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Per Cabrini la differenza è nell’esperienza

“Non c’è mai stata una squadra che ha sovrastato l’altra", dice il Ct dopo la sconfitta dell'Italia ai quarti contro la Germania, "Il risultato è dettato dall’esperienza. Ma il calcio femminile italiano sta crescendo”.

Silvia Neid (al centro) crede che la Germania possa ancora crescere
Silvia Neid (al centro) crede che la Germania possa ancora crescere ©Getty Images

L’Italia deve ancora rinviare, suo malgrado, l’appuntamento con il primo successo contro la Germania a UEFA Women’s EURO. Come quattro anni fa in Finlandia, in semifinale ci vanno le pluricampionesse d’Europa, ormai un’autentica bestia nera per le Azzurre. A fine partita Antonio Cabrini sottolinea come sia stata l’esperienza a far pendere l’ago della bilancia dalla parte della tedesche, che con il gol di Simone Laudehr piegano una nazionale ancora una volta condannata da una disattenzione difensiva.

“E’ stata una partita molto intensa, da entrambe le parti”, sottolinea il Ct a fine gara, “Non c’è mai stata una squadra che ha sovrastato l’altra: il risultato è dettato dall’esperienza, la Germania ne ha più di noi. Per il resto sono contento del lavoro che hanno fatto le ragazze e di come si sono comportate in questo Europeo”.

L’ex difensore della Juventus e della nazionale aveva chiesto di evitare errori, consapevole che la differenza l’avrebbero fatta i dettagli. “Anche oggi un’autorete ci condanna”, riflette amaro, “Ce ne erano state due contro la Svezia, una anche oggi…Dispiace, in certe circostanze è necessaria un po’ più di attenzione ma tutto ci è girato male”.

L’Italia, almeno a livello di risultato e soprattutto nel primo tempo, è rimasta secondo Cabrini sempre in gara. “Non c’è stata assolutamente differenza, è stata una partita dal grande equilibrio e tirata: nessuna ha condotto il gioco, questo dimostra che ci stiamo avvicinando alle grande nazioni malgrado noi siamo piccoli ed è di buon auspicio per il futuro”, riflette il tecnico, “Il rammarico è non essere mai stati battuti in modo netto, malgrado i quindici minuti contro la Svezia: ce la siamo giocata con tutti, abbiamo mostrato un buonissimo livello. Vuol dire che il calcio femminile italiano sta crescendo!”.  

Dunque l’esperienza in Svezia deve rappresentare il punto di ripartenza per ripartire per il futuro. “Il bilancio dell’Italia è positivo, la squadra è cresciuta a livello internazionale ed è la risposta più importante che mi aspettavo”, conclude il tecnico, “Per il resto dispiace uscire in questo modo, ma dobbiamo continuare con il nostro lavoro e migliorarci ogni volta”.

Per Silvia Neid, Ct della Germania, quella della sua squadra è stata “una grande partita”. Abbiamo “concesso solo due occasioni e ora siamo tra le prime quattro d’Europa, questa è una grande cosa. Non sono rimasta affatto sorpresa dall’Italia, è stata forte così come me l’aspettavo. Siamo riuscite a fare affidamento su una buona difesa e al riposo ho detto che dovevamo lavorare meglio e far girare di più la palla, fare semplicemente la nostra partita”.

A decidere la partita è stato un gol in mischia di Simone Laudher, che ha offerto un prezioso contributo sulla fascia: “La sua scelta non è stata una sensazione di pancia, ma è stata una decisione tattica. Sapevamo che sulla destra erano pericolose con [Melania] Gabbiadini, che sappiamo avere una perfetta intesa con [Patrizia] Panico, quindi abbiamo pensato a come avremmo potuto gestirla. La Svezia è una grande squadra, hanno segnato tredici gol perchè hanno un attacco formidabile con [Lotta] Schelin e [Kosovare] Asllani e giocatrici bravissime sulla fascia. Sono un’ottima formazione dalla difesa all’attacco, ma perchè le mie giocatrici dovrebbero aver paura?”.

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