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Il Sarajevo si gode l'impresa

Il tecnico Dragan Jović ha definito il successo contro il Levski Sofia "una vittoria straordinaria per il club, la città e il paese", mentre il suo omologo bulgaro Ilian Iliev ha riassunto così i suoi pensieri: "E' stato un disastro".

Il Sarajevo festeggia dopo essere andato a segno contro il Levski Sofia
Il Sarajevo festeggia dopo essere andato a segno contro il Levski Sofia ©Fedja Krvavac

Dragan Jović ha parlato di "una vittoria straordinaria per il club, la città e il paese" dopo che l'FK Sarajevo è approdato al terzo turno preliminare di UEFA Europa League a spese del PFC Levski Sofia.

Battuto 1-0 a Sofia nella gara di andata, il Sarajevo è andato a segno nelle prime battute della gara di ritorno con Said Husejinović e Asmir Suljić, ma ha subito su rigore il gol di Basile de Carvalho che avrebbe regalato al Levski la qualificazione in virtù della regola dei gol segnati in trasferta. A quel punto, tuttavia, è nuovamente salito in cattedra Husejinović, che con il gol del 3-1 ha regalato alla sua ssquadra un doppio confronto contro l'FK Zeta.

"Siamo partiti bene nel primo tempo - ha dichiarato Jović -. Dopo aver segnato i due gol, tuttavia, abbiamo perso un po' di concentrazione. Abbiamo commesso degli errori e il Levski ci ha puniti. Nella ripresa siamo tornati compatti, centrando una vittoria straordinaria per il club, la città e il paese. Questo successo è un regalo per i nostri tifosi, che ci hanno sempre sostenuto. Ora lotteremo fino alla fine anche nella prossima sfida".

Il 20enne Suljić, autore del secondo gol, ha dichiarato: "Dopo essere andati sul 2-0 abbiamo perso la testa e il Levski avrebbe potuto segnare parecchi gol. Siamo stati fortunati che sia arrivato l'intervallo, che ci ha permesso di riorganizzarci. Complimenti a Husejinović per il gol-qualificazione, credo che ora festeggeremo almeno per un paio di giorni. Giocando con questo spirito possiamo puntare a un posto nella fase a gironi.

Tra il Sarajevo e il sorteggio per gli spareggi del 10 agosto ci sono però i montenegrini dello Zeta. Nessun club della Bosnia ed Erzegovina è mai approdato alla fase a gironi di un grande torneo continentale, ma la squadra di Jović, vittoriosa sull'Hibernians FC al primo turno preliminare, vuole spezzare l'incantesimo.

L'eliminazione del Levski ha chiuso una serata da dimenticare per la Bulgaria, che ha già perso tutte e quattro le squadre impegnate nel torneo. Il tecnico Iliev si è assunto tutte le responsabilità della disfatta: "La colpa è mia, perché non sono riuscito a far capire ai giocatori quanto fosse importante questa partita. Stiamo vivendo un momento difficile, non riusciamo nemmeno a guardarci negli occhi. Non mi era mai accaduto nulla del genere in precedenza, sono davvero dispiaciuto. E' stato un vero disastro".

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