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Franco-Mauri diga azzurra

Tra i segreti dell'Italia che ha conquistato la semifinale con un turno di anticipo c'è anche la grande intesa tra le due centrocampiste: UEFA.com le ha incontrate per scoprire qualcosa in più sul loro conto.

Franco-Mauri diga azzurra
Franco-Mauri diga azzurra ©Sportsfile

L'Italia si è qualificata per le semifinali degli Europei Femminili Under 19 UEFA vincendo le prime due partite contro Russia e Svizzera e il Ct Corrado Corradini non ha mai nascosto l'importanza della diga formata da Michela Franco e Claudia Mauri nel centrocampo azzurro dopo i due successi nel Gruppo A.

Entrambe molto disciplinate tatticamente e sempre pronte a pressare e rincorrere ogni avversaria, le due centrocampiste permettono all'Italia di attaccare anche con quattro giocatrici senza mai perdere gli equilibri. Più sorprendente la loro grande intesa in campo, considerando che Mauri ha saltato gran parte della scorsa stagione a causa di un brutto infortunio al ginocchio e le due giocano insieme da poco tempo.

"Mi sono trovata subito molto bene con lei – spiega la diciottenne Franco a UEFA.com -. Sembra davvero che giochiamo insieme da tanto. Lei sa tenere molto bene la posizione, se una di noi sale, l'altra copre. Ci siamo incontrate per la prima volta due anni fa ma poi lei ha subito quel brutto infortunio e adesso ci ritroviamo. Tutto sta andando davvero molto bene".

"Mi sono dovuta operare, sono stata fuori sei mesi e ho saltato l'ultimo Europeo - conferma Mauri, seduta vicino alla sua partner di centrocampo nell'hotel che ospita la nazionale a Cervia -. Ma adesso va tutto alla grande. Sul campo ci completiamo a vicenda. Michela è grintosa in campo e fuori è molto simpatica, fa ridere sempre tutte, mette allegria. Anche durante le partite, quando c'è bisogno, fa qualche battuta per tirarci su di morale".

Franco vanta anche una discreta lista di soprannomi che spaziano da [Gennaro] Gattuso – come la chiama Corradini - a 'Chiqui', “perchè dicono che ho i piedi a banana”, spiega con un gran sorriso, mentre alcune compagne che passano le 'dedicano' un coro proprio con quel nomignolo: "Non mollo mai, ma i piedi sono così così, Claudia è molto più tecnica - aggiunge -. Io sono contenta del paragone con Gattuso, è un modello per me anche perchè gioca sempre con tanto cuore e io cerco di fare altrettanto".

Da un suo gran tiro non trattenuto dal portiere della Russia, Margarita Shirokova, è nato però il gol di Katia Coppola al 3' della prima gara dell'Italia nel girone. "Onestamente volevo fare gol, poi per fortuna il portiere non ha bloccato, è arrivata una compagna e ha segnato, è andata bene così. In nazionale finora ho fatto due gol, ma non sono di certo una bomber".

Invece Mauri il gol lo ha sfiorato con un gran tiro da fuori contro la Svizzera, poco prima della rete decisiva ancora ad opera di Coppola. "Sono al primo Europeo e sarebbe stata grande soddisfazione segnare – ammette -. Però ci sono ancora delle partite per riuscirci, ci proverò".

L'Italia affronterà il Belgio domenica nell'ultima partita del girone con la qualificazione già in tasca: "Adesso saremo piu rilassate perchè il nostro primo obiettivo era quello di passare il girone – spiega Franca -. Ce l'abbiamo fatta e adesso vediamo dove possiamo arrivare, magari in finale...”. Un assist al bacio per Mauri: “Scendere in campo serene è un vantaggio. E adesso possiamo anche risparmiare energie in vista della semifinale".

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