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Lazio in Germania per vincere

Dopo la vittoria di misura dell'Olimpico, i Biancocelesti arrivano nella tana del Bayer Leverkusen per conquistare la fase a gironi. "Dobbiamo continuare a crederci", dice Pioli. Per Candreva "è la partita più importante".

Lazio in Germania per vincere
Lazio in Germania per vincere ©AFP/Getty Images

Conquistare la fase a gironi di UEFA Champions League, dove manca dal 2007/08. Forte dell’1-0 dell’Olimpico griffato Keita e malgrado le tante assenze, dal capitano Lucas Biglia a Miroslav Klose passando per Federico Marchetti e Filip Djordjević. Con quest’unico obiettivo – e con due risultati su tre a disposizione – la S.S. Lazio si presenta in Germania per il ritorno degli spareggi contro il Bayer 04 Leverkusen: una sfida senza calcoli, avverte Stefano Pioli, “da giocare per vincere”.

“Loro sono sicuramente buona squadra, che gioca un calcio intenso, diretto e con ritmo”, ricorda Pioli nella conferenza stampa pre-gara, “Hanno confermato queste caratteristiche nelle prime due giornate, vincendo anche ad Hannover in modo meritato e forse con la possibilità di segnare più reti. Ma anche noi abbiamo la nostra identità e mentalità, se siamo qui è perché abbiamo interpretato le gare in un certo modo e vogliamo farlo anche mercoledì sera”.

Guai a pensare al risultato dell’andata. “Assolutamente”, puntualizza il tecnico Biancoceleste, “abbiamo giocato solamente il primo tempo e siamo consapevoli che la qualificazione è ancora in ballo, che c’è un secondo tempo da giocare e che come all’andata dovremo essere attenti, giocando come sappiamo fare, cercando di attaccare e creando difficoltà ai nostri avversari. Sarà una partita aperta, combattuta e da giocare pallone su pallone”.

La Lazio non si snaturerà, almeno questo è il suo intento. “Cercheremo di giocare la nostra partita, di attaccare tutte le volte che ne avremo la possibilità”, prosegue Pioli, “Dovremo tenerli lontani dalla nostra aerea, dovremo essere noi propositivi anche perché abbiamo grandi giocatori anche noi e qualità da sfruttare. Dobbiamo giocare con la mentalità e lo spirito che ci hanno permesso di arrivare sin qui, quindi giocare per vincere”.

Il Leverkusen, vista la situazione di punteggio, dovrebbe partire all’attacco. “Dobbiamo aspettarci che gli avversari spingano da subito”, la sensazione di Pioli, “ma dovremo fare lo stesso anche noi. Ribattendo colpo su colpo, conosciamo il loro potenziale offensivo importante, ma lo abbiamo anche noi. Dobbiamo farlo dall'inizio alla fine, il risultato di andata ci dà solo un piccolo vantaggio e dovremo dare il massimo per 95 minuti”.

Bocche cucite sull’assetto tattico. “Ho giocatori molto duttili, schiererò giocatori che possano giocare in vari sistemi di gioco”, dice abbottonato l’allenatore, “Contano qualità e motivazioni, dobbiamo attaccare da squadra e difendere da squadra al di là di quelle che saranno le posizioni”.

Il Bayer è più abituato a palcoscenici del genere e nella Lazio le defezioni abbondano. “Chiaro che abbiamo perso giocatori importanti, dal punto di vista dell'esperienza perdiamo qualcosa me ne acquistiamo in velocità e freschezza”, gonfia il petto il tecnico emiliano, “All'andata la Lazio ha fatto più duelli e ha vinto più contrasti rispetto all'avversario. Chi catturerà più seconde palle avrà buone possibilità di vincere. Non ci saranno Biglia e Klose, avremo altre caratteristiche per sfruttare questa grandissima occasione".

Il bomber tedesco dovrebbe essere allo stadio – [“Credo possa arrivare”, le parole di Pioli] – dove non mancheranno sicuramente i supporter Biancocelesti. “Siamo molto contenti di avere i tifosi al seguito, li ringraziamo per esserci: insieme siamo molto più forti, siamo molto orgogliosi”, sottolinea il tecnico, “Mi sto preparando con determinazione, concentrazione e serenità, come la squadra. Non è un mese che lavoriamo per questo obiettivo, ma un anno. Ci abbiamo sempre creduto e dobbiamo continuare a farlo”.

In Germania, la fascia dovrebbe essere sul braccio di Antonio Candreva. “L'intensità in queste partite è tanta, nella prima partita con il Bayer il pensiero della giocata, dell’avversario che ti viene a pressare è molto diverso dal campionato”, spiega l’azzurro, “Sono state partite diverse, l'intensità è diversa, non ti lasciano tanto spazio e le poche occasioni che riesci a creare in campo internazionale devi finalizzarle nel migliore dei modi”.

Fascia o non fascia, “per me rimane il campo”, avverte Candreva, “Le sensazioni sono importanti, la voglia di giocare una competizione importante come la UEFA Champions League è un traguardo importantissimo: non l'ho mai giocata, la voglia di arrivarci è importante”.

“La responsabilità è tanta”, prosegue il centrocampista offensivo, “quando si indossa questa maglia è importante, ancora maggiore quando lo fai in campo internazionale. Io penso solo a superare gli spareggi: questo è un anno importantissimo, fatto di grandi sacrifici e tutti noi ci meritiamo questo traguardo. Per tutti è la partita più importante, vogliamo l’Europa che conta”.