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Filippozzi: missione rivincita

Infortunatasi al ginocchio alla prima partita l'anno scorso, il difensore ha festeggiato con il primo gol in nazionale il suo esordio da centravanti e capitano: ma per completare la rivincita manca ancora qualcosa...

Roberta Filippozzi (Italia)
Roberta Filippozzi (Italia) ©Sportsfile

Roberta Filippozzi non dimenticherà tanto facilmente la partita vinta 3-1 contro il Belgio. Le Azzurrine avevano già in tasca il biglietto per la semifinale, ma per il difensore centrale è stata comunque l'occasione per provare tante nuove esperienze: per la prima volta ha giocato da centravanti, per la prima volta ha indossato la fascia da capitano e per la prima volta ha segnato un gol in nazionale. E adesso arriva anche la sua prima intervista, come ammette candidamente con un sorriso prima di iniziare a parlare con UEFA.com

Dopo i successi contro Russia e Svizzera che hanno regalato all'Italia il primo posto nel girone, il Ct Corrado Corradini si è potuto permettere il lusso del turn-over contro il Belgio. Per Filippozzi l'occasione più unica che rara di far vedere cosa sa fare anche in attacco: “Per me giocare punta è stato uno sconvolgimento totale - racconta -. Era una partita particolare, il mister doveva risparmiare le ammonite e far riposare delle altre ragazze, perciò mi ha chiesto di fare questo ruolo. Io ho dato il massimo e alla fine ho anche avuto la fortuna di segnare il mio primo gol in nazionale".

"La fascia da capitano è stata una vera sorpresa - continua -, sostituire Martina [Rosucci] non è semplice, lei è una vera leader, è qui dal 2008, ha già vinto un Europeo, trascina il gruppo. Però alla fine credo sia andata bene. Vincere aiuta a vincere. Non ci aspettavamo di essere seguite da così tanta gente. Il pubblico ci aiuta e ci dà la carica giusta in partita. Contro il Belgio eravamo in difficoltà, eravamo sotto 1-0, ma siamo comunque riuscite a trovare la forza per ribaltare il risultato".

Mercoledì contro la Norvegia la fascia da capitano tornerà sul braccio di Rosucci, mentre Filippozzi giocherà dove si sente più a suo agio, nel cuore della difesa azzurra. Servirà una grande prestazione contro una squadra che ha segnato nove gol in tre partite. “La Norvegia è una squadra fisica, ma al tempo stesso ha anche elementi molto tecnici a disposizione - spiega la 19enne che gioca con la GS Roma FC -. Noi la affronteremo con rispetto, ma senza paura. Ce la metteremo tutta anche perchè siamo in Italia, indossiamo la maglia azzurra e ci teniamo ad onorarla".

Intanto lei dovrà cercare di limitare la scatenata Melissa Bjånesøy, a segno in ogni gara del torneo e capocannoniere con cinque gol. “Sappiamo che non dovremo metterla sul piano fisico, cercando di giocare palla a terra per sfruttare la nostra tecnica.  Dovremo anche stare attente a non regalare calci di punizione o calci d'angolo inutili che potrebbero metterci in difficoltà contro giocatrici brave nel gioco aereo come le norvegesi".

Se la Norvegia vanta il miglior attacco del torneo, l'Italia può contare sulla miglior difesa a pari merito con Germania e Svizzera. “Abbiamo subito due gol, entrambi regalati - ammette -. Gli errori però ci possono stare. Sicuramente abbiamo un centrocampo fantastico con [Claudia] Mauri e [Michela] Franco che sono insuperabili, fanno da tampone in modo eccezionale, non ci fossero loro saremmo andate sicuramente molto più in difficoltà dietro".

L'ottimo torneo finora disputato è anche una sorta di rivincita per Filippozzi, che l'anno scorso aveva dovuto lasciare la squadra dopo essersi infortunata al ginocchio al primo incontro dell'Europeo, la sconfitta per 4-1 contro la Germania. “Fu un dispiacere immenso lasciare il gruppo, le ragazze... sì, questa è una bella rivincita. Ma la rivincita perfetta sarebbe giocare la finale proprio contro la Germania e batterla dopo quel 4-1. Si parla molto di questa Germania, ma negli ultimi quattro anni non ha vinto. Non sempre la squadra più forte vince, molto spesso sono il gruppo e la coesione a fare la differenza". Sarà anche la sua prima intervista, ma le idee sono davvero chiare.

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