UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Corradini punta sul gioco per il bis

Archiviata la pratica Russia, l'Italia si appresta ad affrontare la Svizzera: il tecnico azzurro cerca il secondo successo nel Gruppo A con la convinzione che “il gioco alla fine paga”, come spiega a UEFA.com.

Corrado Corradini (Italia)
Corrado Corradini (Italia) ©Getty Images

Archiviata la pratica Russia con un bel successo per 2-1, l'Italia di Corrado Corradini si appresta ad affrontare la Svizzera nel secondo impegno del Gruppo A: il tecnico azzurro cercherà di concedere il bis con la convinzione che “il gioco alla fine paga”, come spiega alla vigilia a UEFA.com.

La vittoria contro la Russia è arrivata al termine di una partita molto emozionante con molte occasioni per entrambe le squadre, la “classica coperta troppo corta” spiega però Corradini con grande realismo. Ma il Ct non vuole rinunciare al calcio che l'ha premiato all'esordio quando l'Italia si è spesso trovata ad attaccare con almeno quattro giocatrici: le due punte Katia Coppola e Marta Mason e le due centrocampiste Martina Rosucci e Lisa Alborghetti. Proprio quest'ultima ha segnato il gol della vittoria grazie a un inserimento centrale: tutto studiato a tavolino.

“Volevamo sfruttare la velocità degli esterni cercando di allargare le maglie della loro difesa e favorire gli inserimenti centrali di Rosucci e Alborghetti – spiega il Ct senza sbottonarsi sul modulo che adotterà contro la Svizzera -. Il gol è nato proprio così. A livello fisico non siamo a livello di altre squadre, ma cerchiamo di sfruttare tutte le nostre qualità”.

Anche a costo di rischiare qualcosina in difesa: “Abbiamo sempre cercato di giocare. Poi c'è sempre il discorso della coperta troppo corta. Se ti copri sopra, ti scopri sotto e viceversa. A me però piace quando le ragazze giocano a calcio. E' vero che il risultato è importante. Qualcuno penserà che si tratta di utopia, ma io sono sempre convinto che il gioco alla fine paghi”.

Come contro la Russia, quindi, un lavoro extra verrà richiesto alle uniche due centrocampiste di contenimento, Michela Franco e Claudia Mauri: “Attaccando con tante giocatrici poi il centrocampo deve sopportare un peso notevole – ammette Corradini -.  Contro la Russia sono state entrambe bravissime, una di loro è stata addirittura soprannominata Gattuso, fa piacere, spero di vederle presto in prima squadra”.

Giovedì a Cervia l'avversario di turno è la Svizzera, che al debutto ha rifilato un 4-1 al Belgio. Corradini sa benissimo quanto sarebbe importante finire in testa il girone, soprattutto per cercare di evitare lo spauracchio Germania nell'eventuale semifinale. “Germania a parte - che qui è costretta a vincere e se arriva seconda ha fallito avendo tantissime tesserate tra cui scegliere – c'è grande equilibrio in questo torneo”.

“Conosco bene la Svizzera – spiega -, perchè queste ragazze le abbiamo incontrare anche con l'Under 17 perdendo 2-1 all'ultimo secondo. E' una squadra quadrata e lo ha dimostrato vincendo la prima partita con largo margine. Fisicamente sono molto forti, ma credo anche che tecnicamente noi non siamo inferiori a nessuno”.

Scelti per te