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La Fiorentina si inchina alla Lazio

Nel posticipo della 16esima giornata, i Viola di Paulo Sousa si arrendono 3-1 ai Biancocelesti e rimediano la terza sconfitta consecutiva: Iličić fallisce un rigore, non basta il gol dell'ex Zárate. La Roma battuta dalla Juventus nel big-match.

Nenad Tomović (Fiorentina) e Ciro Immobile (Lazio) a duello nella sfida dell'Olimpico
Nenad Tomović (Fiorentina) e Ciro Immobile (Lazio) a duello nella sfida dell'Olimpico ©Getty Images

Lazio-Fiorentina 3-1 (Keita 23’, Biglia 45’+4’ su rig., Radu 90'; Zárate 64’)
La Fiorentina rimedia la terza sconfitta esterna consecutiva e vede aumentare il suo gap dalle posizione di vertice. All’Olimpico, i Viola di Paulo Sousa si inchinano 3-1 alla Lazio malgrado il gol dell’ex, Mauro Zárate.

Nel primo tempo si mettono in evidenza i portieri. Ciprian Tătărușanu si supera sul colpo di testa di Bastos, dalla parte opposta Federico Marchetti controlla il sinistro dal limite di Federico Bernardeschi. Ciro Immobile sciupa una buona opportunità in area di rigore, ma al 23’ i Biancocelesti passano: Felipe Anderson pesca Sergej Milinković-Savić, il serbo pesca Keita Baldé Diao che insacca.

Bernardeschi ha un’altra occasione di testa, ma nel recupero del primo tempo la squadra di Simone Inzaghi trova il raddoppio. Milinković-Savić è steso in area da Nenad Tomović, l’arbitro assegna il rigore che il capitano Lucas Biglia insacca: per il nazionale argentino è il secondo gol in campionato.

Nella ripresa però Biglia atterra in area Sebastián Cristóforo, centrocampista uruguaiano in campo nella ripresa al posto di Tomović, e il direttore di gara decreta il secondo penalty dalla partita: dal dischetto si presenta Josip Iličić, ma il tiro dello sloveno non è angolato e Marchetti para. Paulo Sousa si gioca la carta Zárate e l’ex della serata riporta in partita la Fiorentina al 64’, realizzando il primo gol in campionato.

Marchetti sventa su Bernardeschi, poi Carlos Sánchez trova il pareggio ma la rete è annullata per evidente fallo di mano del colombiano. Così, al 90’, la Lazio trova il tris con una ripartenza lanciata da Ciro Immobile e finalizzata da Ștefan Radu. I Biancocelesti vincono 3-1 e salgono al quarto posto, la Fiorentina scivola all’ottavo posto.


Juventus-Roma 1-0 (Higuaín 14’)
Nel penultimo turno di campionato prima delle feste, la Roma cade sul campo della Juventus nel big-match e vede aumentare il distacco dalla vetta della classifica. Allo Juventus Stadium, nell’anticipo della 17esima giornata, i campioni d’Italia vincono 1-0 e si portano a +7 sui Giallorossi: decide la partitissima un gol nel primo tempo del “solito” Gonzalo Higuaín. Una prodezza che consegna aritmeticamente il titolo di Campione d'Inverno alla squadra guidata da Massimiliano Allegri, al nono successo casalingo su nove partite.

La prima palla gol la costruiscono i Bianconeri al 11’. Mario Mandžukić crossa dalla destra, Higuaín calcia di prima intenzione verso la porta ma Wojciech Szczęsny la tiene. Tre minuti dopo arriva il vantaggio dei padroni di casa: Higuaín sradica il pallone a Daniele De Rossi, salta due avversari e con un super sinistro sul primo palo non dà scampo al numero 1 Giallorosso. Per il Pipita è il gol numero 10 in campionato.

A inizio ripresa Luciano Spalletti richiama Gerson, a sorpresa schierato titolare, e getta nella mischia Mohamed Salah; dalla parte opposta, dopo pochi minuti, Allegri perde per infortunio Miralem Pjanić - il grande ex - e mette dentro Juan Cuadrado. A venti minuti dalla fine è Szczęsny a salvare la Roma, con un grande intervento su Stefano Sturaro, servito alla perfezione da Mandžukić.

I Giallorossi le tentano tutte, togliendo capitan De Rossi per affidarsi a Stephan El Shaarawy. Si creano alcune mischie sotto porta della Juventus, poi al 77’ Alex Sandro perde malamente il pallone e favorisce il tiro di Diego Perotti, che Gianluigi Buffon controlla. La Roma insiste e sugli sviluppi di una palla inattiva va vicina al pareggio con Kostas Manolas.

Anche il difensore greco, vittima di problemi fisici, è costretto a lasciare il campo, rimpiazzato da Bruno Peres, mentre Allegri toglie Higuaín e inserisce il suo connazionale Paulo Dybala. Szczęsny nega ancora la gioia del gol a Sturaro, l’arbitro concede quattro minuti di recupero ma la Juventus chiude ogni spazio. I campioni d’Italia si confermano infallibili in casa - 25 vittorie consecutive in campionato - e aumentano il vantaggio sulla più diretta inseguitrice.

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