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Neboli punta sul gruppo Azzurro

Ai box per un infortunio, il difensore conosce meglio di tutte la Germania visto che gioca con il Dusiburg e sogna la rivincita dopo l'eliminazione del 2009: "Non sono così stellari come quattro anni fa, possiamo giocarcela".

La gioia delle Azzurre dopo la vittoria dell'Italia sulla Danimarca
La gioia delle Azzurre dopo la vittoria dell'Italia sulla Danimarca ©Sportsfile

In Svezia non ha ancora giocato un minuto. Pochi però conoscono la Germania come lei. Laura Neboli è da due anni protagonista in Bundesliga con la maglia del FCR Duisburg e in campionato si scontra con le giocatrici che domenica a Växjö contenderanno all’Italia un posto nelle semifinali di UEFA Women’s EURO 2013: la convinzione della 25enne bresciana è che stavolta, grazie alla “forza del gruppo”, la musica possa essere diversa rispetto a quattro anni fa.

Già nel 2009, infatti, tedesche e Azzurre si scontrarono nei quarti dell’Europeo: a Lahti la squadra guidata da Silva Neid, ancora in carica a quattro anni di distanza, ebbe la meglio 2-1 per poi vincere il torneo, il settimo trionfo nelle ultime otto edizioni. In Svezia, però, le pluricampionesse in carica stanno stentando e dopo il pareggio all’esordio contro l’Olanda si sono arrese alla Norvegia, una sconfitta che ha interrotto un’imbattibilità che durava, tra qualificazioni e fase finale, dal 1996.

“La Germania è una squadra forte e organizzata, ma non la vedo così stellare come quattro anni fa”, conferma Neboli a UEFA.com, “Penso sia più abbordabile, se siamo al 100% la partita ce la giochiamo. L’accoppiamento contro di loro l’abbiamo presa come è venuto, in un Europeo quando arrivi ai quarti inizi a trovare squadre molto forti: che sia la Germania o la Norvegia è quasi lo stesso, l’unica un po’ proibitiva sarebbe stata la Francia”.

Il numero 6 delle Azzurre ha una sua chiave di lettura per il momento difficile che sta attraversando la prossima rivale dell’Italia. “Sono giovani, hanno avuto diverse titolari che si sono infortunate durante la preparazione e non è facile rimpiazzare giocatrici che hanno esperienza, oltre a essere brave”, sottolinea, “Le giovani hanno grande qualità, ma non hanno ancora la mentalità e la capacità di usare la fisicità come le ragazze con più esperienza”.

Vittima di una distorsione alla caviglia, il difensore difficilmente domenica potrà essere in campo. “Speravo fosse una cosa meno fastidiosa, mi sono fatta male in allenamento a Coverciano prima di partire per la Svezia”, racconta, “Volevo recuperare per l’inizio dell’Europeo, ma non è stato possibile. Ho ripreso ad allenarmi con le mie compagne, anche se evito i contrasti. Siamo un po’ sfortunate, visto anche il forfait di [Elisabetta] Tona, ma devo dire che [Cecilia] Salvai ha giocato benissimo, come [Roberta] D’Adda: la coppia centrale è andata benissimo, con loro siamo in buone mani”.

Ma quali sono gli elementi da tenere maggiormente d’occhio della Germania? “[Célia] Okoyino da Mbabi quando le capita occasione fa gol: è aggressiva, decisa, con il vizio del gol”, avverte Neboli, “Anche [Lena] Lotzen ha qualità e corsa, mentre l’imprevedibilità e l’estro delle giovani – penso a [Dzsenifer] Marozsán – possono coglierti alla sprovvista. Non conoscerle così bene, la loro sfrontatezza, potrebbe metterci in difficoltà”.

L’Italia però deve «vendicare» il ko della scorsa edizione. “Sì, c’è tanta voglia di rivincita”, conferma il difensore del Duisburg, “Quattro anni fa siamo uscite immeritatamente, con una grande occasione nel recupero sventata dal loro portiere: secondo me ce la possiamo fare, possiamo giocarcela fino in fondo. Il gruppo è cresciuto tanto, ha acquisito consapevolezza nei propri mezzi: le giovani stanno prendendo confidenza e secondo me possiamo veramente fare bene”.

Anche perché, malgrado la sconfitta contro la Svezia, le convinzioni delle Azzurre si stanno rafforzando. “Le tre partite del girone le hanno aumentate, abbiamo fatto un bel percorso e adesso abbiamo sempre più la convinzione che se riusciamo a restare concentrate per tutti i 90 minuti, ce la possiamo fare contro chiunque”, assicura, “Anche la Svezia nel primo tempo siamo riusciti a controllarla bene, nella ripresa dopo un blackout di quindici minuti ce la siamo rigiocata. I presupposti sono buoni”.

Domenica la squadra di Antonio Cabrini dovrà mettere in campo le sue armi migliori. “Dobbiamo essere compatte e ripartire in velocità con [Melania] Gabbiadini e [Patrizia] Panico”, conclude Neboli, “L’importante è riuscire a tenere alte l’attenzione e la concentrazione, non lasciare nulla al caso, comunicare tra di noi. Chi sarà decisiva? Per me il gruppo. Certo, abbiamo giocatrici con qualcosa in più, ma in questo Europeo può essere la forza del gruppo a trascinarci…”.

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