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La Fiorentina completa l’opera

SK Slavia Praha – ACF Fiorentina 0-0 (and. 0-2)
I viola di Prandelli pareggiano in casa dello Slavia Praha e festeggiano il ritorno nella massima competizione europea per club dopo otto anni.

La Fiorentina completa l’opera
La Fiorentina completa l’opera ©Getty Images

Dopo la vittoria per 2-0 all’Artemio Franchi, l’ACF Fiorentina esce indenne dal campo dello SK Slavia Praha e festeggia la qualificazione alla fase a gironi di UEFA Champions League. Allo stadio Eden di Praga, nel ritorno del terzo turno preliminare, i viola di Cesare Prandelli ottengono un pareggio 0-0 sufficiente per conquistare dopo otto anni il ritorno nella massima competizione europea per club.

Due novità
Prandelli preseta due novità rispetto all’andata: nel reparto arretrato Alessandro Gamberini ritrova la maglia da titolare a spese di Per Krøldrup, in attacco è l’italo-argentino Pablo Daniel Osvaldo a prendere il posto dell’infortunato Adrian Mutu. Karel Jarolím rivoluzione invece la formazione sconfitta al Franchi. Soltanto cinque i giocatori che conservano la maglia titolare: oltre al portiere Martin Vaniak, i difensori Erich Brabec e Marek Suchý e i centrocampisti Petr Janda e Mickaël Tavares.

Viola pericolosi
Zdravko Kuzmanović e Alberto Gilardino si rendono pericolosi nei primi minuti, poi sono i cechi a sfiorare il gol. Matej Krajčík smarca Tomáš Necid in posizione interessante con un colpo di testa che scavalca Gamberini, ma il giovane attaccante si allarga troppo e conclude sull’esterno della rete. La reazione della Fiorentina non tarda ad arrivare. Prima Gilardino si fa fermare proprio al momento del tiro, non sfruttando il passaggio in profondità di Felipe Melo; poi è Mario Alberto Santana ad avere sui piedi la palla buona, ma tira devolmente e Vaniak para.

Chance per Felipe Melo
Al 32’ il portiere di casa compie invece una prodezza deviando sulla traversa il colpo di testa di Felipe Melo, che svetta più in alto di tutti sullo splendido cross di Santana; sul successivo tentativo del centrocampista brasiliano, è la difesa ceca a fare “scudo”. Si va all’intervallo, al termine del quale lo Slavia si ripresenta in campo con Zdeněk Šenkeřík e Dušan Švento al posto di Janda e Goce Toleski.

Spunto di Osvaldo
Dopo cinque minuti della ripresa, la partita si infiamma. La Fiorentina va vicina al vantaggio con Osvaldo, che si incunea sulla destra e tira in diagonale, con il pallone che sfila a pochi centimetri dalla porta avversaria. I padroni di casa reagiscono con Jaroslav Černý, che prova a sorprendere Sébastien Frey dopo un cross di Švento respinto dalla retroguardia viola: il suo tiro non inquadra lo specchio.

Pressione Slavia
Lo Slavia continua a premere: al quarto d’ora Krajčík serve il tunisino Tijani Belaid al limite dell’area, che conclude prontamente e sfiora la traversa. Prandelli si copre, inserendo Marco Donadel al posto di Kuzmanović. Dopo un altro tentativo che non impensierisce Frey, Černý lascia il campo a Marek Jarolím, figlio del tecnico Karel; nei viola Stefan Jovetić rileva invece Osvaldo.

Quattro rappresentanti
Il montenegrino si fa notare quasi immediatamente: recuperata palla sulla trequarti, si invola verso la porta di Vaniak e tira dopo una serie di finte ubriacanti, ma manda fuori. Prandelli esaurisce i cambi gettando nella mischia Giampaolo Pazzini al posto di Gilardino, poi lo Slavia si rende ancora pericoloso con un colpo di testa di Erich Brabec fuori di pochissimo. La squadra ceca cerca il gol per una platonica vittoria, ma la Fiorentina resiste ed esulta al triplice fischio finale del francese Bertrand Layec: anche quest’anno l’Italia avrà quattro formazioni in UEFA Champions League.