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L'imperativo di Buffon

"Dobbiamo vincere", perché "questa è sempre stata e sempre sarà la nostra filosofia", spiega il portiere bianconero alla vigilia della sfida contro il Maccabi Haifa in Israele.

L'imperativo di Buffon
L'imperativo di Buffon ©Getty Images

In casa del Maccabi Haifa FC, l'imperativo della Juventus è "vincere",  perché "questa è sempre stata e sempre sarà la nostra filosofia", spiega un Gianluigi Buffon carico come una molla alla vigilia della sfida in Israele.

Passo avanti
Il numero 1 bianconero ha già messo da parte la sconfitta in campionato contro l'SSC Napoli quando la squadra di Ciro Ferrara si è fatta rimontare clamorosamente due gol dai partenopei perdendo poi per 3-2. "Quando vinci 2-0 a mezz’ora dalla fine e poi perdi, non esistono alibi - spiega Buffon -. Non esiste parlare di disposizione tattica o di condizione fisica".

Giusta pressione
Quando si perde così, non si vede l’ora di tornare in campo. Magari per cercare di far rivedere quella Juve straripante che aveva rifilato un perentorio 5-1 alla UC Sampdoria appena qualche giorno prima. L’occasione lo richiede: "C’è la giusta pressione, l’unico risultato utile per noi è la vittoria e abbiamo la consapevolezza di avere l’obbligo di provarci".

Rispetto per il Maccabi
La situazione nel Gruppo A non è delle più facili. In testa c'è l’FC Girondins de Bordeaux che a Torino ha portato via un pareggio e ora ha due lunghezze di vantaggio sui bianconeri. Ma proprio alle spalle della Juventus c'è un FC Bayern München che di sicuro cercherà il sorpasso fino alla fine. Prima però bisognerà pensare al Maccabi, che avrà ancora zero punti ma che a Torino è sembrata tutto meno che una cenerentola. "E' chiaro che di fronte avremo una squadra che già a Torino si è dimostrata di tutto rispetto, ma i nostri obiettivi sono diversi rispetto ai loro e possiamo solo pensare a vincere”.

Missione
Buffon è uno dei bianconeri che aveva accettato il Purgatorio della Serie B pur di riportare la Juventus ai vertici. Adesso cerca un successo importante per portare a termine una vera 'missione'. "Vincere la Champions sarebbe il massimo da questo punto di vista. A patto che non diventi un’ossessione". Un passo alla volta, senza correre troppo con l'immaginazione.