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La Grecia ferma la Polonia

Polonia - Grecia 1-1
Entrambe le squadre chiudono in dieci uomini, e a rovinare la festa dei padroni di casa ci pensa Salpingidis. Tytoń para un rigore.

Przemysław Tytoń para un rigore a Giorgos Karagounis
Przemysław Tytoń para un rigore a Giorgos Karagounis ©Cyfrasport

La Grecia nega alla Polonia la vittoria all'esordio a UEFA EURO 2012, ottenendo un pareggio in rimonta per 1-1 nell'emozionante gara di apertura del torneo a Varsavia. 

La squadra di casa sembra avere il vento in poppa all'intervallo, dopo aver dominato il primo tempo ed essere passata in vantaggio con Robert Lewandowski, ma la Grecia, ridotta in dieci uomini dopo l'espulsione di Sokratis Papastathopoulos, risponde al 51' minuto con il subentrato Dimitris Salpingidis.

I greci potrebbero addirittura passare in vantaggio quando Wojciech Szczęsny commette fallo su Salpingidis e viene espulso, regalando agli ellenici un rigore al 71'. Invece Giorgis Karagounis, che era andato in gol quando la Grecia aveva battuto il Portogallo nella gara di apertura a UEFA EURO 2004, non riesce a ripetersi e si fa parare il tiro Przemysław Tytoń.

Un pareggio non sembra probabile nel primo tempo, con la squadra di Franciszek Smuda che domina incontrastata. La Polonia non giocava una gara competitiva dall'ottobre 2009 e sembra desiderosa di rifarsi del tempo perso. Con gli spalti colorati di rosso e bianco e i cori "Polska" nelle orecchie, i giocatori di casa devono pensare che è giunto il loro momento.

Ci vogliono meno di cinque minuti a Rafał Murawski per costringere il portiere greco, Kostas Chalkias, a una parata plastica. Łukasz Piszczek, con una cavalcata sulla destra e il cross preciso, è l'artefice di questa prima minaccia e il suo compagno di fascia, il compagno al Borussia Dortmund Jakub Błaszczykowski, si rende pericoloso subito dopo.

Anche se Fanis Gekas fa finire il pallone fuori dallo specchio su punizione di Karagounis, la Grecia fatica a reggere il ritmo e l'energia polacchi. In più, gli uomini di Santos sanno bene quanto possano essere pericolosi i giocatori della Bundesliga Piszczek, Błaszczykowski e Lewandowski, ma fermarli non è altrettanto scontato.

Lewandowski ha mancato il centro di pochissimo quando porta la Polonia in vantaggio al 17' minuto. Questa volta è Błaszczykowski a crossare dalla destra, Chalkias esce per cercare di prendere il pallone ma il primo ad arrivarci è Lewandowski e gonfia la rete.

La Polonia potrebbe raddoppiare quando Damien Perquis si trova in una posizione invitante in area dopo una punizione, ma non è preciso e calcia alto. A questo punto la Grecia aveva appena perso Avraam Papadopoulos per infortunio – sostituito da Kyriakos Papadopoulos – e prima dell'intervallo perde un altro difensore centrale dato che Papastathopoulos riceve il secondo cartellino giallo dopo uno scontro con Murawski.

Il primo tempo difficilmente avrebbe potuto andare peggio per la Grecia, ma gli ellenici fanno presto capire come hanno fatto a concludere le qualificazioni imbattuti. Santos sostituisce Sotiris Ninis con Salpingidis nell'intervallo e la mossa si rivela azzeccata dato che il neo-entrato mette il timbro sul gol del pareggio sei minuti più tardi. Dopo che Szczęsny duella con Gekas per un pallone messo in mezzo da Vassilis Torossidi, la palla rimane in zona e Salpingidis riesce a infilarla alle spalle di Perquis diventando il primo giocatore greco a segnare sia a un Mondiale FIFA che a un Europeo UEFA.

I cori "Polska" continuano, ma un po' meno convinti. Samaras spreca un'occasione e poi arriva l'opportunità d'oro di Karagounis – oltre all'intervento di Tytoń. La Polonia sopravvive a un altro spavento quando viene annnullato per fuorigioco un gol a Salpingidis, e il pareggio sembra il risultato più giusto.