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Ancora Pirlo, il derby è della Juve

ACF Fiorentina-Juventus 0-1 (and. 1-1)
I Bianconeri espugnano il Franchi e si qualificano ai quarti: la Fiorentina, appena rimasta in dieci per l’espulsione di Gonzalo Rodríguez, si inchina alla punizione del regista della nazionale.

Ancora Pirlo, il derby è della Juve
Ancora Pirlo, il derby è della Juve ©UEFA.com

E’ ancora vivo per la Juventus il sogno di giocare nel suo stadio la finale di UEFA Europa League. Dopo l’1-1 dell’andata, i Bianconeri battono 1-0 l’ACF Fiorentina e conquistano i quarti: al Franchi è una punizione di Andrea Pirlo al 71’ a regalare la qualificazione ai campioni d’Italia.

Dopo il risultato dello Juventus Stadium, la squadra di Antonio Conte era costretta a vincere – o a pareggiare segnando almeno due reti – in questo “secondo atto” del derby italiano per proseguire l’avventura in UEFA Europa League. Eppure nel primo tempo erano stati i Viola di Vincenzo Montella, trascinati dal pubblico delle grandi occasioni, ad andare più vicini al vantaggio. La svolta della gara è arrivata a 20 minuti dalla fine, quando Gonzalo Rodríguez – già ammonito – è stato espulso per un fallo su Fernando Llorente e Pirlo ha messo all’incrocio dei pali la successiva punizione, ripetendosi dopo il gol di domenica sera contro il Genoa CFC.

Solo due cambi per la Juve rispetto alla formazione schierata in campionato: Mauricio Isla e Carlos Tévez prendono il posto di Stephan Lichtsteiner e Pablo Daniel Osvaldo. Turn-over decisamente più “corposo” per Montella, che cambia per sette undicesimi la Fiorentina scesa in campo contro l’AC Chievo Verona: oltre al portiere Neto, gli unici confermati sono Gonzalo Rodríguez, David Pizarro e Juan Cuadrado. Mario Gomez, come previsto, parte titolare.

L’avvio dei Viola è su ritmi altissimi, quasi rabbioso. Josip Iličić prova subito un rasoterra di sinistro che sfila a lato, mentre al 3’ Gomez ha già sul piede la palla del vantaggio: l’assist di Borja Valero è perfetto, ma il diagonale del bomber tedesco sfila di un soffio a lato. Scampato il pericolo i Bianconeri si riorganizzano e al 7’ arriva il primo tiro in porta con Llorente, il cui colpo di testa non inquadra lo specchio della porta.

La partita va a fiammate, i ritmi si abbassano e si alzano all’improvviso. Paul Pogba ha un ottimo spunto al 23’ quando controlla un lancio dalle retrovie e prova un ambizioso esterno destro, senza fortuna. Fa invece gridare al gol il destro da fuori area di Pizarro, che sfila a lato alla destra di Gianluigi Buffon. La Juventus tiene meglio il campo in questa fase, Neto si fa trovare pronto sui tentativi di Tévez e Pogba; l’Apache argentino ci prova ancora al volo sulla sponda volante di Arturo Vidal, lanciato da Giorgio Chiellini, ma “spara” alto.

Al 39’ la squadra di Montella ha un’altra grande opportunità. Un errato disimpegno di testa di Chiellini si trasforma in un assist per Iličić, lo sloveno controlla e prova il tiro di destro – il piede meno sensibile – che finisce però molto alto. Il primo tempo si conclude con un altro tentativo di Tévez, che Neto addomestica in due tempi.

Nella ripresa rimediano il cartellino giallo prima Vidal e poi Cuadrado, entrambi diffidati, con quest’ultimo che impegna Buffon con una staffilata da fuori area; la squadra di Conte si rende a sua volta pericolosa proprio con il centrocampista cileno, che di testa manda alto sull’invitante cross del connazionale Isla. La Fiorentina, costretta a inserire Massimo Ambrosini al posto del claudicante Pizarro a inizio ripresa, cambia ancora e inserisce Alessandro Matri al posto dell’esausto Gomez.

La Juventus entra sempre più nel campo, ma è troppo legata alla verve offensiva di Tévez. La svolta della gara arriva a 20 minuti dalla fine, quando Gonzalo Rodríguez – già ammonito – “affossa” Llorente al limite dell’area e viene espulso. La punizione la batte Pirlo, che con la consueta maestria fulmina Neto sul suo palo con un tiro vicino all’incrocio. In inferiorità numerica, la Fiorentina non ha le forze reagire e sono anzi i Bianconeri a sfiorare il raddoppio, prima con Llorente, poi con Lichtsteiner, in campo al posto di Isla, infine con Vidal. Finisce con i tifosi della Juventus, ma il pubblico di casa acclama comunque i giocatori della Fiorentina. I Viola escono a testa alta.

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