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Esperienza e... incoscienza

Capitano e leader carismatica dell’Italia, Panico ha dalla sua l'esperienza, ma crede che i volti nuovi porteranno quel "po’ di incoscienza" necessaria per non sentire la pressione con le inglesi.

Patrizia Panico ha parlato con uefa.com dopo l'allenamento svolto nello stadio di Lahti
Patrizia Panico ha parlato con uefa.com dopo l'allenamento svolto nello stadio di Lahti ©Sportsfile

Capitano e leader carismatica dell’Italia, Patrizia Panico ha voluto tenere i piedi per terra alla vigilia della gara di debutto a UEFA WOMEN'S EURO 2009™ contro l’Inghilterra, ricordando però che un piccolo spazio ai sogni non si nega mai: “L’obiettivo minimo è qualificarci per i quarti”, ha detto a uefa.com. “Il massimo è vincere il torneo”.

Nuova era
Solo quattro anni fa le Azzurre lasciavano l’Inghilterra dopo la fase a gironi dell’Europeo con zero punti e tanta delusione. Da allora è cambiato il Ct – Pietro Ghedin ha preso il posto di Carolina Morace – ma non solo: “Il mister ci ha dato probabilmente una mentalità più cattiva, più internazionale, che può dare un pizzico di personalità in più a una squadra che è presente nelle manifestazioni importanti ma non riesce a fare il passo in più per poter vincere”, ha spiegato la 34enne. “A livello di campionati c’è stata una grandissima riforma, adesso iniziamo una nuova era anche in Italia, con la speranza che si cresca anche e soprattutto di numero”.

Minaccia costante
Come sottolineato anche dal Ct, le inglesi sono cresciute molto negli ultimi anni e allo stadio di Lahti non sarà facile: “Le minacce secondo me vengono un po’ da tutte le parti, noi rispettiamo e inglesi, le abbiamo studiate, sappiamo chi sono e sono molto forti sulle fasce ma sono anche brave palla a terra. A centrocampo sono cresciute molto”, ha detto l’attaccante dell’ASD Sassari Torres. “Una volta giocavano un po’ più alla nordica, con lanci lunghi, adesso giocano molto bene la palla. Sono molto veloci, molto rapide. Punti deboli è difficile trovarne, è una squadra molto completa che punta sicuramente in alto. Ma anche noi abbiamo le nostre armi, anche noi abbiamo le qualità per poter alla fine competere con chiunque”.

'Sport di squadra'
Molti occhi saranno puntati proprio su di lei, ma il capitano dell’Italia - capocannoniere di Serie A per la nona volta in carriera la scorsa stagione - si sente a suo agio: “Io vivo le responsabilità in modo molto tranquillo perché questo è uno sport di squadra: da sola non posso fare niente. Magari do un contributo in più ma alla fine i risultati migliori si ottengono quando c’è tutta la squadra che partecipa. Questo è uno sport di gruppo e di conseguenza è tutto il gruppo che deve dare il massimo. Poi chi ha qualcosa in più, qualche qualità in più, le deve mettere a disposizione del gruppo”.

'Bel mix'
Esperienza come chiave per la vittoria, dunque, ma non solo: un tocco di freschezza può dare all’Italia quella leggerezza necessaria per non avvertire troppo peso sulle spalle: “Il gruppo è molto variegato: ci sono già ‘anziane’ a livello di presenze ma ci sono anche giovani. Sono giocatrici che anche se non hanno fatto un Europeo in nazionale maggiore magari lo hanno fatto con le Under e quindi sono già abituate a certi palcoscenici”, ha spiegato Panico. “Secondo me abbiamo una giusta componente di esperienza e una giusta componente di giovinezza, che ti dà magari anche un po’ di incoscienza: secondo me è un bel mix”.