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Spagna e Grecia: il giorno della verità

I tecnici delle due nazionali si sono scambiati complimenti prima della finale del Campionato Europeo UEFA Under 19 che si giocherà stasera.

I tecnici di Spagna e Grecia si sono scambiati complimenti prima della sfida di venerdì sera fra le due nazionali nella finale della sesta edizione del Campionato Europeo UEFA Under 19 in programma al Linzer Stadion.

Esperienza spagnola
La Spagna, campione in carica, è la prima squadra a qualificarsi a due finali successive del torneo dopo aver battuto ai calci di rigore la Francia, che l'aveva preceduta come detentrice del trofeo, nella semifinale di martedì. Gli iberici hanno vinto tutte e tre le finali di categoria disputate. La squadra di Santisteban tenterà di diventare la prima a vincere due titoli Under 19 consecutivi e, in seguito al successo nell'Under 17 maggio, il secondo paese a trionfare in entrambi i tornei giovanili UEFA dopo i due titoli vinti dalla Repubblica d'Irlanda a livello Under 16 e Under 18 nove anni fa.

Ispirazione

La Grecia partecipa invece alla sua seconda fase finale. Nella prima occasione, il Campionato Europeo Under 16 del 1985, gli ellenici hanno perso 4-0 contro l'Unione Sovietica. Nikolaos Nioplias preferisce pensare alla storia recente. Ha infatti dichiarato: "UEFA EURO 2004™ è stato una sorta di manuale per noi. Ci ha fatto vedere come si fa. Quella squadra ci ha dimostrato che nulla è impossibile. Il nostro obiettivo era qualificarci alle semifinali. Ci siamo riusciti e dobbiamo fare di tutto per vincere la finale. Crediamo in noi stessi, abbiamo raggiunto l'obiettivo minimo, ma ora vogliamo sollevare la coppa".

'Risultato prestigioso'
Il settantenne Santisteban potrebbe invece vincere il suo ottavo titolo giovanile, e dopo aver portato l'Under 17 alla vittoria meno di tre mesi fa, ha troppa esperienza per prendere sottogamba questa sfida. "È difficile prevedere che cosa accadrà, le due squadre sono molto simili - ha dichiarato -. Sarà una partita difficile perché il divario è minimo. Le due finali Under 19 consecutive sono un risultato molto prestigioso per noi e per la federazione. La cosa più importante è la qualità delle due squadre: nessuno avrebbe pronosticato che avrebbero raggiunto la finale".

Assenze importanti

Entrambe le squadre dovranno fare a meno dei capitani titolari, tutti e due squalificati: sia lo spagnolo Javier Martínez che il greco Sokratis Papastathopoulos sono stati ammoniti due volte nelle semifinali. Come se non bastasse Vassilis Pliatsikas è stato espulso nel corso della semifinale vinta 3-2 dai greci con la Germania, mentre il compagno di reparto di Martínez in difesa, Ángel Montoro, ha rimediato un cartellino rosso contro i tedeschi. In porta Segio Asenjo sostituirà Felipe Ramos, infortunatosi alla caviglia. "Speriamo di trovare un'alternativa ai giocatori che non potremo schierare - ha dichiarato Santisteban -. È un test per i nostri due nuovi giocatori e sono certo che faranno la loro parte. La Grecia mi ha molto colpito, è una formazione che pratica un ottimo gioco di squadra".

Secondo tecnico
Anche Nioplias, che lo scorso febbraio era stato invitato a ispezionare il settore giovanile degli avversari dalla federcalcio spagnola, si rammarica per le assenze: "Sono due grosse perdite, specialmente il nostro capitano - ha ammesso -. È come un secondo tecnico, perché ispira l'intera squadra. È un peccato che i quattro giocatori squalificati non possano scendere in campo, ma sono certo che anche i loro sostituti si comporteranno bene. Entrambe le squadre meritano di essere arrivate fino in fondo: in una finale non ci sono né outsider né favoriti. Abbiamo affrontato la Spagna dieci volte perdendo sei partite, ma questo non conterà molto. La cosa più importante à la gioia che ci dà essere approdati in finale. Certo, sarei molto felice di vincere: questo è il nostro obiettivo".

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