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Azzurrini da Zingonia

Cinque giocatori della squadra di Gentile provengono dal rinomato settore giovanile dell'Atalanta.

C'è solo un giocatore dell'Atalanta BC - Mario Defendi - nella nazionale Under 21 di Claudio Gentile che si appresta ad affrontare gli spareggi per accedere alla fase finale dei Campionati Europei UEFA di categoria contro l’Ungheria.

Vivaio vincente
L'Atalanta è attualmente in Serie B  ma alcuni prodotti del suo florido vivaio stanno facendo le fortune di alcuni club della massima serie e, conseguentemente, della squadra di Gentile. Giocatori come Michele Carini, Riccardo Montolivo, Marco Motta e Gianpaolo Pazzini sono tutti ragazzi cresciuti sui campi di Zingonia, il quartier generale dell'Atalanta dove giovani talenti spuntano come margherite.

Fiorentina da Champions
Montolivo e Pazzini giocano con l'ACF Fiorentina, grande rivelazione del campionato. Gentile è pronto a scommettere sul loro talento: "Montolivo non ha giocato con continuità, ma ha grandi doti fisiche e tecniche - ha spiegato il Ct degli Azzurrini -. Sono sicuro che riuscirà a far vedere quello che vale. In prospettiva Pazzini è uno dei migliori attaccanti in Italia. Adesso sta imparando a giocare al fianco di Luca Toni, ma sta già mettendo in mostra il suo grande potenziale".

Il nuovo Maldini
Il difensore centrale Canini, che ha capitanato la selezione Under 20 ai Mondiali FIFA di categoria, sta disputando un’eccellente stagione con il Cagliari Calcio, mentre il terzino destro Motta sta appena iniziando a mostrare i che pasta è fatto dopo essere passato dall'Atalanta all'Udinese Calcio la scorsa estate. Qualche mese fa Cesare Maldini ha scomodato addirittura suo figlio per un paragone con Motta. "E' una grande gioia perché Paolo Maldini è il mio idolo - ha detto il 19enne Motta -. Questi elogi danno fiducia e forza per continuare a lavorare duramente".

Il segreto del successo
Secondo una ricerca della Federcalcio, 29 giocatori provenienti dalle giovanili dell'Atalanta erano impegnati nel massimo campionato la scorsa stagione. Nessun altro club italiano poteva vantare un simile record. I nerazzurri erano addirittura sesti in Europa in questa graduatoria che vedeva l’ACF Ajax al primo posto. Mino Favini, responsabile del settore giovanile orobico da 14 anni, è uno dei segreti principali di questo successo. "Ci piace molto l’esempio dell’Ajax - ha spiegato -. A loro non importano i risultati, ma vogliono solo insegnare ai giovani come si gioca a calcio".

Gestione familiare
Nonostante il successo della scuola calcio, il progetto che la sostiene si fonda su basi relativamente piccole ed è limitato nel territorio. Il club ha 17 osservatori sparsi sul territorio nazionale, ma solo 6 al di fuori della regione. I talenti vengono selezionati molto giovani e all'Atalanta imparano a giocare a calcio. Tutti e otto i giocatori provenienti dal vivaio che fanno parte dell'attuale rosa, corrono sui campi di Zingonia da quando avevano otto-nove anni.

Futuro
“Ovviamente si tratta di una grande soddisfazione per noi. E' l'ennesima prova che è stato fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni - ha spiegato Favini -. Siamo molto motivati ad andare avanti su questa strada perché i giovani rappresentano il futuro del calcio". Se gli Azzurrini dovessero laurearsi campioni d'Europa di categoria per la sesta volta dal 1992, dovranno ancora una volta ringraziare l'Atalanta.