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Derby da sogno, l'Inter vola in testa

A San Siro, contro il Milan, i Nerazzurri vanno all'intervallo sotto di due gol, ma riescono a vincere 4-2 grazie alle reti realizzate nella ripresa da Brozović, Vecino, De Vrij e Lukaku: la squadra di Conte aggancia la Juve al comando.

Derby da sogno, l'Inter vola in testa
Derby da sogno, l'Inter vola in testa ©Getty Images

Inter-Milan 4-2 (Brozović 51’, Vecino 54’, De Vrij 70’, Lukaku 90'+3'; Rebić 40’, Ibrahimović 45’+1’)
Una super Inter vince il derby in rimonta e riesce ad agganciare la Juventus al comando della classifica. A San Siro, nel posticipo della 23esima giornata, il Milan va al riposo avanti di due gol, grazie ad Ante Rebić e Zlatan Ibrahimović, ma nella ripresa si inchina alla reazione dei Nerazzurri che hanno la meglio 4-2 con le reti di Marcelo Brozović, Matías Vecino, Stefan de Vrij e Romelu Lukaku. La squadra guidata da Antonio Conte vola a quota 54 punti, gli stessi dei campioni d’Italia.

Il Diavolo, guidato dall’ex Stefano Pioli, parte senza timori reverenziali e colpisce un palo in avvio con Hakan Çalhanoğlu. L’Inter, scavalcata dalla Lazio prima della stracittadina, risponde con un colpo di testa di Diego Godín che per poco non sorprende Gianluigi Donnarumma.

Vecino, servito alla grande da Lukaku, si divora il gol della vantaggio, con il portiere della nazionale che riesce a respingere. Nel finale di primo tempo arriva il guizzo del Milan. Ibrahimović, altro ex, sovrasta Godín sul cross di Samu Castillejo e di testa serve Rebić: Daniele Padelli, sostituto del capitano Samir Handanović, esce a vuoto e il croato insacca di sinistro, festeggiando il quarto gol nelle ultime quattro partite di campionato.

Cinque minuti e arriva il bis, sugli sviluppi di un angolo. La palla carambola su Franck Kessié e arriva a Ibrahimović, che sul secondo palo colpisce di testa e insacca: per il fuoriclasse svedese è il secondo gol in cinque partite di campionato.

Nella ripresa la musica cambia, decisamente. Theo Hernandez respinge un sinistro di Antonio Candreva, il pallone finisce a Brozović che al volo di sinistro mette il pallone dove Donnarumma non può arrivare. Siamo al 51’ e dopo appena tre minuti arriva il pareggio.

Godín serve in verticale Alexis Sánchez, che evita il portiere avversario in uscita e tocca per Vecino: l’uruguaiano, a porta praticamente vuota, fa centro con il destro. Il derby diventa bellissimo, Ibrahimović e Rebić provano a riportare avanti il Milan mentre Lukaku sfiora il gol del 3-2.

Vantaggio dei Nerazzurri che si materializza al 70’. Corner di Candreva e colpo di testa in torsione di De Vrij, che non dà scampo a Donnarumma. Entra Christian Eriksen al posto di Sánchez e il danese ex Tottenham colpisce subito la traversa con un destro dalla grande distanza.

Non c’è un attimo di tregua, Nicolò Barella sfiora il poker mentre la squadra di Pioli sfiora il 3-3 con Ibrahimović che svetta su Milan Škriniar e colpisce il palo: l’attaccante svedese, però, aveva commesso fallo. Cos’, al terzo minuto di recupero, l’Inter chiude la sfida.

Victor Moses crossa dalla destra, Lukaku salta più in alto di Simon Kjær e mette alle spalle di Donnarumma: per l’attaccante ex Manchester United è il gol numero 17 in campionato, la squadra di Conte vince un derby spettacolare e pieno di emozioni e continua a sognare lo scudetto.


VENERDI' 7 FEBBRAIO 2020

Roma
-Bologna 2-3 (aut. Denswil 22’, Mkhitaryan 72’; Orsolini 16’, Musa Barrow 26’, 51’)
La Roma rimedia la seconda sconfitta consecutiva - la sesta complessiva - in campionato e rischia di perdere ulteriore contatto dalla zona UEFA Champions League. Allo Stadio Olimpico, nel primo anticipo della 23ª giornata, i Giallorossi cadono 3-2 contro il Bologna, in una serata resa ancora più amara dall’espulsione nel finale di Bryan Cristante.

Gli ospiti partono con grande intraprendenza, Cengiz Ünder prova una conclusione che non impensierisce l’ex Łukasz Skorupski ma al 16’ i Felsinei sono già avanti. Musa Barrow cerca in area Rodrigo Palacio, Chris Smalling ha un’incertezza e Riccardo Orsolini, da due passi, non ha difficoltà a superare Pau López: 1-0.

Il vantaggio dura sei minuti, perchè l’olandese Stefano Denswil - sul cross basso di Aleksandar Kolarov - mette alle spalle del suo portiere. Ma la Roma non è in serata e dopo quattro minuti il Bologna è di nuovo sopra. Musa Barrow, ancora lui, rientra sul destro e con un bellissimo tiro a giro deviato da David Santon fa centro, realizzando il 2-1.

Il centrocampista svedese Mattias Svanberg sfiora l’incrocio dei pali, poi è provvidenziale su Palacio: si va all’intervallo con la squadra di Paulo Fonseca sotto di misura. Ma nella ripresa, dopo sei minuti, i Felsinei passano ancora. Il gol, strepitoso, lo realizza ancora Musa Barrow, che salta secco Gianluca Mancini e batte di nuovo Pau López con l’interno destro.

Esce Cengiz Ünder ed entra Carles Pérez, poi Bruno Peres prende il posto di Santon. Ed è proprio il brasiliano a servire il cross su cui Henrikh Mkhitaryan, di testa, trova il gol che riapre la partita. I Giallorossi ci provano, Edin Džeko va vicino al 3-3 prima che entri anche Nikola Kalinić, al posto di Jordan Veretout.

Ma a dieci minuti dalla fine l’arbitro mostra il rosso a Bryan Cristante per un’entrata su Orsolini e la Roma resta in inferiorità numerica. Ci prova ancora capitan Džeko nel recupero, ma Skorupski è bravissimo e salva due volte la sua porta. Regalando al Bologna un’altra vittoria di prestigio.

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