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Supercoppa UEFA: Coman e le chance del Bayern

"Non sarà facile", commenta il match winner della finale di UEFA Champions League, costretto a guardare la Supercoppa UEFA in TV.

Kingsley Coman esulta dopo il gol della vittoria in finale di UEFA Champions League
Kingsley Coman esulta dopo il gol della vittoria in finale di UEFA Champions League UEFA via Getty Images

Kingsley Coman non dimenticherà mai il 23 agosto 2020, quando ha segnato il gol della vittoria in finale di UEFA Champions League contro il Paris Saint-Germain.

Attualmente in isolamento per essere entrato a contatto con un positivo alla COVID-19, l'attaccante salterà probabilmente la Supercoppa UEFA contro il Siviglia del 24 settembre a Budapest ma racconta a UEFA.com la notte magica di Lisbona.

Sulla Supercoppa

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Vogliamo sempre vincere e portare a casa più coppe che possiamo: non capita molto spesso di giocare la Supercoppa, perché prima devi vincere la Champions League. Ora ne abbiamo la possibilità e daremo il massimo per vincerla.

Sarà una bella partita. Il Siviglia ama tenere palla ed è molto forte in fase di possesso, come la maggior parte delle squadre spagnole. Non sarà facile, ma possiamo vincere se siamo fisicamente in forma e ci facciamo vedere determinati.

Sul gol della vittoria in finale di UEFA Champions League

Highlights: Paris - Bayern 0-1

È successo tutto molto in fretta. La palla arrivava da destra e mi sono accentrato un po': in quel momento non hai troppo tempo per pensare e ho deciso di colpire di testa. Non è il mio forte e ho avuto un po' paura, ma la palla è entrata.

Se ho avuto paura? Ebbene sì, poco prima di colpirla ho chiuso gli occhi. È un riflesso naturale, è istinto. Cerco sempre di tenere gli occhi aperti, ma all'ultimo secondo li ho chiusi. Il giorno prima della partita ci siamo allenati sulle finalizzazioni e sui colpi di testa e non ne ho segnato uno. In generale, quando colpisco di testa mi spavento e gli altri mi prendono in giro. Succede sempre, ma non mi offendo e stavolta è andata bene così.

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Sulla sua esultanza a Lisbona

In genere non esulto molto dopo un gol perché segnare non mi regala brividi o emozioni particolari: preferisco l'assist. Stavolta, però, mi sono battuto il petto perché è stato magnifico e mi sono emozionato molto.

Ho provato un senso di sollievo dopo questa stagione, la situazione particolare e tutto il resto. Abbiamo lavorato molto ed è stato un periodo difficile per tutti. Era una bella sensazione sapere che lavorare tutti i giorni con disciplina alla fine ha ripagato.