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Il sogno europeo di Schuster

Parte dal Werder Brema il cammino del tecnico del Real Madrid verso la realizzazione di un sogno. "La pressione sarà su di noi".

Bernd Schuster si gode le ore che precedono l’esordio in UEFA Champions League e questa sera guiderà dalla panchina il Real Madrid CF nell’affascinante sfida del Gruppo E contro il Werder Bremen, al Santiago Bernabéu.

Serata storica
I campioni di Spagna vanno verso la partita numero 300 di Coppa dei Campioni con il morale alle stelle e a punteggio pieno in campionato dopo tre giornate. "Dobbiamo partire bene e vincere le partite in casa - ha spiegato Schuster, la cui esperienza in UEFA Champions League si limita a quattro gare di qualificazione quando era alla guida dello FC Shakhtar Donetsk nel 2003. "La pressione sarà su di noi e questo potrebbe comportare qualche rischio. Quest’anno daremo il massimo per cercare di fare bene in tutte le competizioni, come il Siviglia lo scorso anno".

Werder in sordina
I presupposti per un buon inizio ci sono tutti: il Real vanta infatti 16 vittorie su 21 confronti contro rivali tedesche. Per contro, il Werder ha vinto soltanto due volte su otto trasferte in Spagna ed è reduce dalla sconfitta per 3-0 in Bundesliga contro il BV Borussia Dortmund. Un dettaglio che non è sfuggito a Schuster, ex nazionale tedesco: "Il Werder non è partito bene, ma conta poco: lavorano insieme da molti anni e hanno un sistema di gioco ben rodato", ha spiegato Schuster, che ha confermato il possibile esordio di Arjen Robben con la maglia blanca. Assenti per infortunio Pepe e Gabriel Heinze, mentre Fernando Gago dovrebbe giocare a centrocampo al posto dell’infortunato Mahamadou Diarra.

Sogno europeo
Schuster, arrivato a Madrid in estate per sostituire Fabio Capello, punta decisamente a conquistare il massimo trofeo continentale per club. "Da quando sono allenatore seguo le finali di Champions League pensando che un giorno potrebbe toccare a me. Lavoro con una squadra che può aiutarmi a realizzare queso sogno. Sarebbe un traguardo fantastico da raggiungere, più importante degli euro, dei dollari e dei marchi tedeschi".

Infermeria piena
Pensieri meno gradevoli affollano la testa di Thomas Schaaf, alle prese con diversi giocatori infortunati al ritorno in UEFA Champions League dopo l’eliminazione nella fase a gironi della passata edizione. Gli indisponibili sono: Torsten Frings, Tim Borowski, Clemens Fritz, Pierre Womé, Ivan Klasnić e Aaron Hunt. Buone notizie per quanto riguarda Diego, Sebastian Boenisch e Martin Harnik, tutti recuperati.

Crescere come squadra
"Ammiriamo Raúl González e Ruud van Nistelrooy, e la classe di giocatori come Robinho, in grado di esaltare il pubblico”, ha dichiarato Schaaf. Il Werder ha raggiunto lo scorso anno la semifinale di Coppa UEFA dopo l’uscita dalla UEFA Champions League ed è una squadra solida: "Sappiamo che il Real sta giocando molto bene. Speriamo che questa partita ci serva a crescere come squadra".