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Fair play finanziario per la stabilità del calcio

Comitato Esecutivo

Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato una serie di norme fondamentali per il progetto ‘fair play finanziario’, pensato per garantire maggiore stabilità nel calcio europeo nei prossimi anni.

Fair play finanziario per la stabilità del calcio
Fair play finanziario per la stabilità del calcio ©UEFA.com

Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato una serie di norme fondamentali per il progetto ‘fair play finanziario’, pensato per garantire maggiore stabilità nel calcio europeo nei prossimi anni. Il fair play finanziario era uno degli undici valori presentati dal presidente UEFA Michel Platini al Congresso UEFA di Copenhagen del 2009 e che serviranno come base per le attività della UEFA e il dialogo a nome del calcio europeo.

Le norme UEFA sulle licenze per club e il fair play finanziario, dopo aver ricevuto il semaforo verde dal comitato nella sua riunione di giovedì a Nyon, stabiliranno disposizioni, criteri e misure che avranno l'obiettivo di riportare il benessere al calcio europeo a livello di club. Le norme complete verranno pubblicate a giugno.

Secondo questo concetto i club devono riportare i loro libri contabili in equilibrio, non spendere più di quanto guadagnano e operare secondo le loro capacità finanziarie, quindi tagliare gli eccessi che hanno minacciato la salute del calcio negli ultimi tempi. Altri obiettivi fondamentali di questo concetto sono quelli di ridurre la pressione degli stipendi e delle spese per i trasferimenti, proteggere la vitalità di lungo termine del calcio europeo, e assicurare che i club saldino le loro passività in tempo debito.

Ci sarà una fase di implementazione progressiva di tre anni prima che la parte più importante di queste norme – ovvero l'obbligo di pareggio del bilancio con i club che non dovranno spendere più di quanto generano – entrerà in vigore per la dichiarazione finanziaria del periodo che terminerà nel 2012. Le prime sanzioni contro club che non rispetteranno l'obbligo di pareggio del bilancio potranno esserci a partire dalla stagione 2013/14 sulla base di informazioni raccolte nei due anni precedenti.

"La crisi finanziaria ha aiutato la gente a capire che qualcosa deve essere fatto – la spirale deve fermarsi - ha detto il segretario generale UEFA Gianni Infantino -. Tutti capiscono che è necessario. Dopo discussioni analitiche, il Comitato Esecutivo ha approvato le norme sul fair play finanziario all'unanimità".

Il signor Infantino ha ripetuto che tutto è pensato per il bene dei club. "Non siamo qui per punire i club, ma per aiutarli". Il presidente dell'Associazione dei Club Europei (ECA), Karl-Heinz Rummenigge, e gli altri portatori di interesse nel calcio europeo, hanno espresso la loro soddisfazione per queste misure. "Siamo preoccupati, e così molti club e i loro proprietari, per la sostenibilità del gioco", ha spiegato il signor Infantino.

Il segretario generale UEFA ha detto che sono stati analizzati oltre 650 club in giro per l'Europa. E' stato costatato che il 50% di loro riporta perdite ogni anno mentre il 20% gravi perdite, spendendo il 120% rispetto alle loro entrate ogni anno.

Il Panel di Controllo Finanziario dei Club, presieduto dall'ex primo ministro belga Jean-Luc Dehaene, guiderà e consiglierà i club nei prossimi due anni, una volta che le norme saranno rese pubbliche, per permettere loro di ristrutturarsi secondo le norme stesse.

Il concetto del fair play finanziario e le norme ad esso associate hanno anche l'obiettivo di migliorare la giustizia finanziaria in Europa stimolando investimenti a lungo termine in aree come la crescita dei settori giovanili e il miglioramento degli impianti sportivi. Maggiore disciplina, oltre a spese e investimenti responsabili, sono obiettivi fondamentali di questo concetto.

Il Comitato Esecutivo UEFA ha preso una serie di altre decisioni durante il suo meeting di giovedì a Nyon.

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