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L'Astra vuole un posto nel firmamento

Il corrispondente di UEFA.com in Romania spiega come mai la vittoria dell'Astra per 2-1 nell'andata degli spareggi di UEFA Europa League in casa del Lione ha sorpreso molti, ma non proprio tutti.

L'Astra vuole un posto nel firmamento
L'Astra vuole un posto nel firmamento ©AFP/Getty Images

Solamente un inguaribile ottimista avrebbe dato qualche possibilità all’FC Astra Giurgiu di superare lo spareggio di UEFA Europa League contro l’Olympique Lyonnais. La vittoria dei rumeni in Francia per 2-1, infatti, è stata una vera sorpresa, e giovedì nel match di ritorno l’Astra dovrà gestire il vantaggio per proseguire il cammino.

La squadra della riva sinistra del Danubio, al confine con la Bulgaria, è sempre stata considerata una 'piccola' nel proprio paese, nonostante gli sforzi dell’ambizioso presidente Ioan Niculae. Oggi, invece, l’Astra potrebbe persino contendere la vittoria del campionato all’FC Steaua Bucureşti.

La squadra di Daniel Isăilă ha smentito tutti, è partita a fari spenti e ha vinto a Lione. La vittoria in terra francese è la prima in assoluto per una squadra di club rumena in competizioni europee, ma questo risultato prestigioso, in fondo, non è poi così sorprendente.

Il 2014 è stato un anno da sogno per l’Astra. Il tecnico, classe ’72, ha portato la squadra al secondo posto del campionato rumeno, ha vinto la Coppa e la Supercoppa di Romania, entrambe ai rigori contro lo Steaua, e si è ritagliato un posto nella storia del club.

Non male per una società fondata nel 1934, che ha debuttato nella massima serie nel 1998, prima della retrocessione del 2003 e del ritorno nella massima serie rumena sei anni dopo. L’ascesa della squadra passa per il quarto posto nella stagione 2012/2013, che consente il debutto in una competizione UEFA. Toccata e fuga per l’Astra in Europa all’inizio della passata stagione: il cammino europeo inizia e termina contro il Maccabi Haifa FC, nel primo turno degli spareggi di UEFA Europa League.

Dopo la vittoria complessiva per 6-2 contro l’FC Slovan Liberec, nel terzo turno di qualificazione, i rumeni hanno acquisito coraggio. L’obiettivo adesso è a portata di mano. “Abbiamo ferito gravemente l’ego [del Lione]. Siamo consapevoli che dobbiamo essere ancora più concentrati al ritorno”, ha ammesso il portiere Silviu Lung. Dopo il vantaggio iniziale di Steed Malbranque, i rumeni hanno ribaltato il risultato grazie alla rete di Kehinde Fatai al 72’ e al rigore del capitano Constantin Budescu all’81’.

L’attaccante Budescu ha aggiunto: “Adesso dobbiamo mantenere i piedi per terra. È stata una notte magica a Lione, ma ora dobbiamo proseguire il sogno nella partita di ritorno”.

Secondo il tecnico Isăilă, la preparazione sarà la chiave della partita di ritorno che si giocherà a Giurgiu, 60 km a sud di Bucarest. “Siamo veramente preparati, sia a livello fisico che mentale. Se non hai fiducia in te stesso, è impossibile raggiungere gli obiettivi. Chiaramente il ritorno sarà una vera battaglia sportiva perché i francesi sono abituati ad attaccare e fare la partita. Noi però abbiamo un vantaggio mentale e faremo il nostro meglio”.

Lo spirito di gruppo potrebbe essere un altro segreto della vittoria dell’Astra. Budescu è il fuoriclasse della squadra, il numero 10, ma i calciatori chiave giocano insieme da almeno tre anni. Takayuki Seto è arrivato nel 2007, William Amorim, Fatai, Lung, Valerică Găman e Júnior Morais nel 2010, mentre Budescu nel 2011. Le premesse per un’altra notte da sogno ci sono tutte per la squadra della riva sinistra del Danubio. Chissà se l’OL riuscirà a rompere l’incantesimo.