UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Il potere del calcio unisce: abbattere le barriere e costituire le comunità

EURO 2020 aiuta i paesi europei a utilizzare il calcio per lottare contro qualsiasi forma di discriminazione, in campo e fuori.

Ogni anno, la UEFA attinge agli introiti dei Campionati Europei e assegna 100.000 euro a ognuna delle sue 55 federazioni per investirli in programmi di responsabilità sociale. C'è una condizione: i programmi devono usare il calcio per contrastare due grandi problematiche mondiali.

"Quando il tuo sport è praticato e seguito da milioni di persone, le tue azioni hanno un impatto enorme sulla società", ha spiegato Michele Uva, direttore UEFA per la responsabilità sociale. "Crediamo che il calcio possa avere un ruolo di primo piano nel promuovere un cambio di abitudini per quanto riguarda l'ambiente e i diritti umani".

"Quest'anno, investiremo un totale di 12 milioni di euro per promuovere attività di responsabilità sociale. Per noi è un investimento sul futuro; non solo per il calcio, ma anche per la società".

Solo nella stagione 2019/20, 46 federazioni europee hanno scelto di investire i fondi UEFA in progetti che creano pari opportunità per le comunità emarginate: profughi, persone con disabilità o problemi di salute mentale, tossicodipendenti, minoranze etniche, economiche, religiose e sessuali, detenuti, tifosi e orfani.

La portata e la qualità di queste iniziative è sorprendente. Abbiamo chiesto a sei federazioni di spiegare come usano il calcio per creare un ambiente equo per tutti. Ecco le risposte.

San Marino

I colleghi della Federazione Sammarinese  (FSGC), Andrea Zoppis e Luca Pelliccioni, hanno commentato attraverso l'ADC la partita di apertura di EURO 2020
I colleghi della Federazione Sammarinese (FSGC), Andrea Zoppis e Luca Pelliccioni, hanno commentato attraverso l'ADC la partita di apertura di EURO 2020

Andrea Zoppis, responsabile dei progetti internazionali e referente delle relazioni con i tifosi

Come si chiama il progetto?

"San Marino open and green"

Come funziona il progetto?

"L'obiettivo del nostro progetto è di rendere il nostro stadio accessibile ai tifosi portatori di qualsiasi handicap. Come parte di questo progetto, con l'aiuto del CAFE, partner UEFA, avevamo organizzato un corso di formazione sui commenti audio-descrittivi (ADC) in vista dei Campionati Europei Under 21 del 2019. L'ADC aiuta i tifosi ipovedenti e non vedenti a seguire le partite con una descrizione dettagliata di ciò che accade in campo". (Per saperne di più su ADC qui)

Chi ha partecipato al corso?

"Tra i partecipanti di San Marino c'erano giornalisti e dipendenti della FSGC. Inoltre, il responsabile dell'accesso per i disabili dell'AC Milan ha partecipato al secondo giorno del seminario per saperne di più sul servizio e sulla formazione richiesta.

Come è stato applicato?

"È stato subito applicato nella prima partita della finale U21 ospitata a San Marino, con l'ADC disponibile per la partita tra Croazia-Romania del 18 giugno 2019.

"Forniamo il servizio per tutte le partite interne del San Marino e abbiamo ricevuto richieste da alcuni club italiani per aiutarli a realizzare lo stesso servizio. Grazie a questo servizio, i tifosi ipovedenti e non vedenti hanno beneficiato di un'esperienza molto migliorata nel giorno della partita".

Gli introiti di EURO hanno contribuito a far decollare questo progetto. I commenti audio-descrittivi sono stati utilizzati anche durante questi Europei?

"Sì, CAFE e UEFA ci hanno chiesto di fornire l'ADC per tutte le partite giocate a Roma durante EURO 2020. I nostri commentatori (siamo in tre) sono stati formati due anni fa, e hanno la migliore esperienza possibile".

"Per di più, con l'Italia in finale, ci è stato chiesto di fornire il servizio di ADC a Wembley, quindi ci troveremo lì per la più importante partita del calcio europeo!!!"


Visita il sito della Federcalcio di San Marino (FSGC)

Repubblica d'Irlanda

Ger McDermott, responsabile calcio di base FAI
Ger McDermott, responsabile calcio di base FAISPORTSFILE

Ger McDermott, responsabile calcio di base 

Come si chiama il progetto?

