UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il Malmö in pillole

Il Malmö vuole ribaltare il 3-2 dell'andata in casa del Celtic per guadagnarsi per il secondo anno di fila la qualificazione alla fase a gironi. Vi raccontiamo la storia della squadra in cui è sbocciato il talento di Zlatan Ibrahimović.

Il Malmö nel terzo turno di qualificazione contro il Salzburg ha rimontato per l'ennesima lo svantaggio dell'andata
Il Malmö nel terzo turno di qualificazione contro il Salzburg ha rimontato per l'ennesima lo svantaggio dell'andata ©AFP/Getty Images

Fondazione: 1910
Soprannomi: MFF, Himmelsblå (gli Azzurri), Di Blåe (I Blues, nel dialetto locale)

Titoli in competizioni UEFA per club (tra parentesi i secondi posti)
Coppa dei Campioni (1979)

Titoli nazionali (tra parentesi il più recente)
Campionati: 18 (2014)
Coppe di Svezia: 14 (1989)

  • Sebbene sia conosciuto come 'gli Himmelsblå', il Malmö non indossa la divisa celeste fino al 1920, ovvero dieci anni dopo la fondazione del club. Fino a quel momento la divisa ufficiale era a strisce rosse e bianche. Questa divisa è usata oggi come seconda maglia.
La rete che è valsa la sconfitta del Malmö nell'unica finale a livello europeo
La rete che è valsa la sconfitta del Malmö nell'unica finale a livello europeo©Getty Images
  • Il giovane inglese Bob Houghton era l'allenatore di quel MFF che nel 1979 giunse in finale di Coppa dei Campioni - ancora oggi unica occasione in cui una squadra svedese è arrivata così in alto nella competizione. La formazione di Houghton era composta interamente da talenti locali. Basti pensare che dell'11 iniziale della finale, il terzino Ingemar Erlandsson, che proveniva da Glimakra, a circa 120 km, era il giocatore che veniva da più lontano. Tutti i giocatori erano originari della regione meridionale di Sane, e la maggior parte di loro proveniva dalla stessa Malmo, sebbene nella sconfitta di Monaco per 1-0 col Nottingham Forest, mancassero due giocatori chiave autoctoni, ovvero il capitano Roy Andersson e il prolifico attaccante Bo Larsson. 
  • Nel 1999, il MFF retrocede dopo 64 stagioni consecutive in Allsvenskan. La nota positiva è che nei 12 mesi trascorsi in seconda divisione, un giovane attaccante svedese ha la possibilità di mettersi in mostra segnando gol a raffica. Quel ragazzo si chiamava Zlatan Ibrahimović. Ibrahimović realizza 12 reti nella stagione della promozione del Malmö, e la stagione successiva viene acquistato dall'Ajax.
Zlatan Ibrahimović è tonato nella sua città natale per una partita della Svezia nel 2012
Zlatan Ibrahimović è tonato nella sua città natale per una partita della Svezia nel 2012©Getty Images
  • Prima di Ibrahimović, un altro fuoriclasse legato alla maglia del MFF era stato Bo Larsson. Nei suoi due periodi al club (1962–66 e 1969–79) segna 119 reti e vince tre Bundesliga nelle stagoni allo Stoccarda. Con la maglia della nazionale svedese, Larsson partecipa alle Coppe del Mondo FIFA del 1970, 1974 e 1978.
  • L'attuale direttore sportivo del club, Daniel Andersson, ex Bari, era stato giocatore e capitano della squadra fino al ritiro del 2012. Quello di Andersson, tuttavia, è un 'affare di famiglia', dato che prima di lui il fratello maggiore Patrik era stato il capitano del MFF, così come il padre Roy tempo addietro. Tutti e tre gli Andersson inoltre hanno vestito la maglia della Svezia nelle più importanti competizioni internazionali. 
  • Il Malmö è stato protagonista di due documenari: Blådårar (1997) e il suo sequel Blådårar 2 (2001). Nel primo, si seguono giocatori e tifosi che vogliono tornare agli splendori di un tempo dopo un periodo di magra dal punto di vista dei trofei. Nel seguito si vive il dolore della retrocessione dell'autunno 1999 e la gioia della rinascita nella massima serie. Nel secondo film emerge la figura di un adolescente Ibrahimović che già mette in mostra la sua personalità con perle che sono entrate nella storia come: "Se dovessi un giorno sfondare a livello professionistico, vorrei una macchina, una Lamborghini Diablo, e nella targa ci vorrei scritto 'TOY' (giocattolo).
  • In tutte le partite di qualificazione della passata stagione, e anche in questa, il Malmö ha passato sempre il turno senza aver vinto nemmeno una volta l'andata.

Scelti per te