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La Svezia pensa in grande per il 2013

Dopo l'assegnazione di UEFA Women's EURO 2013, il paese scandinavo si pone obiettivi ambiziosi. "Sarà come avere un intero paese alle spalle", ha dichiarato l'attaccante Lotta Schelin.

Festa svedese
Festa svedese ©Getty Images

Ai vertici del calcio femminile fin da quando la UEFA ha iniziato a organizzare competizioni internazionali riservate alle donne, la Svezia potrà dimostrare la sua passione per il calcio in occasione di UEFA Women's EURO 2013 in programma nel paese scandinavo.

La Commissione Esecutiva UEFA ha infatti assegnato lunedì alla federcalcio svedese (SvFF) l'organizzazione della fase finale a 12 squadre da disputarsi a luglio 2013. Si chiude così un cerchio iniziato nel 1984, con il primo Campionato Europeo UEFA per squadre femminili vinto dalla Svezia ai calci di rigore contro l'Inghilterra al termine di una doppia finale (andata a Goteborg e ritorno a Luton). 

Da allora la Svezia è sempre rimasta nell'élite del calcio femminile. Poche settimana fa si è qualificata per il Mondiale Femminile FIFA 2011 in Germania. Il Ct della Svezia Thomas Dennerby ha dichiarato a UEFA.com: "E' una bellissima notizia. Significa che ci siamo qualificati per due tornei importanti in poche settimane. Il prossimo anno punteremo anche a un posto per l'Olimpiade. Nel 2013 diverse nostre giocatrici, quelle nate a metà degli anni '80, avranno l'età migliore per una calciatrice”.

Malgrado non vinca un grande torneo dal 1984, la Svezia è sempre stata inserita nella rosa delle favorite. Vice campione d'Europa nel 1987, 1995 e 2001, la Svezia ha sempre raggiunto almeno i quarti di finale, dove l'anno scorso è uscita in Finlandia per mano della Norvegia.

Proprio insieme alla Norvegia, la Svezia aveva organizzato la prima edizione a otto squadre del Campionato Europeo Femminile UEFA nel 1997. In Svezia si giocarono sei partite della fase a gironi e le semifinali. Due anni prima aveva organizzato da sola il Campionato del Mondo, torneo per il quale non ha mai mancato la qualificazione e che nel 2003 l'ha vista chiudere al secondo posto alle spalle della Germania complice un golden gol. Giocatrici del calibro di Pia Sundhage, Victoria Svensson (detentrice del record di presenze con la nazionale) e Hanna Ljungberg (migliore realizzatrice) sono considerate tra le migliori calciatrici della storia, che hanno trovato degne eredi in giocatrici del calibro di Lotta Schelin, attaccante dell'Olympique Lyonnais.

"Giocare in casa sarà un grande vantaggio – ha dichiarato la Schelin -. Sarà come avere un intero paese alle nostre spalle. Spero che giocheremo a Goteborg le nostre partite della fase a gironi. Da quando giochiamo al Gamla Ullevi abbiamo ottenuto tutte vittorie e un solo pareggio. Giocando in Francia ho potuto verificare il crescente interesse intorno al calcio femminile. Quasi 10.000 spettatori hanno assistito di recente a una partita della nazionale francese”.

Anche a livello di squadre di club femminile la Svezia è da sempre in prima linea. Nel paese esiste un torneo di massima divisione femminile (Damallsvenskan) dal 1973, e quando la UEFA introdusse la Coppa Femminile UEFA nel 2001/02, la forza dei suoi club apparve subito evidente. L'Umeå IK, club di riferimento degli ultimi dieci anni prima della recente ascesa del Linköpings FC e degli attuali campioni in carica dell'LdB FC Malmö, ha raggiunto cinque delle prime sette finali, vincendo nel 2003 e 2004.

Già proiettata verso il torneo del 2013, la SvFF intende tenere fede al proprio ruolo di paese innovatore nel calcio femminile. "Vogliamo sfruttare il torneo per portare il calcio femminile europeo a un livello più elevato – ha dichiarato il direttore del progetto Göran Havik -. Esiste un mercato per il calcio femminile in Svezia e abbiamo il sostegno del principale canale televisivo, TV4, che si è già candidato per trasmettere il torneo. Per ultimo ma non meno importante, la maggior parte delle partite si giocherà in stadi nuovi. Tutti questi fattori offriranno le migliori condizioni possibili per un torneo di successo”.

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