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Le rimonte più incredibili

Nessuna squadra ha mai recuperato tre gol di svantaggio in UEFA Europa League, ma UEFA.com scopre che in questa competizione ci sono state rimonte straordinarie.

Le grandi rimonte in Coppa UEFA ©Getty Images

La strada sembra tutta in salita per il Valencia CF in vista del ritorno dei quarti di finale di UEFA Europa League contro l'FC Basel 1893 – nessuna squadra ha mai recuperato tre gol di svantaggio in UEFA Europa League – ma come rivela UEFA.com, una sconfitta nella gara di andata non è sempre qualcosa di compromettente e irrimediabile in questa competizione.

Secondo turno 1975/76
Ipswich Town FC - Club Brugge KV 3-0
Club Brugge KV - Ipswich Town FC 4-0
"Sarà un miracolo segnare quattro gol senza che l'Ipswich ne segni uno", commenta il difensore Georges Leekens del Bruges dopo la sconfitta per 3-0 in Inghilterra. Invece, è proprio quel che accade.

Il Bruges parte spedito dai blocchi e va sul 2-0 in mezz'ora con Raoul Lambert e Daniël De Cubber, mentre Ulrik Le Fèvre porta il risultato totale in parità prima dell'intervallo. Nonostante il dominio assoluto, la squadra allenata da Ernst Happel deve attendere fino all'88' per acciuffare il gol della vittoria. René Vandereycken svetta di testa su un cross di Le Fèvre e porta a termine una rimonta in una gara che Lambert definisce come una delle più memorabili della sua carriera: "La nostra partita migliore è stata la finale ad Anfield contro il Liverpool, ma quella in casa contro l'Ipswich è stata senz'altro la più spettacolare".

Secondo turno 1984/85
Queens Park Rangers FC - FK Partizan 6-2
FK Partizan - Queens Park Rangers FC 4-0 (Partizan vince per i gol in trasferta)
Pur giocando ad Highbury e non al consueto Loftus Road, il QPR non sembra avere problemi ad ambientarsi. Dopo essere andata in svantaggio per 2-1 e aver perso Warren Neill per espulsione, la squadra londinese vince 6-2 grazie a una doppietta di Gary Bannister, che però non basta. 16 anni prima, contro la Jugoslavia, il tecnico Alan Mullery era diventato il primo giocatore espulso della nazionale inglese: a Belgrado, rivive un'altra esperienza amara che gli costerà il posto in panchina.

Il centrocampista Zvonko Živković, autore di un assist e del gol decisivo, è tornato dal servizio militare da appena tre giorni ma si rivela il giocatore più importante della gara: "Dopo un lungo periodo senza calcio, mi trovavo davanti a 50.000 tifosi - ha commentato -. Sentivamo l'emozione, ma eravamo convinti che insieme potevamo qualificarci. Non è giusto parlare di singoli dopo una partita del genere: abbiamo creato qualcosa di straordinario e che farà per sempre parte della nostra vita".

Terzo turno 1985/86
VfL Borussia Mönchengladbach - Real Madrid CF 5-1
Real Madrid CF - VfL Borussia Mönchengladbach 4-0 (Real Madrid vince al gol in trasferta)
Battuto una settimana prima in un clima polare, il Real è privo degli squalificati Hugo Sánchez, Rafael Gordillo e Chendo e dell'infortunato Manuel Sanchís al ritorno, ma si porta sul 2-0 in 18 minuti con una doppietta di Jorge Valdano. A un quarto d'ora dalla fine, la rimonta madridista sembra svanita, ma Santillana la pensa diversamente.

L'attaccante segna due gol negli ultimi 14 minuti e manda gli spagnoli al turno successivo prima di battere l'1. FC Köln in finale. "È un'impresa che entra nella storia del calcio - ha commentato il compianto attaccante Juanito -. Ho giocato due Coppe del Mondo e vinto titoli con il Real, ma questa rimonta è stata immensa. È la serata più bella della mia vita".

Terzo turno 1987/88
Budapest Honvéd FC - Panathinaikos FC 5-2
Panathinaikos FC - Budapest Honvéd FC 5-1
Il Panathinaikos vola alto dopo aver eliminato la Juventus e raggiunto il terzo turno, ma a tre settimane dall'impresa a Torino viene sorpreso a Budapest. L'Honvéd va sul 5-0 in 63 minuti con un poker di Kálmán Kovács e una rete di Imre Fodor. Dimitris Saravakos firma quelli che sembrano due gol della bandiera, ma che due settimane più tardi si riveleranno decisivi. Nonostante la sconfitta per 5-2 in Ungheria, 75.000 spettatori affollano lo stadio Olimpico di Atene sperando in un miracolo.

Incitato da un pubblico tradizionalmente caldo, il Panathinaikos porta il risultato complessivo in parità in 55 minuti. Dopo i due gol di Vangelis Vlachos prima dell'intervallo, Kostas Antoniou firma il terzo, József Fitos accorcia per gli ospiti e Kostas Mavridis e Kostas Batsinilas suggellano la rimonta, mandando i tifosi in delirio. "A Budapest siamo stati tartassati da un giocatore molto basso di nome Kovács, che ha segnato quattro gol - ha commentato Vasilis Daniil, tecnico del Panathinaikos -. Ad Atene, invece di Giannis Kallitzakis, che era forte ma molto alto, ho deciso di far giocare Lakovos Chatziathanasiou, che era più basso. Per fortuna ha funzionato".

Finale 1987/88
RCD Espanyol - Bayer 04 Leverkusen 3-0
Bayer 04 Leverkusen - RCD Espanyol 3-0 (Leverkusen vince 3-2 ai rigori)
Anche se la presenza di due squadre mai arrivate in finale preannuncia una gara combattuta, l'Espanyol sembra smentire questa teoria vincendo 3-0 in Spagna con due gol di Roberto Losada e uno di Miguel Soler.

Il primo tempo della gara di ritorno si chiude sullo 0-0, ma Milton Tita, Falko Götz e Cha Bum-kun segnano in 25 minuti nella ripresa e portano la gara ai supplementari. Ai rigori, l'Espanyol va sul 2-0, ma il portiere Rüdiger Vollborn compie tre parate consecutive e regala la coppa al Leverkusen. "Sono stravolto ma felice di poter festeggiare questa vittoria - ha commentato il tecnico Erich Ribbeck -. È uno dei momenti più magici negli 84 anni di storia di questa società. Siamo al settimo cielo".

Ottavi 2009/10
Juventus - Fulham FC 3-1
Fulham FC - Juventus 4-1
Dopo aver perso 3-1 a Torino, il Fulham sembra gettare la spugna quando David Trezeguet porta in vantaggio i bianconeri a Craven Cottage dopo appena 2'. La squadra di Roy Hodgson, però, accorcia con Bobby Zamora, mentre Fabio Cannavaro viene espulso prima del 30' di gioco.

Quando Zoltán Gera segna prima dell'intervallo e a inizio ripresa, la Juve inizia a serrare le fila. Per vincere, i padroni di casa devono inventarsi qualcosa di straordinario, ovvero uno splendido pallonetto di Clint Dempsey a 8' dal termine. "Quando mi è arrivata la palla, non sapevo se tirare o cercare il secondo palo, e ho scelto il pallonetto - ha commentato Dempsey -. Ci ho provato e basta, ma se ci riprovassi andrebbe fuori nove volte su 10".

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