Assistenti supplementari: la storia di un successo
lunedì 3 settembre 2012
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Gli assistenti arbitri supplementari continueranno a essere utilizzati nelle competizioni UEFA per club di questa stagione. A questo proposito, Pierluigi Collina ha esposto i risultati positivi della sperimentazione quadriennale.
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Gli assistenti arbitri supplementari continueranno a essere utilizzati nelle competizioni per club di questa stagione. La UEFA è molto soddisfatta dei progressi di questo sistema, che mette a disposizione degli arbitri quattro occhi in più per aiutarli nelle decisioni.
A Montecarlo, il responsabile arbitri UEFA Pierluigi Collina ha esposto i risultati positivi della sperimentazione, che a luglio ha portato la IFAB (International Football Association Board) a incorporare gli assistenti supplementari nelle regole ufficiali del calcio.
All'arbitro, ai due assistenti e al quarto uomo si affiancano due assistenti di porta che si occupano in particolar modo degli episodi in area di rigore. La sperimentazione è iniziata nell'autunno 2008 dopo l'autorizzazione della IFAB, mentre il primo incontro che si è avvalso dei due uomini in più è stato quello di qualificazione al Campionato Europeo Under 19 UEFA tra Norvegia e Slovenia.
Da allora, gli assistenti sono stati impiegati in quasi 1000 partite, comprese 290 di UEFA Champions League in due stagioni, 615 di UEFA Europa League in tre stagioni, tre Supercoppe UEFA e 31 a UEFA EURO 2012.
"Poiché il calcio diventa sempre più veloce e i giocatori sono sempre più atletici, la missione degli arbitri era a volte impossibile - ha spiegato Collina -. Quattro occhi in più che si concentrano sulle aree sono un aiuto prezioso e aumentano molto la fiducia tra tutti i collaboratori, consentendo un flusso di gioco regolare. Questo è il vero motivo per cui abbiamo deciso di utilizzarli".
L'ex arbitro ha quindi condotto una presentazione video di alcuni esempi. "Il risultato più importante è sicuramente una migliore valutazione degli episodi, in particolare dei falli commessi in area o nei dintorni mentre l'arbitro si trovava in posizione meno favorevole", ha aggiunto.
"Un altro risultato è la netta riduzione degli incidenti, con meno trattenute, spinte e ostacoli sui calci piazzati come corner e punizioni".
"Grazie alla presenza degli assistenti, il numero di episodi di questo tipo è diminuito. Se si considera che in una partita ci sono mediamente 10 calci d'angolo e otto punizioni al limite dell'area, emerge subito che gli assistenti fungono da efficace deterrente".
"A EURO 2012 è stato riscontrato un maggior numero di gol di testa. Con meno trattenute e spinte, per un attaccante è più facile segnare un gol in elevazione. Inoltre, abbiamo avuto un migliore controllo della linea di porta sui casi di gol-non gol".
A UEFA EURO 2012 sono state monitorate anche le decisioni degli assistenti di linea, che evidenziano indirettamente il valore degli assistenti di porta. Circa 435 decisioni sono state prese con l'attaccante entro un metro dalla linea di fuorigioco. "Su 435 decisioni, la precisione è stata del 95,9% - ha commentato -. Questo significa un numero molto ridotto di errori degli assistenti di linea, che possono concentrarsi esclusivamente sui fuorigioco. Non devono più preoccuparsi di quanto accade in area, ma possono pensare solo al loro lavoro".
Cosa si può fare per migliorare il lavoro degli assistenti supplementari? "Possiamo innalzare ulteriormente lo standard con una maggiore esperienza e una migliore preparazione - ha concluso Collina -. Inoltre, l'arbitro deve fidarsi degli assistenti. In futuro potrebbe essere utile cambiare il loro nome, perché sono arbitri a tutti gli effetti". Collina ha anche lanciato l'idea di far compiere gesti agli assistenti dopo aver preso una decisione.
Ogni confederazione e/o federazione nazionale è libera di utilizzare gli assistenti nelle proprie competizioni. In questo senso, la FIGC è stata la prima a introdurre il sistema in tutte le partite di Serie A.