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Aquile contro Aquile: i soprannomi delle squadre dei quarti

I quarti di UEFA Europa League oppongono Benfica e Eintracht, entrambe soprannominate “Aquile”: ma quali sono i soprannomi delle altre squadre che partecipano a questo turno?

Aquile contro Aquile: i soprannomi delle squadre dei quarti
Aquile contro Aquile: i soprannomi delle squadre dei quarti ©Getty Images

Le squadre che parteciperanno ai quarti di UEFA Europa League sono famose in tutta Europa anche per i loro soprannomi, che per due di loro è addirittura identico.

Mentre Lisbona si prepara a ospitare una sfida tra aquile (clicca qui per maggiori informazioni sulle squadre “alate”), UEFA.com elenca i soprannomi di tutte le contendenti a questo turno.

Benfica - Eintracht Francoforte = Aquile contro Aquile

Benfica – Águias (aquile)

L’aquila rappresentata sull’emblema del Benfica è simbolo di indipendenza, autorità e nobiltà dal 1904. Attualmente, il club possiede due aquile, Vitória e Glória: prima di ogni partita, una di loro vola in tutto lo stadio e atterra sullo stemma della squadra.

Eintracht Frankfurt – Adler (aquile) o Launische Diva (diva capricciosa)
Il logo del club deriva dal blasone di Francoforte, riferimento all’Aquila imperiale del XIII secolo; come il Benfica, la sua aquila (Attila) vola nello stadio prima di ogni gara. Il soprannome “diva capricciosa” risale agli anni 90, quando l’Eintracht batteva le squadre più forti ma perdeva contro quelle di bassa classifica.

Arsenal - Napoli = Gunners contro Partenopei

Arsenal – The Gunners
L’Arsenal è stato fondato nel 1886 da operai di una fabbrica di armamenti di Woolwich, zona militare nella parte sudorientale di Londra. Da qui il nome Arsenal, il cannone sullo stemma e, per coerenza, il soprannome. Tuttavia, la mascotte non è un artigliere ma un dinosauro, il Gunnersaurus Rex.

Napoli – Partenopei
Il soprannome deriva da Partenope, l’antico nome di Napoli. Nella mitologia greca, Partenope era una sirena che si gettò in mare da una roccia perché non era riuscita a sedurre Ulisse con il suo canto. La città prese il suo nome perché, secondo la leggenda, il suo corpo fu trascinato sull’isolotto di Megaride.

Slavia - Chelsea = Cuciti contro Blu

Slavia Praha – Sešívaní (cuciti)
Secondo la leggenda, gli studenti che fondarono il club nel 1892 chiesero alle loro mamme di cucire le maglie da gioco dopo aver scelto i colori bianco e rosso. Il rosso evoca il cuore che giocatori mettono in ogni partita, mentre il bianco rappresenta il fair play e la sportività.

Chelsea – The Blues
Il Chelsea ha sempre indossato la casacca blu: all’inizio, era di una tonalità più chiara in rappresentanza della scuola pubblica di Eton, dove studiò il primo presidente del club. Il blu più scuro è stato adottato nel 1912. A Stamford Bridge si suona ancora “Blue is the Colour”, cantata dai giocatori che arrivarono in finale di Coppa di Lega nel 1972: la canzone raggiunse la posizione numero cinque nelle classifiche britanniche.

Villarreal - Valencia = Sottomarino giallo contro Bianconeri

Villarreal – El Submarino Amarillo (sottomarino giallo) 
Il legame con i Beatles iniziò durante una gara del 1968 al Madrigal, quando un gruppo di tifosi cominciò a cantare "Amarillo es el Villarreal/amarillo es/amarillo es" (“Giallo è il Villarreal”...) sulle note della celebre “Yellow Submarine”. Pubblicata nel 1966, la canzone ispirò l’omonimo film di animazione del 1968.

Valencia – Blanquinegros (bianconeri) o Los Murciélagos (pipistrelli)
La prima casacca del Valencia, che risale a quasi un secolo fa, era formata da maglia bianca e calzoncini e calzettoni neri, mentre il riferimento al pipistrello risale addirittura al 1238. Narra la leggenda che un pipistrello atterrò sulla bandiera di Jaume I mentre stava per conquistare Valencia: il sovrano lo interpretò come buon auspicio e lo aggiunse al blasone della città.