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L’Italia stende la Danimarca e «vede» i quarti

Italia-Danimarca 2-1
All’Örjans vall, le Azzurre superano di misura la squadra di Heiner-Møller: decisivo l’uno-due nella ripresa di Gabbiadini e Mauro.

L’Italia stende la Danimarca e «vede» i quarti
L’Italia stende la Danimarca e «vede» i quarti ©UEFA.com

L’Italia ritrova la concretezza smarrita contro la Finlandia, conquista la prima vittoria a UEFA Women’s EURO 2013 e compie un passo decisivo per la qualificazione ai quarti. All’Örjans vall, le Azzurre piegano infatti 2-1 la Danimarca: decisivo l’uno-due nella ripresa firmato da Melania Gabbiadini e Ilaria Mauro.

Contro una squadra capace all’esordio di fermare la Svezia padrona di casa, la nazionale guidata da Antonio Cabrini ha sofferto all’inizio ma ha acquistato fiducia con il passare dei minuti, contenendo poi il ritorno delle rivali dopo il gol di Mia Brogaard. Un successo, quello di Halmstad, che proietta l’Italia al secondo posto nel Gruppo A, alle spalle della Svezia che sarà la prossima avversaria delle Azzurre.

Cabrini conferma lo stesso undici anti-Finlandia con un’unica novità: nel terzetto offensivo, Sandy Iannella sostituisce Elisa Camporese, indisponibile e in tribuna come Laura Neboli. Kenneth Heiner-Møller rinuncia invece al turn-over e ripropone la stessa formazione schierata contro la Svezia, un 4-3-3 speculare a quello delle Azzurre con la temibile Pernille Harder al centro dell’attacco.

A differenza della Finlandia, la Danimarca tenta di imporre il proprio gioco all’Italia e la squadra di Heiner-Møller riesce nelle fasi iniziali ad assumere il comando delle operazioni. La più pericolosa è Harder, che all’8 dopo una bella trama può calciare dal limite ma spedisce a lato. Ben più ghiotta l’occasione che capita qualche minuto dopo all’attaccante del Linköpings FC, favorita prima da una leggerezza di Raffaella Manieri e poi da un errato disimpegno di Elisa Bartoli: il suo destro da posizione favorevolissima, però, “grazia” Chiara Marchitelli.

L’Italia soffre ma si difende con ordine, senza mai andare in affanno. Al 23’ Manieri ci prova dalla lunga distanza, ma il suo sinistro termina abbondantemente a lato. A otto minuti dall’intervallo le Azzurre passano addirittura in vantaggio con una ripartenza da manuale: Panico tocca alla grande per Gabbiadini, che a centro area pesca Iannella che in spaccata fa centro. Il gol, però, è annullato per fuorigioco millimetrico della stessa giocatrice dell’ASD Torres Calcio.

Si va all'intervallo sullo 0-0, con la squadra di Cabrini che chiude in crescendo. Nella ripresa la Danimarca si ripresenta in campo con Nadia Nadim al posto di Sofie Junge Pedersen, ma è ancora l’Italia a pungere: un errore di Theresa Nielesen consente ad Alessia Tuttino di calciare al volo da dentro l’area, ma il destro del centrocampista si stampa sulla traversa.

Dopo dieci minuti della ripresa, però, la squadra di Cabrini passa. Su un cross dalla destra di Bartoli, Patrizia Panico tiene vivo un pallone e facilita la conclusione dal limite di Gabbiadini: il tiro è centrale ma Stina Petersen va dalla parte sbagliata, complice la deviazione di Line Røddik. Mauro rimpiazza Alice Parisi e la mossa porta subito frutto, dopo appena due minuti.

Tuttino, motorino inesauribile, crossa dalla destra e pesca in area Panico, che di testa costringe il portiere avversario al miracolo: sul tap-in, Mauro non può sbagliare. E’ trascorsa un’ora di gioco, l’Italia è avanti di due gol. Nella Danimarca Julie Rydahl rileva Katrine Veje e al 66’ la squadra di Heiner-Møller torna in partita. La combinazione tra Brogaard e Harder è perfetta, il destro della giocatrice del Brøndby IF – appena dentro l’area – non dà scampo a Marchitelli.

Panico, esausta, lascia il posto a Martina Rosucci, poi il portiere delle Azzurre è reattivo sul sinistro dalla distanza della solita Harder. A cinque minuti dal termine Giulia Domenichetti entra al posto di Iannella, ma il risultato non cambia anche se Nadia Nadim nell'ultimo minuto di recupero fa tremare le Azzurre calciando di poco a lato: alla fine è la squadra di Cabrini a festeggiare.