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Pogba sulla Roma, sulla rabbia nelle sconfitte e sui tunnel alla madre

Il centrocampista del Manchester United parla delle sue ambizioni in UEFA Europa League, della sua crescita e della sua famiglia.

Manchester United's Paul Pogba ahead of the quarter-final second leg
Manchester United's Paul Pogba ahead of the quarter-final second leg AFP via Getty Images

Sono passati quattro anni dall'ultima volta che Paul Pogba ha sollevato un trofeo col Manchester United, ma in questa stagione il centrocampista francese è più determinato che mai a mettere le mani sulla UEFA Europa League a maggio.

Il 28enne ha raccontato le emozioni della vittoria del trofeo nel 2017, si è soffermato sulla Roma, prossima avversaria in semifinale, e ha spiegato perché per lui è è accettabile fare un tunnel alla propria madre.

Sulla sfida con la Roma in semifinale

È una grande sfida, ma prima poi ci saremmo dovuti affrontare. Andando avanti è normale trovarsi davanti delle grandi squadre. Abbiamo iniziato la competizione con una mentalità vincente, con l'obiettivo dichiarato di vincere la coppa. Naturalmente anche la Roma vuole vincere, non è qui solo per divertirsi. Dobbiamo dimostrare di avere maggiore voglia di vincere.

Sulla vittoria dell'Europa League del 2017 con lo United

È l'ultimo trofeo che abbiamo vinto qui al Manchester United, quindi ovviamente me lo ricordo. È stato un grande giorno e ho anche segnato in finale. Quella è stata una grande annata per noi nonostante il rendimento in campionato. Abbiamo comunque vinto l'Europa League, che era un obiettivo, ed è stato un toccasana per la nostra stagione. Adesso siamo ancora in corsa per ripeterci.

Gli highlights della finale 2017: Ajax - Man. United 0-2 

Sull'essere un leader all'Old Trafford

Si può essere un leader sia dentro che fuori dal campo. Parli con i giovani e con tutta la squadra per motivarli; e motivare i miei compagni di squadra mi motiva a sua volta. Ogni volta che vedo un mio compagno che si allena e lavora sodo, la sua dedizione mi porta ad allenarmi ancora più duramente e spingermi fino al limite. Se si vuole vincere, devono impegnarsi tutti. Non si vince da soli.

Sull'aver seguito le orme dei fratelli Mathias e Florentin

I miei fratelli sono più grandi di me, quindi ho sempre voluto stare con loro, giocare con loro e frequentare i loro amici. Per me era sempre una sfida, era tutto più difficile. Questa cosa mi ha davvero formato. Sei costretto a migliorare perché quando giochi con ragazzi più grandi di te, il calcio è più fisico e più tecnico. Ho perso spesso, ma non mi sono mai arreso e questo mi ha fatto crescere. Ecco perché quando perdo sono davvero molto arrabbiato. Sono un vincente; vincere è la cosa che amo di più.

Paul Pogba festeggia la vittoria della Coppa del Mondo con i fratelli Florentin e Mathias
Paul Pogba festeggia la vittoria della Coppa del Mondo con i fratelli Florentin e Mathias Getty Images

Sui tunnel alla madre

Dato che mia madre dice che giocava a calcio... Questo è il tipo di rapporto che abbiamo. Ci piace scherzare e ridere l'uno dell'altro, ed è quello che ho fatto. Mi piace farmi una risata. Come diciamo noi, 'Prendersi in giro è un segno d'amore'... e io prendo molto in giro mia madre.

Sulla sua 'joie de vivre'

Sono una persona a cui piace ridere ed essere allegro. Sono sempre stato positivo perché sono cresciuto in una famiglia positiva, e questo traspare dentro e fuori dal campo. Il calcio è prima di tutto uno sport che amo. Lo amavo allora e lo amo adesso.

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