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A sostegno del calcio femminile

L'ultimo workshop KISS, dedicato alla crescita del calcio femminile, si è concentrato sulle modalità per migliorare le infrastrutture dei club e per consolidare le fondamenta.

La Repubblica d'Irlanda Under 17
La Repubblica d'Irlanda Under 17 ©UEFA.com

Consolidare le infrastrutture a livello di club e curare il calcio di base sono elementi chiave per consentire un ulteriore sviluppo del calcio femminile: questo è il messaggio del workshop UEFA svoltosi a Nyon.

Knowledge & Information Sharing Scenario (KISS) della UEFA ha organizzato il 21 e 22 febbraio l'ultimo seminario sull'evoluzione del calcio femminile. All'appuntamento hanno partecipato i rappresentanti delle federazioni nazionali, dei club e dell'organo di governo del calcio mondiale FIFA.

L'obiettivo del seminario era di stabilire modalità attraverso cui migliorare la qualità all'interno dei club in termini di gestione, finanziamenti, aspetti commerciali e infrastrutture.

I delegati hanno ascoltato in che modo le federazioni nazionali europee possono beneficiare del programma HatTrick della UEFA, che offre assistenza alle federazioni sparse per il continente. Il calcio femminile sta ricevendo nuova linfa dal programma UEFA dedicato allo sviluppo del calcio femminile (WFDP), avviato lo scorso anno e che, a partire da questa estate, comprende finanziamenti a lungo termine attraverso il programma HatTrick.

Il presidente della Commissione Calcio Femminile UEFA,  Karen Espelund, ha sollecitato le federazioni ad avvalersi dell'assistenza della UEFA per delineare progetti per il calcio di base o percorsi per far crescere le calciatrici, oltre che per migliorare le infrastrutture dei club. "Compete alle federazioni comprendere le necessità per aiutare a costruire club più forti. Il programma HatTrick è fatto su misura per soddisfare le esigenze delle federazioni. Molte federazioni dovrebbero avere almeno un progetto di base: abbiamo bisogno delle fondamenta per crescere”.

Karen Espelund ha spiegato inoltre che la strategia di sviluppo del calcio femminile delineata dalla UEFA contiene diverse priorità, per le quali la UEFA offrirà assistenza, conoscenze tecniche, consulenze e risorse. Le direttrici chiave di sviluppo sono comprese all'interno della strategia, e le federazioni sono tenute a seguire propri percorsi in base alle contingenze locali.

In particolare, incoraggiando le ragazze e le donne a essere coinvolte nel calcio  – come calciatrici, tecnici, amministratori, volontari o spettatori – si eleveranno gli standard e potranno essere concepite infrastrutture più efficienti non soltanto a livello di federazioni nazionali ma anche di club.

Numerose presentazioni hanno fornito esempi di crescita per il futuro. La Repubblica d'Irlanda ha lanciato di recente un campionato femminile nazionale. Il direttore esecutivo della federazione irlandese, John Delaney, ha illustrato la strada che ha condotto al varo: l'aiuto della UEFA, il sostegno delle parti in causa e degli sponsor, infrastrutture solide e la creazione di un piano di sviluppo nel 2006.

Da quando è stato presentato il progetto - il signor Delaney ha detto - il numero di giocatrici tesserate è salito da 10.000 a 23.000, più di 12.000 ragazze hanno preso parte al Soccer Sisters Programme, e si sono costituiti otto schemi per talenti emergenti. Un piano di sviluppo per calciatrici ha avuto risultati eccellenti: la nazionale femminile ha migliorato il suo ranking, e quella Under 17 è finita seconda agli Europei UEFA e ha raggiunto i quarti ai Mondiali FIFA nel 2010.

Klara Bjartmertz della Federcalcio islandese (KSÍ), ha presentato la strategia per il calcio femminile del suo paese – un grande esempio considerando che una nazione con 320.000 abitanti vanta una nazionale di primo livello. Ha detto che il sistema dei club è la chiave del successo, con bambine allenate sin da piccole e calciatrici che possono crescere in non meno di 100 centri sportivi. Ciò garantisce un grande serbatoio per la nazionale, ha detto. Inoltre è fondamentale anche il sostegno della KSÍ per quanto riguarda l'istruzione degli allenatori, gli impianti, il sistema delle competizioni e l'aiuto ai club per le infrastrutture.

I Paesi Bassi hanno dato il loro contributo al workshop. Mary Kok, a capo del calcio femminile del club FC Twente, ha fornito un esempio illuminante di come il lavoro intelligente ed efficiente abbia permesso al club, che ha formato una squadra femminile solo nel 2007, a vincere il campionato appena quattro anni più tardi. Bob van Oosterhout, sport marketing manager olandese, ha presentato la strategia di marketing utilizzata per attirare l’attenzione dei media, partner strategici e commerciali verso il campionato belga e olandese.

"C'è bisogno di strategie e idee, e di costruire i vari passi - ha concluso Karen Espelund -. Ho chiesto a federazioni e club di utilizzare elementi del progetto di sviluppo UEFA in base alle proprie situazioni nazionali. La UEFA è lì per aiutare, attraverso HatTrick, esperti di calcio femminile, esperti di marketing, esperti di calcio di base. Più si è precisi in dire cosa si ha bisogno dalla UEFA, più mirato è l'aiuto che si riceve".