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Milan sempre primo, Roma e Napoli vincono

I Rossoneri, in dieci per oltre un'ora, stendono 2-0 il Benevento e restano in testa davanti all'Inter: segnano Kessié su rigore e Rafael Leão. I Giallorossi battono 1-0 la Sampdoria e restano terzi, la squadra di Gattuso vince 4-1 a Cagliari.

La gioia dei giocatori del Milan, che hanno battuto 2-0 allo Stadio Ciro Vigorito il Benevento confermandosi al comando della classifica
La gioia dei giocatori del Milan, che hanno battuto 2-0 allo Stadio Ciro Vigorito il Benevento confermandosi al comando della classifica Getty Images

Benevento-Milan 0-2 (Kessié 15' su rig., Rafael Leão 49')Il Milan gioca in inferiorità numerica per oltre un’ora, ma riesce a vincere anche a Benevento e si conferma al comando della classifica con un punto di vantaggio sull’Inter. Allo Stadio Ciro Vigorito, la squadra di Stefano Pioli passa 2-0 grazie ai gol, uno per tempo, di Franck Kessié su rigore e Rafael Leão. Per i Rossoneri, imbattuti, è l’undicesimo successo su quindici partite di campionato.

Il Milan parte subito forte e sfiora il vantaggio con un bolide di Brahim Díaz, poi arriva il vantaggio: Alessandro Tuia non trova il pallone e stende in area Ante Rebić, il rigore è netto e Kessié lo trasforma con la consueta freddezza spiazzando Lorenzo Montipò.

La squadra di Filippo Inzaghi, storico ex attaccante e [allenatore] dei Rossoneri, va vicina al pareggio con Roberto Insigne, che centra la parte interna del palo a Gianluigi Donnarumma battuto. Al 33’ gli ospiti restano in dieci. L’arbitro ammonisce Sandro Tonali per una dura entrata su Gaetano Letizia, ma richiamato dal VAR opta successivamente per il rosso.

Donnarumma si esalta su Gianluca Caprari e Letizia, si va all’intervallo con il Milan avanti di misura. Dopo quattro minuti della ripresa arriva il raddoppio. Rafael Leão, defilato sulla sinistra, anticipa un esitante Montipò che con uno strepitoso destro a giro trova l’angolino a porta sguarnita.

Il Benevento non ci sta e forte dell’uomo in più attacca, conquistando un rigore per l’atterramento di Rade Krunić ai danni di Caprari. Dal dischetto va lo stesso attaccante cresciuto nella Roma, che spiazza Donnarumma ma manda a lato.

Il portiere della nazionale è super sulla conclusione di Gianluca Lapadula, poi i Rossoneri - in inferiorità numerica - colpiscono due legni, con Hakan Çalhanoğlu e Kessié. Finisce 2-0 per il Milan di Pioli, che festeggia l’ennesima vittoria e il primato mantenuto. Nel giorno dell’Epifania sarà super sfida a San Siro contro la Juventus.


Cagliari-Napoli 1-4 (João Pedro 60'; Zieliński 25', 62', Lozano 74', Insigne 86' su rig.)
Il Napoli ritrova la vittoria in trasferta e sale al quarto posto, con una partita ancora da recuperare. Alla Sardegna Arena la squadra di Gennaro Gattuso batte con un secco 4-1 il Cagliari di Eusebio Di Francesco, che chiude in dieci uomini per l’espulsione del difensore greco Charalampos Lykogiannis: a trascinare i Partenopei ci pensa il centrocampista polacco Piotr Zieliński, autore di una doppietta.

Il Napoli sblocca il risultato dopo 25 minuti. Sponda di Andrea Petagna per Zieliński, che da fuori area batte Alessio Cragno di sinistro: 1-0 per gli ospiti. La squadra di Eusebio Di Francesco prova a reagire con Giovanni Simeone, messo in movimento da un errore in appoggio di Kostas Manolas, ma il tentativo del ‘Cholito’ termina fuori di poco.

I sardi, ancora orfani del nuovo acquisto Radja Nainggolan, trovano il pareggio nella ripresa, dopo quindici minuti. Cross dal fondo di Riccardo Sottil, João Pedro resiste al ritorno di Nikola Maksimović e insacca l’1-1: per il brasiliano è il nono centro della stagione.

L’equilibrio, però, regge due minuti. Il Napoli, infatti, si riporta avanti con una splendida rete di Zieliński, la quarta in stagione: il centrocampista polacco controlla il cross dalla destra di Giovanni Di Lorenzo e dopo un dribbling fa centro di punta.

Per il Cagliari piove sul bagnato, perché poco dopo arriva l’espulsione - per doppia ammonizione - di Lykogiannis. In superiorità numerica il Napoli fa centro altre due volte, prima con il messicano Hirving Lozano, al settimo centro in campionato, e poi con Lorenzo Insigne, che trasforma un rigore e realizza il definitivo 4-1.


Roma-Sampdoria 1-0 (Džeko 72')
La Roma ottiene la quarta vittoria nelle ultime cinque partite di campionato e si conferma al terzo posto in classifica. All’Olimpico, i Giallorossi battono di misura la Sampdoria dell’ex Claudio Ranieri grazie a una gol nella ripresa di Edin Džeko, al settimo centro in campionato.

La squadra di Paulo Fonseca resta sul podio con due punti di vantaggio sul Napoli. La prima chance è per i Giallorossi con Lorenzo Pellegrini, ma Emil Audero si allunga e riesce a respingere. C’è lavoro anche per Pau López, che vola a deviare in angolo la conclusione dalla distanza di Antonio Candreva.

Nella ripresa la squadra di Fonseca comincia ad assediare i Blucerchiati. Džeko, su cross di Bruno Peres, manda di un soffio a lato di testa, poi con uno stacco imperioso sugli sviluppi di un angolo Chris Smalling centra la traversa.

Audero si esalta su un colpo di testa di Džeko, ma a diciotto minuti dalla fine deve capitolare. Rick Karsdorp si inserisce a destra, l’olandese crossa basso sul primo palo per il suo capitano che con un movimento da bomber di razza brucia Omar Colley e mette nel sacco. Per l’ex attaccante di Wolfsburg e Manchester City è il gol numero 85 in Serie A con la maglia della Roma.

Va vicinissimo al gol anche Henrikh Mkhitaryan, ma il portiere della Samp dice di no al talento armeno. I Giallorossi di Fonseca, comunque, hanno la meglio 1-0.