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Shevchenko ancora decisivo

AC Milan - FC Porto 1-0
Come a Manchester, l'ucraino firma la quarta Supercoppa del Milan.

di Greg Demetriou, Montecarlo

È ancora lui l’eroe della serata per l’AC Milan. Andriy Shevchenko, a segno di testa, ha infatti regalato ai detentori della UEFA Champions League la quarta Supercoppa UEFA.

Gol in apertura
Shevchenko, già autore del rigore decisivo nella finale di UEFA Champions League di maggio vinta ai calci di rigore dal Milan contro la Juventus FC, impiegava appena dieci minuti per sbloccare la gara. La sfida diventava però vibrante soprattutto a partire dal 75’, quando abbandonava il campo per sostituzione il giocatore ucraino, tra i migliori in campo fino a quel momento.

Formazione esperta
Il tecnico rossonero Ancelotti si affidava ad una formazione esperta in cui spiccava il nome di Paolo Maldini, dopo il recupero record dall’infortunio alla caviglia di due settimane fa. Sulla destra Dario Šimic vinceva il ballottaggio con il neoacquisto Cafu, mentre sulla sinistra era impiegato un altro volto nuovo, Giuseppe Pancaro.

McCarthy a guidare l’attacco del Porto
Terminale offensivo dell’attacco portoghese era invece Benni McCarthy, prelevato in estate dall’RC Celta de Vigo, affiancato da Derlei e con Dmitri Alenitchev dietro le due punte a completare il reparto.

Inizio scoppiettante
La gara entrava subito nel vivo e la prima occasione era già al 3’ con un tiro a lato di Rui Costa. Shevchenko dava i primi segnali di pericolosità riuscendo ad infilarsi due volte alle spalle della retroguardia portoghese, prima che Filippo Inzaghi concludesse al lato in mezza girata.

Vantaggio del Milan
Il giocatore ucraino, bravo a scambiarsi spesso di posizione con Inzaghi, era una continua spina nel fianco per i portoghesi. Notevole il suo contributo anche in fase di contenimento a sostegno del centrocampo. Il gol che sbloccava la gara non poteva perciò che arrivare dal No. 7 rossonero, che sovrastava Paulo Ferreira e incornava imparabilmente su un preciso cross di Rui Costa.

Occasione per Inzaghi
Dopo un accenno di reazione da parte del Porto, il Milan tornava a pungere con una combinazione tra Pirlo e Shevchenko, con quest’ultimo che serviva l’accorrente Seedorf. Il giocatore olandese però svirgolava e il pallone si spegneva sul fondo. Al 33’ il Milan sfiorava il raddoppio. Shevchenko, ancora lui, si involava verso l’area avversaria e serviva Rui Costa. Il fantasista portoghese apriva rapidamente per Inzaghi, che calciava però sull’esterno della rete.

Il Porto vicino al pareggio
Il Porto era vivo e lo dimostrava al 37’. Derlei riceveva palla e dopo una percussione la cedeva a Maniche. Il suo tiro sembrava superare il portiere milanista Dida, ma per la disperazione del giocatore portoghese terminava alto sulla traversa.

Ritmi di gioco elevati
La ripresa iniziava subito con ritmi vertiginosi. Shevchenko riusciva a trovare lo spazio per una conclusione, prima che su un rapido capovolgimento di fronte Maniche sfiorasse il pareggio. La sua conclusione, con Dida battuto, scheggiava la traversa. Un minuto più tardi era Inzaghi a intervenire di testa su una punizione calciata da Pirlo, senza però impensierire Vítor Baía.

Lo sforzo del Porto
Il Porto si impegnava a fondo nel tentativo di pareggiare la gara e si affidava ancora una volta ad una conclusione dalla distanza di Maniche di poco fuori bersaglio. La risposta del Milan si concretizzava con una palla gol propiziata da Shevchenko per Inzaghi. Il Porto si rendeva però ancora pericoloso e mancava il pareggio con Ricardo Costa ed Edgaras Jankauskas, entrato a gara in corso.

Ultime occasioni
Rui Costa non riusciva a chiudere la gara calciando alto da distanza ravvicinata. Maniche ci provava ancora dalla distanza, ma come nelle precedenti due occasioni senza successo. Pochi istanti dopo Inzaghi, ben servito, si faceva respingere la conclusione da Vitor Baía.

Trionfo rossonero
Il finale era quanto mai emozionante. Derlei aveva l’illusione del gol quando sfiorava il palo con una splendida conclusione in acrobazia. Stessa sorte per una potente conclusione di  Jankauskas proprio sul finire. I campioni di Portogallo, alla ricerca del loro quinto successo nel 2003, non ci stavano, ma dovevano arrendersi quando anche una conclusione del neoentrato José Bosingwa si spegneva tra le mani di Dida. Il Milan si aggiudicava così per la quarta volta la Supercoppa UEFA.