Italia, analisi di un blackout
venerdì 19 giugno 2015
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Cosa non ha funzionato contro la Svezia? Alessandro Massimo, inviato di UEFA.com in Repubblica ceca, analizza la sconfitta degli Azzurrini valutando le alternative per cambiare marcia domenica contro il Portogallo.
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Le aspettative erano sicuramente alte prima della partenza per la Repubblica ceca, ma la prestazione dei ragazzi di Luigi Di Biagio contro la Svezia all'esordio dei Campionati Europei UEFA Under 21 ha lasciato parecchio a desiderare. Non tutto è da buttare, ma cosa non ha funzionato? E come ripartire contro il Portogallo?
Incubo Sturaro
Un debutto da incubo: prima l'incertezza che ha portato al primo gol svedese, poi l'espulsione che è costata cara agli Azzurrini. Da uno come lui ci si aspettava ben altro. E lo sa benissimo. "Mi sono scusato con i compagni, quello che ho fatto è inaccettabile. Ho contribuito alla sconfitta di ieri e mi assumo le mie responsabilità - ha dichiarato in conferenza stampa -. Il fatto che sia una competizione nuova, forse ci ha condizionato. Siamo giovani e alle prime esperienze in campo internazionale".
Berardi c'è
Uno dei pochi a salvarsi contro la Svezia, il talento del Sassuolo ha regalato qualche giocata interessante e sprazzo di luce, soprattutto nel primo tempo. E' suo il filtrante per Andrea Belotti, steso in area di rigore da Alexander Milošević. E' suo anche il primo gol azzurro in Repubblica ceca, un tiro dal dischetto trasformato con estrema freddezza e precisione. Il futuro dell'Italia non è certamente solo in mano sua, ma il suo contributo contro il Portogallo potrebbe essere determinante.
Sarà ancora 4-3-3?
Lo sperimentale assetto a tre punte ha prodotto ben pochi risultati, soprattutto in fase offensiva anche perché sia Cristian Battocchio che Berardi retrocedevano spesso a centrocampo isolando Belotti in attacco. La Svezia è certamente un'avversaria tosta e aggressiva, ma la manovra del gioco azzurro è apparsa piuttosto lenta e non ha facilitato le ripartenze dei nostri attaccanti. Contro una squadra del calibro del Portogallo, Di Biagio potrebbe decidere di tornare sui suoi passi e rispolverare il 4-2-3-1 per cambiare marcia. Di tempo non ce n'è più, è il momento di rischiare.
'Panchinari' di lusso
Troppo facile all'indomani di una sconfitta, ma sarebbe un vero azzardo non sfruttare risorse preziose come Danilo Cataldi (subito pericoloso appena entrato contro la Svezia), Marco Sportiello, Federico Bernardeschi, Alessio Romagnoli e Marcello Trotta nella sfida di domenica. Modificare non solo l'assetto tattico, ma anche le pedine potrebbe essere la mossa vincente per poter ancora sperare nelle semifinali.