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Guidolin pronto al grande salto

Per il tecnico italiano la panchina del Monaco è finora l'apice della carriera.

Il giorno dopo il suo 50esimo compleanno, Francesco Guidolin ha ricevuto forse il regalo più atteso della sua carriera: Michel Pastor, presidente dell’AS Monaco FC, lo ha scelto come nuovo allenatore dei sette volte campioni di Francia, in sostituzione del traghettatore Jean Petit.

Un nome noto
”È un allenatore famoso e preparato, che in Italia ha lasciato il segno – ha spiegato Pastor, che il 12 settembre aveva accettato le dimissioni di Didier Deschamps -. Ha tutte le qualità per allenare qui. Il contratto scade nel 2007, ma spero che continueremo la nostra collaborazione oltre quella data”.

Frasi dure
Deschamps prima di andarsene aveva definito il Monaco “un buon club, ma non una grande squadra”. Guidolin, nel corso della prima conferenza stampa di mercoledì, ha dissentito. “È la prima volta che alleno un grande club – ha dichiarato -. Mi sono guadagnato sul campo questa occasione, sfruttarla sarà un onore”.

Un grande motivatore
Nato a Castelfranco Veneto, Guidolin ha saputo portare le sue squadre ben oltre i limiti delle provinciali. Nella stagione 1996/97 ha guidato il Vicenza Calcio alla conquista della Coppa Italia, centrando la semifinale di Coppa delle Coppe UEFA nella stagione successiva.

I successi a Palermo
Guidolin ha guidato anche Udinese Calcio e Bologna FC. La sua impresa più recente è stata riportare in Serie A l’US Città di Palermo, per poi concludere al sesto posto nella massima serie la stagione 2004/05.

Impresa impossibile
Il piazzamento ha garantito al Palermo un posto nella Coppa UEFA 2005/06, ma il tecnico ha deciso di rescindere il contratto con i siciliani, assenti dalla massima serie da ben 32 anni. “La dirigenza pretendeva risultati ancora più eclatanti e io ero consapevole che sarebbe stato impossibile", ha spiegato Guidolin

La crisi del Genoa
A inizio stagione, Guidolin aveva firmato per il neopromosso Genoa 1893, ma la società era stata retrocessa in C1 con l’accusa di aver combinato alcune gare nella stagione precedente, quella della promozione in Serie A.

Un pioniere moderno
Il suo passaggio al Monaco lo rende il primo tecnico italiano ad allenare in Francia dal 1949. I dubbi dei tifosi d’oltralpe, tuttavia, sono legati alla sua capacità di tradurre la filosofia del lavoro duro e dell’umiltà anche in un club ricco di atleti di prestigio come quello del Principato.

Volti noti
”Conosco pochi giocatori del Monaco: Olivier Kapo, Lucas, Bernard e Javier Chevantón, ma sono già concentrato sul primo allenamento – ha spiegato il tecnico -. Credo che la classifica migliorerà. Forse non riusciremo a riprendere l’Olympique Lyonnais, ma sapremo tornare in alto”.

Imbattibilità da mantenere
Petit, il tecnico traghettatore, ha portato la squadra a tre successi e un pareggio nelle poche settimane in cui è restato in carica, lasciando il Monaco 11esimo in classifica. I finalisti dell’edizione 2003/04 della UEFA Champions League sono abituati a frequentare le zone alte e se Guidolin riuscirà nell’impresa di far risalire la squadra, la sua permanenza nel Principato potrebbe durare davvero a lungo.

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