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Il Rio Ave sogna in grande

Il Rio Ave, all'esordio assoluto in una fase a gironi delle competizioni UEFA, sfida la Dinamo Kiev con l'obiettivo di accumulare esperienza preziosa sul palcoscenico continentale.

Il Rio Ave è all'esordio nella fase a gironi delle competizioni UEFA
Il Rio Ave è all'esordio nella fase a gironi delle competizioni UEFA ©AFP

Nella prima giornata di UEFA Europa League, il Rio Ave FC dell'André Filipe Alves si scontrerà con l’ FC Dynamo Kyiv, una specie di ‘derby del soprannome’ per il portoghese.

Un soprannome abbastanza insolito, infatti, accompagna il 26enne esterno portoghese sin dalla sua infanzia: Ukra. “Quando ero ragazzino, i miei capelli erano biondissimi e i miei amici dicevano che sembravo un ucraino, così hanno iniziato a chiamarmi in questa maniera: ‘ucraino’. Ma, dato che il nome era troppo lungo, hanno abbreviato in Ukra, e questo mi è rimasto”.

La squadra della città di Vila do Conde non deve aspettarsi informazioni sul calcio ucraino da Ukra, ma può contare sull’esperienza internazionale maturata con la maglia dell’FC Porto, durante la stagione 2010/11, culminata con la vittoria in UEFA Europa League.

Ukra – non è più biondo
Ukra – non è più biondo©AFP

Il dirigente del club, Miguel Ribeiro ha spiegato: “Nel nostro girone ci sono squadre con esperienza in Champions League, ma, visto che siamo arrivati sin qui, adesso vogliamo andare avanti. Credevamo fermamente di poter arrivare a questa fase della competizione. Il Rio Ave sta facendo i primi passi in questa avventura europea. Speriamo di poter ripercorrere questi stessi passi ancora tante altre volte in futuro. Abbiamo fatto molto bene fino a ora e, visto che siamo qui, vogliamo fare ancora meglio”.

Il palcoscenico europeo ha sicuramente catturato l’attenzione dei tifosi che hanno atteso la squadra all’aeroporto dopo l’andata degli spareggi contro l’IF Elfsborg. Nonostante la sconfitta dei ragazzi di Pedro Martin per 2-1 in Svezia, erano tantissimi i sostenitori del Rio Ave a festeggiare il rientro dei propri beniamini in patria. “Siamo una famiglia davvero speciale - ha detto il presidente António da Silva Campos -. Questa accoglienza magnifica è la vera misura di quanto sono speciali i nostri tifosi e di quanto è fortunato il nostro club ad avere sostenitori come loro”.

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