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Panico: la Torres non teme l'Arsenal

Ancora prolifica a 38 anni, l'attaccante della Torres confida a UEFA.com di puntare in alto in vista dei quarti di finale contro l'Arsenal: "Massimo rispetto ma nessun timore reverenziale nei confronti delle londinesi".

Panico: la Torres non teme l'Arsenal
Panico: la Torres non teme l'Arsenal ©UEFA.com

Nessuna squadra può vantare l'esperienza europea a livello di quarti di finale femminili dell'Arsenal LFC. La formazione londinese ospiterà mercoledì l'ASD Torres CF nell'andata dei quarti. La Torres si affiderà all'attaccante 38enne Patrizia Panico per continuare l'avventura in UEFA Women's Champions League. Il capitano della nazionale italiana ha parlato con UEFA.com delle speranze della squadra italiana.

UEFA.com: Come vede il quarto di finale contro l'Arsenal?

Patrizia Panico: Stiamo facendo bene, anche se non abbiamo ancora vinto niente, ad eccezione della Supercoppa italiana. Adesso inizia la fase decisiva della stagione. Dobbiamo arrivare alle sfide di Champions League, di campionato, e alla finale di Coppa Italia, nelle migliori condizioni possibili. Diversamente sarà difficile vincere qualcosa.

UEFA.com: Che tipo di sfida si aspetta contro l'Arsenal?

Panico: Ho già affrontato l'Arsenal a Londra con il Bardolino Verona. Fu una bella partita. Terminò 3-3. L'Arsenal è una squadra molto forte, con molte giocatrici nel giro della nazionale, al pari della Torres. Gioca un calcio divertente, molto rapido e intenso, all'inglese. Abbiamo il massimo rispetto per l'Arsenal, ma nessun timore.

UEFA.com: Questa Torres è molto forte. E' la migliore con la quale ha giocato?

Panico: Non saprei, ma non credo. La Torres più forte con cui ho giocato era quella di due anni fa, quando siamo usciti dalla Champions League contro lo Juvisy. Quella squadra non è riuscita a dimostrare la sua vera forza. Aveva nove nazionali in squadra.

Le squadre più forti sulla carte non sempre sono quelle che vincono di più. Per vincere non serve una squadra con 11 nazionali. Servono anche tante altre cose. Non serve avere i migliori 11 calciatori. Servono sette-otto pedine molto forti, più due o tre elementi che possono crescere, in grado di darti qualcosa in più in termini di modestia, velocità e fisicità.

UEFA.com: Prima di tornare alla Torres ha avuto una parentesi negli Stati Uniti con gli Sky Blue FC nel 2010. Come è stata quell'esperienza?

Panico: All'inizio ho visto un bel calcio. Avevamo un tecnico finlandese [Pauliina Miettinen] molto capace, uno dei migliori in circolazione. Cercava di insegnarci a giocare un bel calcio, con la palla a terra, passaggi precisi, spostamenti rapidi e continui, difficili da seguire in campo. Alle calciatrici americane non piaceva molto in quanto loro preferiscono l'organizzazione, ma è stata un'esperienza molto importante per me. Mi ha dato molto, soprattutto in termini di intensità. L'intensità in allenamento che ho trovato in America non la ritroverò da nessuna altra parte del mondo.



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