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La Samp vince ma non basta

FK Vojvodina-UC Sampdoria 0-2 (and. 4-0)
A Novi Sad, i Blucerchiati passano con i gol di Éder e Muriel ma sono eliminati in virtù della pesante sconfitta a Torino dell'andata. Avanza il Vojvodina.

Il nazionale azzurro Éder ha realizzato il primo gol dell'UC Sampdoria sul campo del FK Vojvodina
Il nazionale azzurro Éder ha realizzato il primo gol dell'UC Sampdoria sul campo del FK Vojvodina ©Getty Images

L’UC Sampdoria batte 2-0 in trasferta il FK Vojvodina nel ritorno del terzo turno di qualificazione di UEFA Europa League, ma è eliminata in virtù della sconfitta 4-0 nell’andata giocata la settimana precedente a Torino
A Novi Sad i Blucerchiati passano in vantaggio nel primo tempo con un gol di Éder, servito da Luis Muriel
Nella ripresa i ruoli si invertono e il nazionale azzurro serve all’attaccante colombiano l’assist per il raddoppio 
Per i serbi è la prima sconfitta stagionale in UEFA Europa League, ai Blucerchiati non basta tornare al successo in Europa dopo quasi cinque anni di digiuno [1-0 al Debreceni VSC il 30 settembre 2010, gol di Giampaolo Pazzini su rigore]
Il sorteggio per gli spareggi è in programma a Nyon venerdì alle 13.00CET e sarà trasmesso in diretta streaming su UEFA.com

L’UC Sampdoria sbanca il campo del FK Vojvodina, ma è già costretta a salutare la UEFA Europa League. A Novi Sad, nel ritorno del terzo turno di qualificazione, i Blucerchiati passano 2-0 con i gol - uno per tempo - di Éder e Luis Muriel, ma sono eliminati in virtù del ko 4-0 subìto una settimana fa a Torino.

Allo Stadio Karadjordje i serbi di Zlatomir Zagorčić conoscono la prima sconfitta nella competizione, dopo aver conquistato tre vittorie e due pareggi nelle precedenti cinque partite stagionali, ma fanno comunque festa per l’accesso agli spareggi. Per la squadra di Walter Zenga c’è la [piccola] soddisfazione di aver riscattato la figuraccia dell’andata: la consapevolezza è quella di dover ripartire dalla prestazione di stasera per raddrizzare una stagione che ha visto già sfumare il primo obiettivo stagionale.

I Blucerchiati iniziano la sfida di Novi Sad con ben altro piglio rispetto a quella di una settimana fa. Sono trascorsi pochi minuti quando Matías Silvestre prova il tiro dalla lunga distanza, ma la mira del difensore argentino è abbondantemente imprecisa. Al quarto d’ora, comunque, la Sampdoria passa. Muriel, defilato sulla sinistra, scarica all’indietro per l’accorrente Éder, il piatto destro del nazionale azzurro è “chirurgico” e non dà scampo al portiere avversario Srdjan Žakula.

I serbi sono in difficoltà, Darko Puškarić ci prova su punizione ma il pallone termina distante dai pali della porta difesa da Emiliano Viviano. La squadra di Zenga, invece, va vicinissima al raddoppio. Nenad Krstičić inventa un assist al bacio per Roberto Soriano, che controlla e calcia di destro ma trova l’opposizione di Žakula.

Prima dell’intervallo brivido per la retroguardia della Samp, ma Danilo Sekulić è “murato” da Fernando dopo l’ottimo spunto sulla destra di Ognjen Ožegović, autore di una doppietta a Torino. Nella ripresa i ritmi si abbassano un pochino, i Doriani mantengono il pallino delle operazioni in mano ma attaccano con minore intensità; così è Viviano a salire sugli scudi con una parata formidabile sul colpo di testa ravvicinato di Mirko Ivanić, smarcato dal cross di Jovica Vasilić.

Il Vojovodina sembra avere più birra in corpo, Ivanić si invola sulla fascia sinistra e scarica all’indietro per Novica Maksimović, che esalta ancora i riflessi di Viviano. Mancano venti minuti alla fine e improvvisa arriva la seconda fiammata della squadra di Zenga. Muriel serve Éder, l’azzurro restituisce di tacco il pallone al colombiano che calcia al volo di sinistro e sorprende l’incerto Žakula.

La Samp ci crede e si affida a forze fresche in attacco, dove Federico Bonazzoli prende il posto di Muriel; Zenga poi tenta il tutto per tutto, inserendo anche lo slovacco David Ivan e il polacco Paweł Wszołek al posto rispettivamente di Krstičić e Soriano. Malgrado gli assalti finali, però, i Doriani non riescono a trovare il terzo gol, quello della speranza; la loro è una vittoria amara, di «Pirro». A fare festa sono i serbi del Vojvodina.