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Benítez alza la posta

Contro lo Slovan Bratislava, il Napoli e Benitez inseguono molteplici obiettivi: centrare il primato nel Gruppo I e tornare al successo dopo quattro gare. "Ultimamente abbiamo subito troppo", ha spiegato il tecnico spagnolo.

Benítez alza la posta
Benítez alza la posta ©UEFA.com

Una vittoria per chiudere il girone al primo posto. Una vittoria per recuperare Marek Hamšík. Sono due gli obiettivi dell'SSC Napoli alla vigilia del match contro l'ŠK Slovan Bratislava, l'ultimo del gruppo I di UEFA Europa League.

È da qui che parte Rafael Benítez, dal suo capitano, uscito tra i fischi domenica al San Paolo per la prima volta da quando è a Napoli. Per questo, a chi gli chiede chi scenderà in campo domani sera, l'allenatore spagnolo risponde deciso: “Hamšík più altri dieci. Marek si impegna, ma non sta ancora rendendo ai livelli che può raggiungere. Gli manca un po' di fiducia ma io voglio recuperarlo perché è un giocatore importante per noi”.

Per una volta, quindi, niente turnover. Hamšík partirà dal primo minuto, con la fascia di capitano al braccio, così come partirà titolare tra i pali Rafael Cabral che pure non è stato protagonista di una prima parte di stagione da incorniciare: “Abbiamo pensato di lanciare Mariano Andújar - ammette il tecnico -. Abbiamo analizzato, ma poi abbiamo deciso di dare fiducia a Rafael che ne aveva bisogno, è un portiere giovane, di futuro e qualità. Avendo vinto tanto nel suo Paese ha anche una certa esperienza, doveva giocare”.

Battendo lo Slovan gli azzurri chiuderebbero il girone al primo posto, eppure il clima a Napoli tende più al negativo che al positivo. Colpa degli ultimi quattro pareggi consecutivi, tre in campionato, che hanno minato le certezze dell'undici di Benítez: “Possiamo migliorare solo allenandoci, dando fiducia ai giocatori, lavorando sul possesso e migliorando la fase difensiva e di ripartenza. Oggi abbiamo fatto partitella a campo ridotto, questa è la strada per giocare un buon calcio".

"Le mie squadre in genere subiscono poco, il Napoli subisce di più e dobbiamo lavorare. Con l'Empoli abbiamo perso la palla per una decisione sbagliata e i giocatori che dovevano recuperare non si sono mossi come al solito, bisogna lavorare di più. Di questi tempi ognuno parla, sembra che non si lavori, chiunque parla sui social o in radio, ma noi lavoriamo in tutti i modi per analizzare e migliorare. È una mancanza di professionalità”.

Contrattacca Benítez, tradisce un certo nervosismo come mai fin qui a Napoli. La sua squadra, però, sembra serena, decisa a riscattare gli ultimi passi falsi “Sono cambiati pochi giocatori, possiamo ripetere il buon campionato vissuto l'anno scorso. Abbiamo le possibilità per centrare il terzo posto ma io spero sempre in qualcosa in più”, afferma convinto Christian Maggio, uno dei veterani del gruppo, all'ombra del Vesuvio da sette anni ma col contratto in scadenza a gennaio. Del futuro, del suo futuro, Maggio non vuole parlare: “Il contratto non è un problema, Napoli è la mia seconda casa, se sono qui da sette anni un motivo ci sarà. Mi piacerebbe dare il mio contributo ancora per tanto tempo”.

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