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Il Milan cade con la Juventus, Roma corsara

A San Siro i Rossoneri perdono l'imbattibilità, ma non la vetta della classifica: i campioni d'Italia passano 3-1. I Giallorossi passano in trasferta sul campo del Crotone, il Napoli ko in casa contro lo Spezia.

Borja Mayoral festeggia: l'attaccante spagnolo della Roma ha firmato una doppietta nel 3-1 dei Giallorossi sul campo del Crotone
Borja Mayoral festeggia: l'attaccante spagnolo della Roma ha firmato una doppietta nel 3-1 dei Giallorossi sul campo del Crotone Getty Images

Crotone-Roma 1-3 (Golemić 71’; Borja Mayoral 8', 29', Mkhitaryan 35’ su rig.)
La Roma festeggia la terza vittoria di fila in casa del Crotone e si conferma al terzo posto, riducendo a tre punti il distacco dall’Inter che domenica [ore 12.30] sfiderà all’Olimpico. Allo Stadio Ezio Scida la squadra di Paulo Fonseca passa 3-1 trascinata da un super Borja Mayoral, che - schierato al posto di Edin Džeko - realizza una doppietta e conquista il rigore della sicurezza trasformato da Henrikh Mkhitaryan. Non basta alla neopromossa di Giovanni Stroppa la rete realizzata dal difensore serbo Vladimir Golemić.

La squadra di Paulo Fonseca sblocca il risultato dopo appena otto minuti. Mkhitaryan affonda a sinistra e crossa basso per Borja Mayoral, che deve solo spingere il pallone in rete: 1-0 per a Roma. Pau López difende il vantaggio con un ottimo intervento su Junior Messias, prima che Simy “spari” sul fondo.

Al 29’, comunque, i Giallorossi raddoppiano. Dopo un recupero di Brayn Cristante, Borja Mayoral calcia dai 25 metri e pesca l’incrocio dei pali, non lasciando scampo ad Alex Cordaz: per l’attaccante spagnolo, in prestito dal Real Madrid, è il gol numero 3 in campionato.

Sei minuti e la squadra di Fonseca, di fatto, chiude la partita. Golemić fa fallo in area proprio su Borja Mayoral e l’arbitro assegna il rigore, che Mkhitaryan trasforma con freddezza: per l’armeno ex Borussia Dortmund, Manchester United e Arsenal è l’ottava rete in campionato.

I Giallorossi potrebbero far poker nella ripresa, ma il subentrato Lorenzo Pellegrini trova l’opposizione di Cordaz a tu per tu con il portiere dei calabresi. Dopo una super parata di Pau López su Junior Messias, la squadra di Stroppa trova il gol della bandiera con un colpo di testa di Golemić sugli sviluppi di un corner.

Bruno Peres respinge sulla linea la conclusione di Simy, poi arriva il triplice fischio finale: la Roma vince ancora e riduce a tre punti il distacco dall’Inter, battuta a Marassi dalla Sampdoria.


Napoli-Spezia 1-2 (Petagna 58'; Nzola 68' su rig., Pobega 82')
Il Napoli cade al Diego Armando Maradona contro lo Spezia e incassa la terza sconfitta casalinga in campionato, la quinta complessiva. La squadra di Gennaro Gattuso segna per prima, con il subentrato Andrea Petagna, ma prima è ripresa da M'Bala Nzola e poi, in superiorità numerica, subisce il gol del ko da Tommaso Pobega. Finisce 2-1 per i ragazzi di Vincenzo Italiano, che compiono la classica impresa.

L’avvio dei Partenopei è quasi rabbioso. Ivan Provedel rimedia a un suo grave errore e ferma Lorenzo Insigne, poi i padroni di casa non riescono a segnare sui successivi tentativi di Fabián Ruiz e dello stesso nazionale azzurro. Va vicino al vantaggio anche Matteo Politano, che fa tutto bene bene ma manda alto di sinistro; prima dell’intervallo ci prova ancora Insigne, che trova sulla sua strada, di nuovo, un grande Provedel.