"Walking Football"

Perché la vostra associazione ha deciso di creare un nuovo stile di calcio per gli anziani?

"Quando si parla di aumentare i livelli di partecipazione al calcio o di fidelizzazione dei giocatori, si tende a concentrarci su bambini e giovani adulti, non su uomini e donne che si allontanano dal nostro sport dicendo di essere troppo vecchi per giocare. La nostra risposta è stata quella di introdurre il walking football per gli over 50: una forma di gioco senza contatto, praticata su campi più piccoli, indoor e outdoor.

Solo perché non puoi fare uno scatto o cambiare direzione velocemente non dovresti essere escluso dal praticare lo sport più semplice del mondo: puoi camminare per giocare!"

1
1SPORTSFILE

Quanto tempo ci è voluto per realizzare il progetto? 

"Abbiamo iniziato a livello locale, utilizzando i fondi UEFA e Sport Ireland e raggiungendo le comunità - sia attraverso la nostra rete nazionale di responsabili dello sviluppo del calcio sia collegandoci con i gruppi della comunità.

Un Walking Football Festival organizzato alla National Indoor Arena di Dublino nel gennaio 2020 ha mostrato quanto sia cresciuto il programma. Erano presenti 120 giocatori, di età pari o superiore a 50 anni, in rappresentanza di 14 squadre di Blanchardstown, Santry, Balbriggan, Coollock, Finglas, Cabra, Drogheda, Offaly, Celbridge, Naas e Arklow".

Qual è la cosa di cui siete più orgogliosi?

"Il vero potere del programma risiede nel suo aspetto sociale. Un calciatore ci ha rivelato che non faceva nuove amicizie da decenni.

I giocatori che camminano possono trascorrere solo 40 minuti in campo, ma una chiacchierata davanti a una tazza di tè dopo una partita può durare due ore. È grandioso".

Tom Shields, Palmerstown

"È fantastico che io sia possa uscire di casa, incontrare persone e chiacchierare con loro, e vedere che, ancora una volta, alla fine dei miei giorni, posso uscire e camminare.


Visita la Federazione Irlandese (FAI)

Austria

Ingo Mach, responsabile solidarietà sociale della
Ingo Mach, responsabile solidarietà sociale della

Ingo Mach, responsabile calcio e solidarietà sociale

Come si chiama il progetto?

"Fussball für Alle" (Calcio per Tutti)

Perché avete scelto di lottare contro l'omofobia nel calcio?

"Ci siamo ispirati all'EuroPride, l'evento internazionale paneuropeo dedicato all'LGBT, che è stato ospitato da Vienna nel 2019. Piuttosto che reagire agli episodi di discriminazione, ho proposto alla nostra federazione di affrontare proattivamente l'omofobia nel calcio austriaco".

Qual è stata la vostra proposta?

"Istituire un difensore civico indipendente per il calcio austriaco che serva come punto di contatto per gestire qualsiasi segnalazione di discriminazione sessuale, a tutti i livelli. Grazie al sostegno della federazione, della Bundesliga austriaca e della UEFA, Oliver Egger è stato nominato nostro primo difensore civico nel 2019. Oliver, che era un difensore dell'FC Gratkorn nell'Oberliga Mitte West, è stato il primo calciatore austriaco ad essere aperto sulla sua omosessualità".

Come funziona il ruolo del difensore civico?

"Tutti i calciatori che non si sentono a proprio agio nel fare coming out, o che hanno subito discriminazioni a causa del loro orientamento sessuale, possono mettersi in contatto con il difensore civico utilizzando una linea riservata. Preferiamo il contatto diretto per parlare via cellulare o WhatsApp, ma anche l'e-mail va bene".

"Organizziamo anche dei workshop per sensibilizzare tutta la famiglia del calcio, dai bambini delle scuole e dai club di base, fino ai giocatori professionisti e alle federazioni nazionali estere. Siamo orgogliosi che la nostra federazione sia stata la prima a creare un difensore civico e che ora sia un modello per gli altri membri della UEFA".

Qual è stato il vostro risultato più importante finora?

