ferri porta in vantaggio i francesi dopo sette minuti, sembra che la squadra di casa possa fare bottino pieno. Il Lione torna a cullare così il sogno di una qualificazione europea.

Ma Danijel Milcevic non ci sta e pareggia con uno splendido calcio di punizione. Nell'ultimissima azione europea al Gerland, il subentrante Kalifa Coulibaly segna di testa il gol che regala agli esordienti del Gent il secondo posto nel Gruppo H, a una partita – in casa – dalla fine della fase a gironi. "Abbiamo raccolto più di quello che avremmo meritato, cosa che non ci capita molto spesso", ha poi ammesso il tecnico degli ospiti, Hein Vanhaezebrouck.

Il risultato: Porto - Dynamo Kiev 0-2
In pochi si aspettavano la netta vittoria della Dynamo in Portogallo nella penultima gara del Gruppo G. In questo senso il gol del 2-0 di Derlis González è stato importantissimo. Grazie a questo risultato la Dynamo, battendo il Maccabi Tel-Aviv (ultimo del girone) a Kiev nella sesta giornata, si qualificherebbe agli ottavi dopo dieci eliminazioni consecutive dalla fase a gironi, a prescindere dal risultato tra Chelsea e Porto.

Il ritorno: Lionel Messi (Barcellona)
Assente in UEFA Champions League dalla prima gara pareggiata per 1-1 in casa della Roma, dopo una breve apparizione nella travolgente vittoria contro il Real Madrid in campionato, Messi martedì è tornato a disputare una partita europea a modo suo. Nella sfida interna contro i Giallorossi, l'argentino infatti ha siglato due reti e confezionato un assist nel 6-1 che è valso il primo posto nel Gruppo E e la qualificazione agli ottavi.

Messi, che fino alla doppietta di Cristiano Ronaldo in casa dello Shakhtar Donetsk aveva ridotto a tre la distanza dalla vetta della classifica dei migliori marcatori di sempre in UEFA Champions League, nella gara con la Roma ha preferito mettersi a disposizione dei compagni di reparto Neymar e Luis Suárez, che in sua assenza avevano segnato una valanga di gol. "Sappiamo di avere un sacco di responsabilità, ma noi ci divertiamo in campo – ci piace vincere, e se lo facciamo divertendoci è ancora meglio", ha spiegato Messi.

Il numero: 9
Le travolgenti vittorie del Barcellona (6-1 in casa con la Roma), e del Bayern München (4-0 in casa con l'Olympiacos), hanno qualcosa in comune: per entrambe le squadre è stata la nona vittoria interna consecutiva in UEFA Champions League. Le due squadre potrebbero così raggiungere il record di 12 del Manchester United nel cammino fino alla finale di Milano.

La frase: "Ci sono voluti 14 anni, ma se ora sono seduto qui significa che avevo ragione io. Avreste dovuto ascoltarmi".
Ha detto Zlatan Ibrahimović a UEFA.com con la sua solita sobrietà in vista del suo ritorno a Malmö con la maglia del Paris Saint-Germain (dove ha segnato una rete nel 5-0 del Gruppo A che è valso la qualificazione).

La foto: Wojciech Szczęsny (Roma)
La grande parata sul rigore di Neymar... peccato che sulla ribattuta Adriano si è trovato nel posto giusto nel momento giusto.

©AFP/Getty Images