Il portiere dei liguri è in serata di grazia e nella ripresa ferma anche Petagna, subentrato a Politano, ma poi l’ex attaccante di Atalanta, SPAL e riesce a firmare l’1-0 con un tocco sotto misura di sinistro sulla grande azione di Giovanni Di Lorenzo: Claudio Terzi, un ex, viene nettamente anticipo, per l’attaccante è il gol in campionato.

A rimettere in partita la squadra di Italiano ci pensa, involontariamente, Fabián Ruiz, che commette un fallo ingenuo su Pobega e di fatto regala un rigore allo Spezia: dal dischetto va il francese Nzola, che spiazza David Ospina e realizza il pareggio. Riccardo Marchizza salva la sua porta su un’altra incursione di Petagna, poi gli ospiti restano in dieci per l’espulsione somma di ammonizioni del difensore albanese Ardian Ismajli.

Ma in inferiorità numerica i ragazzi di Italiano completano la rimonta, con Pobega che mette dentro sul tap-in dopo il palo colpito da Nzola. Elif Elmas avrebbe sul destro la palla del pareggio, ma calcia alto e la spreca. A Napoli fa festa lo Spezia; i Partenopei di Gattuso vengono raggiunti dall'Atalanta.

Milan-Juventus 1-3 (Calabria 41’; Chiesa 18’, 62’, McKennie 76’)
Il Milan perde l’imbattibilità in campionato ma resta in testa alla classifica a +1 sull’Inter. A San Siro, nel posticipo della 16esima giornata, i Rossoneri si arrendono 3-1 alla Juventus, malgrado il momentaneo pareggio realizzato da Davide Calabria: è una doppietta di un incontenibile Federico Chiesa a trascinare i Bianconeri di Andrea Pirlo, che trovano il gol della sicurezza con Weston McKennie.

La Signora parte con il piglio giusto e crea subito una chance con Paulo Dybala, schierato in attacco insieme con Cristiano Ronaldo, mentre Chiesa centra un clamoroso palo con un gran destro dalla distanza. La formazione di Pioli risponde con Samu Castillejo, che trova la risposta di Wojciech Szczęsny che si rifugia in corner.

Al 18’ la Juventus sblocca il risultato. Chiesa serve Dybala e attacca lo spazio, la Joya gli restituisce il pallone con una splendida intuizione di tacco e l’ex Fiorentina batte il compagno di nazionale Gianluigi Donnarumma con un preciso diagonale. Il Milan prova a reagire con Rafael Leão, che prima manda fuori di un soffio e poi impegna Szczęsny.

Prima dell’intervallo, i campioni d’Italia pareggiano. Hakan Çalhanoğlu ferma - correttamente, secondo l’arbitro - l’ottimo Adrien Rabiot, Leão scarica per Calabria che con un piatto destro al millimetro trova l’incrocio e fa 1-1. Nella ripresa però, dopo un salvataggio del portiere Bianconero su Diogo Dalot, la Juventus torna avanti.

L’asse è sempre lo stesso, Dybala-Chiesa: l’azzurro si accentra e lascia partire un sinistro che non dà scampo ancora una volta a Donnarumma. Per il figlio d’arte è il quinto gol in questo campionato [uno lo aveva segnato sempre a San Siro con la Fiorentina].

Entra anche McKennie, che prima esalta i riflessi di Donnarumma, poi trova il gol del definitivo 3-1 dopo una grande giocata di Dejan Kulusevski. Il Milan - senza tra gli altri Zlatan Ibrahimović, Ante Rebić, Alexis Saelemaekers, Rade Krunić e Sandro Tonali - perde dopo 27 partite di imbattibilità [ultimo ko l’8 marzo 2020, 1-2 con il Genoa], ma resta primo. La Juventus di Pirlo, che non poteva contare su Álvaro Morata, Alex Sandro e Juan Cuadrado, è quarta a sette punti dalla vetta, con la gara contro il Napoli da recuperare.