"Ci sono segni reali di un cambiamento nella cultura calcistica. La scorsa stagione abbiamo organizzato un workshop nazionale invitando i tifosi non solo della nazionale, ma anche di tutti i club che partecipano alla Bundesliga austriaca. Da allora, si nota come i tifosi siano molto più consapevoli di come il loro linguaggio sia omofobico o meno".

Oliver Egger, difensore civico (Fussball für Alle)

"Speriamo che, tra due o tre anni, sarà del tutto normale per i calciatori, uomini e donne, fare coming out".

Visita il sito della Federcalcio austriaca (ÖFB)

Georgia

Nikoloz Tevdoradze, dirigente calcio e responsabilità sociale della  GFF
Nikoloz Tevdoradze, dirigente calcio e responsabilità sociale della GFF

Nikoloz Tevdoradze, dirigente calcio e responsabilità sociale

Come si chiama il progetto?

"Coppe e campionati per i georgiani amputati".

Perché avete deciso di dedicare il vostro progetto di responsabilità sociale ai calciatori amputati?

"Ci sono molti calciatori amputati in Georgia, le cui ferite sono state riportate in guerra o in altre circostanze. Fin dall'inizio, la nostra federazione ha sentito l'obbligo morale di aiutare questi giocatori. In primo luogo, fornendo strutture per garantire che potessero allenarsi e competere regolarmente e, in secondo luogo, assicurandosi che fossero accolti come membri della comunità calcistica".

"La nostra priorità è dare a ogni georgiano la possibilità di giocare in un ambiente sicuro, sia a livello ricreativo che professionale. L'istituzione del campionato di calcio per amputati e delle competizioni di coppa mostra come il calcio può aiutare a integrare le persone con disabilità nella società".

Come funziona il progetto?

"Ogni stagione, sei squadre che rappresentano cinque città georgiane competono nel Campionato di Calcio per Amputati. C'è anche una Coppa per Amputati, in cui le sei squadre sono divise in due gruppi - Est e Ovest - con i vincitori che si qualificano per la finale. Alla fine della stagione, c'è anche una finale della Supercoppa, con i vincitori del campionato che incontrano i vincitori della coppa in una partita secca".

"Senza il sostegno finanziario della UEFA, niente di tutto questo sarebbe possibile. È stato essenziale, sia per dare inizio al torneo che per sostenerlo".

Qual è stato il simbolo più evidente del successo del progetto?

"L'organizzazione della prima finale di Champions League per amputati a Tbilisi nel 2019, insieme alla Federazione Europea di Calcio per Amputati.

"È stato un momento indimenticabile con la partecipazione di sei club: Everton (Inghilterra), Cork City (Irlanda), Ortotek Gazileri (Turchia), Dinamo Altai (Russia), Legia Warszawa (Polonia) e il nostro AFC Tbilisi (Georgia).

"Il solo vedere la gioia sui volti dei giocatori amputati georgiani che hanno partecipato ha fatto sì che ne sia valsa la pena".

David Babutsadze, Tbilisi Club

"Il calcio ha cambiato in meglio la mia vita quotidiana, migliorando la mia salute e il mio morale. Sono orgoglioso di far parte di questa comunità e non vedo l'ora di fare nuove e gratificanti esperienze calcistiche".

Visita il sito della Federcalcio georgiana (GFF)

Svezia

Andreas Jansson, direttore della comunicazione della SvFF
Andreas Jansson, direttore della comunicazione della SvFF

 Andreas Jansson, direttore della comunicazione  

Come si chiama il progetto?

"Alla Är Olika-Olika Är Bra" (siamo tutti diversi; la diversità è ricchezza)

Può tradurre, per favore?

"Ognuno è diverso; diverso è bello"

Che cosa fate per dare opportunità a tutti in Svezia?

"Riteniamo che tutti debbano avere le stesse opportunità di divertirsi. Con il sostegno della UEFA e di altri partner della SvFF, il nostro programma di responsabilità sociale finanzia diverse iniziative affinché i sogni calcistici diventino realtà e non vi siano ostacoli per nazionalità, età, genere, orientamento sessuale o abilità".

Come funziona il progetto?

"Sponsorizzato da un'importante catena di supermercati svedese, Alla Är Olika-Olika Är Bra ha permesso a centinaia di club di presentare iniziative che abbattono le barriere per coinvolgere tutti nel calcio. Può essere un progetto che prepara le ragazze a diventare arbitri, o per formare una squadra composta interamente da profughi: tutti questi progetti sostengono le pari opportunità".

