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Gasp senza paura: "Dortmund è un punto di partenza"

Dopo il primo posto nel Gruppo E, l'Atalanta si prepara a far visita alla corazzata Borussia Dortmund nell'andata dei sedicesimi, ma senza timori reverenziali. "Siamo curiosi di misurarci con loro", ha dichiarato Gian Piero Gasperini.

Gasp senza paura: "Dortmund è un punto di partenza"
Gasp senza paura: "Dortmund è un punto di partenza" ©Getty Images

Torna la UEFA Europa League e Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell'andata dei sedicesimi contro il Borussia Dortmund. Reduce da un primo posto nel Gruppo E tanto entusiasmante quanto sorprendente, la formazione orobica sarà chiamata a misurarsi con una squadra di grande blasone internazionale, trionfatrice in UEFA Champions League nel 1997.

L'impegno sulla carta è proibitivo, ma il peso specifico della formazione avversaria non spaventa Gian Piero Gasperini. Il tecnico della Dea vive piuttosto come un'esame la trasferta tedesca e mo vede l'ora di mettersi alla prova.

 "Se siamo arrivati fin qui è perché ce lo siamo meritati sul campo - ha spiegato Gasperini nella conferenza della vigilia -. Per come sono andate le partite disputate finora per noi essere qui deve essere un punto di partenza e non di arrivo. Ci misureremo con una delle squadre più forti della Bundesliga per vedere quanto siamo cresciuti in quest'ultimo anno".

Il Dortmund, naturalmente, non va sottovalutato, anche se sta vivendo una stagione forse al di sotto delle aspettative: "Loro sono partiti molto forte, poi hanno avuto delle difficoltà, ma nell'ultimo periodo stanno ottenendo risultati positivi ed esprimendo un buon gioco. E' una squadra piacevole da vedere e noi sappiamo di non partire favoriti sulla carta. Avremmo gradito un sorteggio più morbido, ma si dice che non c'è gloria senza pericolo". 

Ma che partita sarà quella che si appresta a vivere l'Atalanta? Gasperini non si sbilancia: "Serviranno grande attenzione e concentrazione. Dovremo cercare di limitare il loro potenziale offensivo, ma senza rinunciare alla nostra personalità. Poi tutto dipenderà dall'andamento della sfida; potrebbe starci anche una sconfitta di misura, l'importante è fare in modo che la gara di ritorno resti aperta".