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L'Inter cade contro il Cagliari, pari Fiorentina

I Nerazzurri falliscono un rigore con Icardi ma vanno avanti con João Mário: un'autorete di Handanovič li condanna però alla sconfitta casalinga. I Viola non vanno oltre lo 0-0 interno con l'Atalanta, successo in rimonta per il Sassuolo.

I giocatori del Cagliari festeggiano la vittoria in casa dell'Inter
I giocatori del Cagliari festeggiano la vittoria in casa dell'Inter ©Getty Images

Fiorentina-Atalanta 0-0
La Fiorentina non va oltre un deludente pareggio casalingo contro l’Atalanta. Al Franchi, l’anticipo dell’ora di pranzo dell’ottava giornata termina 0-0, risultato accolto dai fischi del pubblico di casa: sale così a quattro partite il digiuno di successi in campionato della squadra guidata da Paulo Sousa.

In apertura, Etrit Berisha salva sulla linea un tocco di misura in mischia di Carlos Sánchez, poi l’ex Jasmin Kurtić sbaglia il lancio per Petagna e per poco non sorprende Ciprian Tătărusanu da distanza siderale. Il portiere dei bergamaschi sembra in giornata e dice di no anche a Nikola Kalinić, che calcia secco di sinistro sul primo palo.

La squadra di Gian Piero Gasperini non sta comunque a guardare e nel finale del primo tempo ci vuole tutta la bravura di Davide Astori per togliere dai piedi di Petagna il pallone del probabile 1-0. Tătărusanu è ancora reattivo, di piede, su Boukary Dramé; nella ripresa prima Sánchez poi, soprattutto, Kurtić sfiorano il vantaggio.

L’ingresso di Cristian Tello dà vivacità ai padroni di casa, ma Kalinić da due passi mette incredibilmente a lato proprio sugli sviluppi del cross del nuovo entrato. Finisce a reti inviolate, dopo quattro minuti di recupero. Per l’Atalanta è il terzo risultato utile consecutivo.

Inter-Cagliari 1-2 (João Mário 55’; Melchiorri 71’, aut. Handanovič 85’)
L’Inter incappa nella seconda sconfitta consecutiva, la prima in campionato in casa, e subisce il sorpasso del Cagliari in classifica. A San Siro i sardi passano 2-1 in rimonta.

I Nerazzurri potrebbero passare in vantaggio nel primo tempo, quando Mauro Icardi subisce la manata in area di Bruno Alves e l’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto va lo stesso attaccante argentino, in rotta con i suoi tifosi, che calcia male e non inquadra lo specchio della porta difesa da Marco Storari. La squadra di Frank De Boer passa comunque in vantaggio nella ripresa.

João Mário, servito da Ivan Perišić, calcia, Storari respinge ma il portoghese si avventa sulla respinta e insacca, festeggiando il primo gol con l’Inter. Che però non ha fatto i conti con la reazione del Cagliari. Al 71’ Davide Di Gennaro pesca Federico Melchiorri, l’attaccante approfitta di una deviazione, elude l’intervento di Miranda e batte Handanovič sotto misura.

La squadra di Massimo Rastelli insiste. Melchiorri sbaglia il 2-1, che comunque arriva a cinque minuti dalla fine grazie a un errore di Handanovič, che prima va a farfalle e poi si trascina il pallone in rete sul cross dello stesso Melchiorri. Per i sardi, che si divorano il 3-1 con Mauricio Isla, è festa grande, l’Inter è invece al tappeto.

Sassuolo-Crotone 2-1 (Sensi 83’, Iemmello 86’; Falcinelli 2’)
Il Sassuolo rincorre per quasi 90 minuti il Crotone, che accarezza a lungo il sogno della prima vittoria in Serie A, prima di essere svegliato bruscamente dai Neroverdi che si impongono in rimonta e volano al nono posto in classifica.

A Reggio Emilia i calabresi di Davide Nicola sbloccano il risultato dopo appena due minuti con Diego Falcinelli, che esulta per la sua prima rete stagionale, e restano in vantaggio fino a sette minuti dalla fine. Eusebio Di Francesco inserisce Stefano Sensi e Pietro Iemmello e i due nuovi entrati, entrambi al primo gol in A, firmano rimonta e vittoria dei padroni di casa.

In precedenza c’erano state quattro traverse, due per il Sassuolo con Gregoire Defrel e Lorenzo Pellegrini e altrettante per il Crotone (Falcinelli e Leonardo Capezzi).


SABATO

Napoli-Roma 1-3 (Koulibaly 58’; Džeko 43’, 54’, Salah 85’)
La Roma infligge la seconda sconfitta consecutiva al Napoli, lo scavalca al secondo posto in classifica e si porta a cinque punti di distacco dalla Juventus capolista. Al San Paolo, il primo anticipo dell’ottava giornata finisce 3-1 per i Giallorossi, trascinati dalla doppietta di Edin Džeko, giunto a quota 7 reti in campionato.

La partita è bellissima, sin dall’avvio. Lorenzo Insigne mette i brividi su punizione a Wojciech Szczęsny, che parte forse in ritardo, poi dopo un meraviglioso destro a giro di Diego Perotti fuori di un soffio è Kostas Manolas a erigere un muro e respingere per ben tre volte le conclusioni dei padroni di casa.

Ci prova anche Marek Hamšík, che trova l’opposizione di Federico Fazio, poi è Faouzi Ghoulam a scaldare le mani al portiere polacco dei Giallorossi. A due minuti dalla fine la squadra di Luciano Spalletti passa in vantaggio. Grave disattenzione difensiva di Kalidou Koulibaly, Mohamed Salah recupera un pallone e lo serve a Džeko, che di destro non dà scampo a Pepe Reina e firma l’1-0.

La Roma, dopo minuti del secondo tempo, raddoppia. Punizione di Alessandro Florenzi, Džeko prende posizione su Elseid Hysaj e di testa firma la doppietta personale. Maurizio Sarri, alla prima sconfitta (in campionato) al San Paolo da allenatore del Napoli, richiama un evanescente Manolo Gabbiadini - sostituto del lungodegente Arek Milik - e inserisce Dries Mertens, mossa che porta beneficio ai suoi.

Dopo pochi minuti, infatti, Szczęsny esce male sul corner di Ghoulam e Koulibaly di testa insacca dimezzando lo svantaggio e facendosi perdonare per il precedente errore. Le squadre si allungano, ci sono un paio di chance da una parte e dall’altra ma a cinque minuti dalla fine Salah concretizza una ripartenza e realizza il 3-1: per l’egiziano è il gol numero 4 in campionato.

Reina salva su Stephan El Shaarawy, Jorginho si divora un gol incredibile. Vince 3-1 la Roma, la squadra di Spalletti lancia la sua candidatura come “anti-Juventus”. 

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