Niente applausi per Angerer
giovedì 27 agosto 2009
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L'estremo difensore della Germania è pronta a mettere in secondo piano qualsiasi riconoscimento personale, pur di regalare alla squadra il quinto titolo europeo consecutivo.
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Dopo aver lasciato il campo al termine della gara vinta 4-0 contro la Norvegia, l'estremo difensore della Germania Nadine Angerer deve aver provato un'insistente sensazione di déjà vu.
Avvio perfetto
Dopo aver preso parte all'11-0 rifilato all'Argentina nella gara d'esordio tedesca alla Coppa del Mondo FIFA Femminile del 2007 e aver contribuito allo 0-0 contro il Brasile nel primo impegno dei Giochi Olimpici dell'anno successivo, anche questa volta il portiere dell'1. FFC Frankfurt ha esordito in un grande torneo internazionale conservando la propria porta invioata. Il prossimo ostacolo che Angerer si troverà di fronte sarà la rampante Francia di Bruno Bini e la giocatrice 30enne si augura di mantenere la propria imbattibilità nel Gruppo B anche contro le Bleuettes.
Niente personalismi
"Cerchiamo sempre di non subire gol e sono felice che l'obiettivo sia stato centrato contro la Norvegia - ha dichiarato Angerer, spiegando poi che la cosa non ha nulla a che fare con la gloria personale -. Rimanere imbattuti fa sempre piacere, ma sarei stata soddisfatta anche di una vittoria 3-2. Proprio come in occasione della Coppa del Mondo, non mi interessa conservare l'imbattibilità, il mio obiettivo è vincere il torneo".
Massima concentrazione
Le qualità di Angerer sono emerse a 1' dal fischio finale della sfida contro la Norvegia, quando, con la Germania in vantaggio di un solo gol, ha negato il pareggio a Cecilie Pedersen con un intervento strpitoso. Dopo il suo decisivo intervento, la squadra tedesca ha dilagato, andando a bersaglio altre tre volte con Fatmire Bajramaj e Anja Mittag.
Preparazione accurata
L'intervento su Pedersen è stato il momento che il portiere stava aspettando, perché ha marcato l'inizio del suo personale torneo. "Ci siamo allenate per due mesi e io ho sempre lavorato a contatto con il mio preparatore [Michael Fuchs] - ha spiegato Angerer -. Ho lavorato con grande concentrazione e la condizione fisica è migliorata di conseguenza. Iniziare un torneo con il piede giusto fa aumentare la fiducia nei propri mezzi e la prima parata è sempre importante. Mi auguro di continuare sulla stessa strada anche contro la Francia".
Arriva la Francia
Le Bleuettes, tuttavia, rappresenteranno un ostacolo più arduo rispetto alla Norvegia, finalista del 2005. "La Francia è una squadra molto tecnica, dotata di giocatrici veloci e talentuose - ha concluso il portiere -. In ogni caso, non voglio lasciare spazio a preoccupazioni eccessive, sarà il campo a decretare che tipo di sfida sarà".