Come hanno risposto gli svedesi?

"Dalla nascita del progetto nel 2016, abbiamo investito un milione di euro. Oggi ci sono 300 club in cui tutti sono i benvenuti. Continueremo a lavorare affinché tutti abbiano il diritto di partecipare al movimento calcistico e sosterremo i club che si impegnano per la stessa causa".

Emre Gürler, responsabile sostenibilità dell'Eskilstuna United DFF

"Grazie ad Alla Är Olika-Olika Är Bra, il nostro club è stato in grado di dare inizio a Hjärta United (Hjärta significa "cuore"). Con l'aiuto dei nostri giocatori, affrontiamo i temi sociali più pressanti a Eskilstuna: la disoccupazione, la solitudine degli anziani e l'uguaglianza per le ragazze. Siamo fieri di ciò che abbiamo fatto".

Visita il sito della Federcalcio svedese (SvFF)

Galles

Rob Franklin, responsabile di progetto della FAW
Rob Franklin, responsabile di progetto della FAW

Rob Franklin, responsabile di progetto

Come si chiama il progetto?

"We wear the same shirt" (indossiamo la stessa maglia)

Come abbatte le barriere la Federcalcio gallese?

"Una persona su quattro manifesta sintomi di malattia mentale nel corso della vita. Il 50% di loro li manifesta prima dei 14 anni. Quindi, non è una patologia che colpisce solo un gruppo ristretto di persone, colpisce tutti".

"Nel 2015 abbiamo avviato un progetto che usa il calcio per dare una mano – sia a evidenziare la prevalenza dei problemi di salute mentale tra i giovani che a dar loro la possibilità di fare esercizio e socializzare".

Come funziona il progetto?

"Il primo passo è superare lo stigma della malattia mentale. Per farlo, lavoriamo con club semiprofessionistici e professionistici, creando un ambiente sicuro e accogliente per chiunque soffra di problemi mentali e permettendogli di giocare a calcio".

"Grazie al sostegno della UEFA, siamo riusciti ad ampliare il progetto in 10 club gallesi: Swansea City Community Trust, Newport County in the Community, Cardiff Metropolitan University FC, Cambrian & Clydach Village Trust, Wrexham Inclusion FC, Newtown AFC, Haverfordwest County AFC, Bangor 1876 FC, Penybont FC e Barry Town United AFC."

Quali sono i principali segnali che evidenziano i vostri progressi?

"Le storie dei partecipanti, sono sorprendenti. Alcuni dicono addirittura che il progetto gli ha salvato la vita. Molti ragazzi che sono venuti da noi erano timidi e nervosi. Ora hanno legato molto ed è fantastico vedere emergere il loro carattere".

Luke Martin (affetto da schizofrenia), County in the Community

"Tre anni fa, pensavo di non essere nessuno. Pensavo che nessuno volesse conoscermi. Dopo tre anni, è incredibile. Ho preso la licenza C. È bello poter uscire e ridare qualcosa a chi mi ha aiutato. Mi ha dato un atteggiamento positivo, non solo verso il calcio ma anche verso la vita".

Visita il sito della Federcalcio gallese (FAW)

Proventi di EURO per lo sviluppo del calcio europeo

La UEFA distribuisce il 65% dei proventi di UEFA EURO 2020 alle federazioni e ai club. Di questi, quasi due terzi vengono destinati attraverso il programma HatTrick per il reinvestimento nello sviluppo del calcio, dal calcio di base a quello d'elite.

Le 55 federazioni affiliate alla UEFA utilizzano HatTrick per sostenere iniziative in varie aree: crescita dei giovani elite, calcio di base e calcio femminile, corsi nazionali di formazione per allenatori, formazione arbitri e, dal 2016, calcio e iniziative di responsabilità sociale.

Ad aprile 2020, dopo il rinvio di EURO 2020, la UEFA ha stanziato fondi HatTrick per 236,5 milioni di euro, affinché le federazioni fossero equipaggiate finanziariamente per affrontare le conseguenze della pandemia. Adattandosi a circostanze mai viste prima, la UEFA ha permesso alle federazioni di determinare da sole come investire al meglio i fondi per proteggere il futuro a lungo termine del calcio.