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Abbiati non si fida dell'Arsenal

Memore della rimonta del Deportivo La Coruña nel 2003/04, il portiere del Milan mette in guardia i compagni in vista del ritorno contro l'Arsenal. "La qualificazione non è ancora chiusa".

Abbiati non si fida dell'Arsenal
Abbiati non si fida dell'Arsenal ©Getty Images

Spettatore dalla panchina della più grande rimonta nella storia della UEFA Champions League, Christian Abbiati non dà nulla per scontato in vista della visita dell'AC Milan all'Arsenal FC nonostante il 4-0 dell'andata.

Il ricordo dei quarti di finale contro l'RC Deportivo La Coruña nell'edizione 2003/04 - successo in casa per 4-1 e crollo in Spagna – è ancora fresco nella mente del 34enne portiere rossonero. Le reti di Walter Pandiani, Juan Carlos Valerón, Albert Luque e Fran regalarono ai padroni di casa un'incredibile vittoria per 4-0 e la qualificazione ai danni del Milan.

Vice di Dida quella sera, Abbiati è sicuro che il Milan non andrà a Londra martedì convinto di avere già in tasca il biglietto per i quarti. "Ci ricordiamo tutti come andò a finire con il Deportivo. Partiamo da un buon vantaggio e dobbiamo sfruttarlo. Ma dovremo impegnarci fino alla fine”.

Rispetto alla sfida contro il Deportivo, i campioni d'Italia non hanno incassato reti in casa contro i Gunners. Il merito va gran parte ad Abbiati, autore di un grande intervento sulla conclusione al volo di Robin van Persie a San Siro. "Eravamo già avanti 3-0 quindi non è stata una parata decisiva, ma è servita a mantenere inviolata la porta in casa. Contro le grandi squadre servono grandi interventi per fare la differenza”.

"Siamo scesi in campo concentrati e determinati. Abbiamo costretto gli avversari sulla difensiva e concretizzato quasi tutte le occasioni create. Abbiamo sfruttato il fattore campo, tenuto molto la palla e limitato gli avversari a poche occasioni nella ripresa”.

Abbiati si augura un ritorno all'altezza dell'andata contro la squadra di Arsène Wenger. Inoltre, il portiere è ansioso di potersi misurare di nuovo contro Van Persie. "E' molto pericoloso”, ha dichiarato Abbiati, che vanta quattro presenze con l'Italia.

"E' un grande campione: giovane e di grande talento. Dovremo fare attenzione all'Arsenal, e a lui in particolare. E' sempre bello trovarsi di fronte attaccanti di questo calibro in queste gare. Quando si affrontano due grandi squadre lo spettacolo è assicurato”.

Abbiati sta praticamente vivendo una seconda vita tra i pali del Milan. Elemento chiave della squadra che conquistò lo scudetto nel 1998/99, Abbiati faceva parte anche della rosa che ha sollevato la UEFA Champions League nel 2002/03, anche se come secondo di Dida.

Due anni più tardi, ha lasciato Milano per giocare in prestito con Juventus, Torino FC e Club Atlético de Madrid, prima di rientrare nel 2008 e vincere un altro scudetto la scorsa stagione. "Il Milan mi ha dato l'occasione di giocare in Serie A. Quello che ho vinto, l'ho vinto con il Milan. Un vincolo speciale mi lega a questo club, un club si caratterizza per essere una grande famiglia”.

Ad Abbiati resta un obiettivo da centrare. “Raggiungere e giocare una finale di Champions League è il sogno di qualsiasi calciatore”, ha aggiunto il portiere, in panchina in occasione della finale vinta dal Milan ai calci di rigore contro la Juventus nel 2003. Ancora qualche prestazione sui livelli della gara d'andata contro l'Arsenal e anche questo sogno potrebbe realizzarsi.