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Quanto è dura la panchina della Francia

Ogni nazionale presente a Svezia 2013 è formata da 23 giocatrici, ma solo 11 scendono in campo dall'inizio: come vivono questa situazione le altre 12 condannate alla panchina? Per scoprirlo, UEFA.com ha fatto visita alla Francia.

Eugénie Le Sommer (Francia)
Eugénie Le Sommer (Francia) ©AFP

Quando questa sera il tecnico della Francia Bruno Bini leggerà alle sue 23 ragazze l'XI iniziale per la sfida del Gruppo C contro la Russia, oltre la metà di loro rimarrà purtroppo delusa. Si sa, 11 scendono in campo dall'inizio, ma per le altre 12 non rimarrà che la panchina. Ma cosa si prova a rimanere fuori in una situazione del genere?

"Non sono per nulla spaventata," ha dichiarato Eugénie Le Sommer, in lizza per una maglia in attacco con Élodie Thomis, Marie-Laure Delie e Gaëtane Thiney. "Se gioco dall'inizio, bene. Se invece parto in panchina, nessun problema: a quel punto non mi rimane che fare del mio meglio al momento di scendere in campo. Tutte noi cerchiamo sempre di aiutare chi parte dall'inizio, e di incitare le nostre compagne quando le cose non vanno benissimo. Siamo una squadra, le ragazze che scendono in campo non sono mai da sole."

Lo stesso vale per Ophélie Meilleroux, che dal 2003 ha collezionato la bellezza di 67 presenze con la Francia. Un infortunio al ginocchio però le è costato il posto da titolare. "Sono al rientro da sei mesi d'infortunio, quindi so bene di non essere una prima scelta," ha dichiarato. "[Bini] non l'ha mai detto in modo esplicito, ma tutte noi lo sappiamo".

Ma come reagisce una ragazza a una decisione del genere da parte del proprio tecnico? "Lavoro più duramente in allenamento," ha risposto Meilleroux. Chi gioca in attacco ha un'altra possibilità per mettersi in mostra: entrare in campo a partita iniziata e segnare. È quanto successo a Le Sommer durante le qualificazioni a UEFA Women's EURO 2013: l'attaccante dell'Olympique Lyonnais ha segnato ben sette reti, le prime due delle quali partendo dalla panchina e finendo la campagna di qualificazione da titolare.

"Questo è vero, ma non mi sento un joker," ha dichiarato la 24enne punta, 26 gol in 74 gare con la maglia della nazionale francese. "Un joker fa la differenza quando entra in campo, e a volte capita anche a me. Ma vorrei dimostrare che posso giocare dall'inizio ed essere altrettanto decisiva, e non solo nel finale di partita".

Cosa che ha poi dimostrato chiaramente, segnando cinque reti in cinque gare consecutive da titolare. "Ora spero di giocare il più possibile", ha dichiarato la due volte vincitrice della UEFA Women's Champions League. "Sono più esperta rispetto al 2009 [quando si giocò UEFA Women's EURO in Finlandia] e in questi quattro anni ho disputato tante partite importanti. Ciò mi ha permesso di guadagnarmi una maglia da titolare." Ora rimane solamente da scoprire se anche Bini è d'accordo con lei.

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