Andrey Arshavin sull'Arsenal, sui migliori calciatori di Europa League e sulla Coppa UEFA con lo Zenit
venerdì 12 marzo 2021
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Rapido, fantasioso e dalla classe cristallina, l'ex stella di Zenit e Arsenal si racconta a UEFA.com.
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Dotato di classe, rapidità e fantasia, Andrey Arshavin è stato una stella indiscussa della Russia e dello Zenit, club della sua città, col quale ha vinto la Coppa UEFA nel 2008 prima di passare alla corte di Arséne Wenger e diventare un beniamino dell'Arsenal.
Nell'ambito delle iniziative del Trophy Tour di UEFA Europa League condotto da Kia, il 39enne ripercorre la sua carriera e svela il suo calciatore preferito di oggi.
Sui suoi preferiti di questa UEFA Europa League
Ho avuto la possibilità di giocare contro [Heung-min] Son quando ancora era un calciatore del Bayer Leverkusen. Penso che il suo stile sia simile al mio e occupiamo anche lo stesso ruolo in campo. Un altro è [Pierre-Emerick] Aubameyang: un classico attaccante dotato di tecnica e fiuto del gol.
Al di fuori della UEFA Europa League mi piace molto [Lionel] Messi. Penso sia il migliore nella storia del calcio. Da ragazzo non avevo un idolo ma ho avuto momenti in cui mi piaceva un giocatore. Il primo di tutti è stato Romário, poi Ronaldo, poi ancora Ronaldinho. Praticamente tutti i numeri 10 del Barça!
Sull'Arsenal di Mikel Arteta
Rispetto al campionato, l'Arsenal è un'altra squadra in Europa League. Abbiamo superato molto facilmente la fase a gironi e ora ci attendono avversari più forti.
Mi piacciono alcuni giovani come [Bukayo] Saka, ma si vince con la squadra non coi singoli. Un giocatore può decidere una-due partite ma una coppa la vince la squadra. Questo è uno dei punti di forza di Mikel Arteta: il gioco di squadra
Sulla sua migliore prestazione
Sono tre: il 3-1 sull'Olanda a EURO 2008, la partita di qualificazione dell'ottobre 2007 vinta 2-1 contro l'Inghilterra in casa, e la finale di Coppa UEFA del 2008 contro i Rangers [vinta 2-0 a Manchester].
Abbiamo realizzato qualcosa di incredibile per il calcio russo. Sono passati 13 anni ma ancora tutti si ricordano di questa impresa. In quel momento avevo capito che un'occasione del genere non ci sarebbe mai più capitata.
Sui migliori compagni di squadra e gli avversari più forti
Miglior compagno direi [Cesc] Fàbregas: era in grado di mettere il pallone dove voleva da qualsiasi posizione nel momento giusto. Difensori più forti incontrati? I più difficili da affrontare sono stati [Branislav] Ivanović e John Terry in Inghilterra, in Russia invece [Jerry] Tchuisse [dello Spartak Moskva].
Quale capitano ha fatto i migliori discorsi di squadra? Io! Anche quando non indossavo la fascia di capitano. Per me non era così importante indossarla perché ero comunque un leader nella squadra e nello spogliatoio. Allo Zenit, non lo so. Allo Zenit, ero il migliore in tutto.