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Stam insuperabile

La prestazione del difensore olandese ha fatto la differenza nel derby di Milano.

di Ivan Carvalho, San Siro

Alla vigilia del derby di UEFA Champions League con l’AC Milan, l’allenatore dell’Internazionale Milano Roberto Mancini aveva detto che le sorprese sarebbero state ben poche. Le due squadre, a suo parere, si conoscono troppo bene, grazie ai frequenti confronti in campionato, senza dire della lunga lista di giocatori che hanno indossato entrambe le casacche. Proprio considerando queste parole ha destato ancora di più stupore il fatto che un esordiente nel derby, Jaap Stam, ne sia risultato il protagonista.

Stam in cattedra
Il 32enne olandese, bloccato spesso in questa stagione da infortuni, per tutta la sera si è espresso su grandi livelli, sia in attacco che in difesa. Schierato al centro a fianco di un Alessandro Nesta un po’ sotto tono, con Paolo Maldini tornato nel suo ruolo di terzino sinistro, Stam ha governato il reparto arretrato con autorità, soprattutto nella prima fase di gioco che ha visto l’Inter partire a buon ritmo. Sono stati proprio Stam e il sempre attento portiere Dida a far sì che i primi attacchi e i tentativi su calci da fermo dell’Inter venissero neutralizzati.

Occasioni per l’Inter
Le prime battute di gioco sembrano riproporre quanto visto nel derby di campionato giocato dalle due squadre a febbraio. L’Inter ha delle ottime opportunità grazie ad un paio di insidiose punizioni calciate da Sinisa Mihajlovic e Juan Sebastián Verón, ma Dida è sempre all’altezza della situazione.

L’imponente olandese
Tutto faceva prevedere l’arrivo di un gol dell’Inter, dopo otto partite senza vittorie contro i rivali cittadini, con l’ultimo successo che risaliva al marzo 2002. Ogni volta, però, che i nerazzurri si rendevano pericolosi c’era sempre l’imponente giocatore olandese a porre rimedio.

Un gradino superiore
Sfruttando il suo fisico e la sua statura, il giocatore con la maglia No.31 è riuscito a tenere a freno l’attaccante nigeriano Obafemi Martins. Nel corso della prima mezz’ora l’ex difensore del Manchester United FC sembra essere su un gradino superiore, anche se è l’Inter a praticare un gioco più dinamico e intenso.

Una fortezza insuperabile
A differenza dell’Inter, il Milan sembra non aver tratto profitto dalla pausa nel weekend, come se la sosta avesse interrotto il ritmo preso dalla capolista. Martins, la cui rapidità era considerata dall’allenatore Carlo Ancelotti uno dei maggiori rischi, ha cercato in continuazione di aggirare l’imperioso Stam, senza mai riuscire nell’intento.

Primo gol
Un Milan appannato conclude a rete una sola volta nel primo tempo, con Andriy Shevchenko che cerca di ritrovare il passo dopo una lunga assenza per infortunio. Il Milan non morde, ma è Stam che sul finire del tempo trova la via del gol. Su calcio piazzato di Andrea Pirlo, Stam salta con perfetto tempismo lasciando di stucco Iván Córdoba. Il suo colpo di testa finisce alla destra del portiere Francesco Toldo e porta il risultato sull’1-0.

Fiducia ritrovata
Tornati in campo rinfrancati dal gol di Stam, i rossoneri cominciano ad imporre il proprio gioco, contrastando le manovre degli avversari e tenendo il possesso di palla. Insoddisfatto della prestazione in attacco di Julio Cruz, Mancini manda in campo Christian Vieri. Ma quando l’esperto attaccante libera Martins sulla sinistra, è di nuovo Stam a farsi trovare pronto, neutralizzando il tentativo del nigeriano e mandando il pallone in corner.

Controllo del gioco
Il Milan è sempre più padrone del campo, con Shevchenko che ritrova la sua straordinaria forma europea firmando il gol del 2-0 su azione di calcio d’angolo. Il doppio passivo costringe l’Inter a spingersi ulteriormente in avanti alla ricerca di quel gol in trasferta che si rivelerebbe prezioso in vista del ritorno della prossima settimana, ma lo straordinario Stam tiene saldamente in mano le redini della difesa milanista fino al fischio finale.