UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il Napoli batte 2-0 il Rijeka nel nome di Maradona

Gli azzurri vincono la terza partita consecutiva in Europa, ricordando Diego Armando Maradona.

Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 26 novembre 2020 Napoli, Italia sport calcio Napoli vs Rijeka
Foto Alessandro Garofalo/LaPresse 26 novembre 2020 Napoli, Italia sport calcio Napoli vs Rijeka LAPRESSE

Dedicato a Diego Armando Maradona. Il SSC Napoli batte il HNK Rijeka 2-0 e regala una gioia ai suoi tifosi ancora scossi dalla morte del Pibe de Oro, che da queste parti ha regnato per sette anni portando in dote due scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Contro i croati ancora fermi a zero punti, basta un gol per tempo per consegnare a Gennaro Gattuso la terza vittoria in quattro notti europee che vale anche il primo posto nel Gruppo F di UEFA Europa League.

Non è stata una partita facile, però. Nello stadio San Paolo vuoto ma pieno di amore e ricordi di Maradona, il Napoli ha fatto fatica a costruire azioni importanti, forse ingolfato dai tanti cambi di Gattuso che ha proposto una formazione diversa per sei undicesimi da quella battuta a domicilio dal Milan quattro giorni fa.

Non è un caso che il gol sia arrivato quando Piotr Zieliński è riuscito ad accendersi illuminando il gioco del Napoli: dopo 41 minuti senza grandi emozioni, il trequartista polacco s'è liberato con caparbietà sulla sinistra e ha pennellato un assist al bacio sul quale si sono avventati insieme Matteo Politano e Armando Anastasio, con il napoletano di Croazia che ha toccato per ultimo il pallone depositandolo nella propria rete.

Il match è scivolato via senza sussulti fino a quando, dopo un'ora di gioco, Gattuso ha messo dentro i titolarissimi per chiudere definitivamente la partita. E a Hirving Lozano sono bastati dieci minuti per far calare il sipario: lanciato in profondità da Lorenzo Insigne, il Chucky ha messo a sedere Ivan Nevistić e lo ha battuto sul palo più lontano.