Mourinho re di Stamford Bridge
martedì 16 marzo 2010
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Chelsea FC - FC Internazionale Milano 0-1 (and. 1-2)
Dopo il successo di San Siro, l'Inter si ripete anche a Londra grazie al gol di Eto'o e a una splendida prestazione a livello di collettivo. I nerazzurri superano gli ottavi di finale per la prima volta in quattro anni.
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Finisce in festa la serata speciale a Stamford Bridge di José Mourinho. Il tecnico portoghese guida l'FC Internazionale Milano ai quarti di finale di UEFA Champions League con un successo per 1-0 proprio dove era stato amato padrone di casa. Il Chelsea FC è castigato da Samuel Eto'o nella ripresa, ma soprattutto da un'Inter quasi perfetta a livello di collettivo in cui spiccano le prestazioni difensive di Lucio e Walter Samuel e le invenzioni di Wesley Snjieder.
Mourinho mette da parte le emozioni da ex e parte con una formazione votata all'attacco con Goran Pandev, Eto'o e Diego Milito davanti e Wesley Snjieder a supporto. A centrocampo Esteban Cambiasso e Thiago Motta con Javier Zanetti terzino sinistro. Rispetto all'andata Carlo Ancelotti ritrova Yuri Zhirkov con conseguente avanzamento di Florent Malouda. Il sacrificato è proprio l'autore del gol dell'andata Salomon Kalou. In difesa il brasiliano Alex è preferito a un Ricardo Carvalho non in perfette condizioni, mentre in porta spazio a Ross Turnbull con Petr Čech e Henrique Hilário infortunati.
Grande equilibrio nelle prime battute con Eto’o e Pandev da una parte e Nicolas Anelka e Malouda dall’altra chiamati a un gran lavoro in copertura. Il tiro dalla distanza è la pista più battuta in questa fase. Quello di Sneijer è respinto con il corpo da Alex, quello di Maicon dal vertice dell’area è fuori misura, quello di Michael Ballack – il più pericoloso – sfiora il palo alla destra di Julio Cesar. L’Inter tiene bene il campo, il Chelsea deve spesso ricorrere ai lanci lunghi per Drogba. Ogni duello tra l'ivoriano e Lucio è una scintilla.
Maicon è provvidenziale quando si immola con il corpo per respingere un tiro a botta sicura di Drogba. Dall’altra parte il pallone buono capita sulla testa di Eto’o su perfetto cross di Maicon mal calibrato da John Terry. Il capitano dei Blues salta contro tempo proprio davanti all’attaccante camerunese che non riesce a capitalizzare colpendo male da due passi. L’Inter è spesso pericolosa a destra dove Eto’o si porta via Zhirkov creando praterie per le incursioni di Maicon.
Il Chelsea chiude forte il primo tempo e si rende due volte pericoloso nel giro di un minuto. Prima ci vuole una splendida chiusura di Walter Samuel in scivolata su Malouda che si era liberato in area con un gran numero. Poi Julio Cesar e Thiago Motta mettono una pezza in coabitazione su Anelka. Il primo tempo finisce così senza reti.
I Blues non abbassano il ritmo nella ripresa ma l’occasione buona capita ancora a Eto’o imbeccato da uno splendido lancio di Sneijder. L’attaccante perde però il momento buono per la battuta e si fa recuperare dalla difesa inglese. Dall’altra parte Julio Cesar è pronto sul primo palo per sventare la conclusione di un Malouda in grande serata. Anche Pandev trova spazio in contropiede dopo uno splendido uno-due con Sneijder ma stavolta il prodigioso recupero è di Zhirkov.
Ancelotti capisce che bisogna cambiare marcia e inserisce Joe Cole richiamando in panchina Ballack. Ma l’Inter continua a far girare bene il pallone e si procura un’altra ghiotta occasione per passare in vantaggio ancora grazie a una pennellata di Sneijder. Stavolta è Milito a ‘strozzare’ il diagonale a tu per tu con Turnbull sulla pressione di Terry. Stesso copione poco dopo. Perfetta punizione di Snejider e colpo di testa alto di Motta da due passi. Ancelotti vede che proprio non va e si gioca anche la carta Kalou.
Si è perso il conto degli assist al bacio di Snejider quando l’olandese ne confeziona un altro per Eto’o. Stavolta il camerunese non si fa pregare, protezione della palla e esterno destro che non lascia scampo a Turnbull in uscita. Il Chelsea perde anche Drogba per un fallo su Thiago Motta a palla lontana. In superiorità numerica l'Inter controlla senza affanni. Finisce con i tifosi nerazzurri che intonano 'Oh mia bela Madunina' a Stamford Bridge. L'impresa è servita.