Gli insoliti sospetti dell'Italia a EURO 2020
mercoledì 30 giugno 2021
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Dal terzino soprannominato Batigol allo "studente che gioca anche a calcio", sono tante le belle storie azzurre a UEFA EURO 2020. Il nostro reporter Paolo Menicucci ce le racconta.
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Nei giorni che precedevano l’inizio di UEFA EURO 2020, il difensore centrale dell'Italia Leonardo Bonucci aveva rilasciato una dichiarazione che adesso suona profetica: “Noi non abbiamo fuoriclasse come Cristiano Ronaldo o Romelu Lukaku, ma la stella dell'Italia è il gruppo".
Gli azzurri ora affronteranno proprio Lukaku nei quarti di finale a Monaco di Baviera venerdì. La banda azzurra di insoliti sospetti è pronta a lasciare il segno ancora in questo torneo.
Giovanni Di Lorenzo
Il 27enne terzino destro del Napoli non si è fermato più da quando ha sostituito l'infortunato Alessandro Florenzi nella gara di apertura contro la Turchia. Solo quattro anni fa giocava ancora in Serie C con il Matera. "Fa un po' strano ripensarci adesso”, ha detto a EURO2020.com. "Ho fatto un percorso importante per arrivare fino a qui. Ho fatto molti sacrifici. Sono davvero soddisfatto ora e mi sto godendo questo fantastico viaggio".
Attaccante durante i primi calci in Toscana, era soprannominato 'Batigol' come l'ex attaccante della Fiorentina Gabriel Batistuta. Non ha però pensato esultanza speciali se dovesse trovare la rete a EURO. "Non so come reagirò", ha detto. "Vivrò il momento, ma sarebbe qualcosa di unico. Speriamo che quel momento arrivi presto”.
Leonardo Spinazzola
Il 28enne è anche lui un talento esploso tardi. Ex fantasista, la carriera di Spinazzola è cambiata completamente quando ha iniziato a giocare come terzino sinistro per il Perugia nel 2015/16. Dopo due stagioni successive con l'Atalanta, è passato alla Juventus ma non ha lasciato il segno giocando solo dieci volte in Serie A per i bianconeri. Una splendida stagione 2020/21 con la Roma, tuttavia, ha convinto Roberto Mancini ad affidagli la fascia sinistra della nazionale.
Dopo due prestazioni da ‘star of the match’, Spinazzola è ormai considerato una delle armi più importanti di Mancini in questo torneo con la sua velocità – non a caso ha fatto registrare lo sprint più veloce dell'intera fase a gironi. "Se non fossi abbastanza veloce, non giocherei", ci ha detto con un grande sorriso. "Il mister trasmette tranquillità e autostima a tutti; coinvolge tutti, anche quelli in tribuna. Questa è la nostra principale forza".
Manuel Locatelli
Il centrocampista del Sassuolo ha giocato dall'inizio le prime due partite solo perché Marco Verratti si era infortunato, ma le sue prestazioni – tra cui due fantastici gol contro la Svizzera – hanno lasciato a Mancini grossi pensieri per quanto riguarda le scelte a centrocampo. Difficile rinunciare a un talento del genere anche dopo il rientro di Verratti.
"C'è stato molto lavoro dietro questa prestazione", ha detto Locatelli dopo la partita con la Svizzera. "Sono orgoglioso, faccio parte di un gruppo fantastico e sono felice di essere qui”. Il 23enne ha iniziato la sua carriera con il Milan in modo molto promettente. Poi un rallentamento, prima di tornare a brillare con il Sassuolo, il club a cui è approdato nel 2018. Ha esordito in nazionale solo lo scorso settembre e adesso si candida a una maglia contro il Belgio.
Matteo Pessina
Il 24enne centrocampista dell'Atalanta è la sorpresa più grande di tutte. E' qui solo perché Stefano Sensi è stato costretto al ritiro per infortunio poco prima della gara d'esordio contro la Turchia. Pessina non solo ha segnato l'unico gol della partita contro il Galles nella fase a gironi, ma ha anche realizzato il secondo decisivo gol per l'Italia nella vittoria ai supplementari contro l'Austria negli ottavi di finale.
Pessina, che si definisce "uno studente che gioca anche a calcio", è un amante dell'arte e della letteratura in particolare. Ha ammesso di essere andato vicino a lasciare il calcio quando faceva fatica a trovare spazio in Serie C nel 2016. "Avete visto di cosa è capace questo gruppo, questa squadra può arrivare lontano", ha detto a EURO2020.com dopo il gol contro l'Austria. "Io e Fede [Federico Chiesa] siamo entrati entrambi dalla panchina e abbiamo sfruttato al massimo il lavoro della squadra. Ma il merito è di tutti; questa è la forza del nostro gruppo”.
Quando a Pessina è stato chiesto di paragonare questa Italia a un famoso dipinto, ha optato per il “Ramo di mandorlo in fiore" di Vincent van Gogh. In effetti sono tanti gli eroi azzurri che stanno sbocciando in fiori splendenti durante questo Europeo.